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Javier Adelmar Zanetti

Javier Adelmar Zanetti Capitano dell' Inter

Nato a Buenos Aires (Argentina) il 10.08.1973
 

L'amato capitano dell'Inter di oggi, dotato di straordinaria duttilità tattica, ha detto:

"Sono arrivato all'Inter a soli 21 anni  e i tifosi mi hanno accolto molto bene. Ho un bellissimo rapporto con loro, forse perchè cerco di dare il massimo in ogni partita e lo capiscono. Spero di ripagarli della fiducia perchè in questa società mi sento come a casa mia".

Javier Zanetti e sua moglie Paula sono presidenti dell' associazione benefica Pupi, dedicata ad aiutare i bambini argentini che vivono al di sotto della soglia di povertà. 

 


Grazie per il vostro Amore!

La lettera scritta dal Capitano Javier Zanetti ai tifosi dell'Inter e dell'Argentina, agli sportivi di ogni squadra e ai tanti campioni con i quali ha condiviso la sua lunga avventura sul campo

Cari tifosi dell'Inter, cari sportivi di ogni Squadra: grazie!

Grazie per avere circondato me e la mia famiglia, in un abbraccio di affetto, tifo, stima e amicizia nei giorni delle mie ultime partite in campo. Una bella lezione di sport e di sentimenti!

Grazie!

Nella mia vita da calciatore ho messo tanto impegno, in allenamento, in campo, nei rapporti con i tifosi, in palestra dopo gli infortuni, nelle attività della Fondazione PUPI, pensando che il calcio non sia solo lo sport più bello e il lavoro più felice, ma che il pallone, si giochi in Mondovisione o tra quattro amici, sia scuola di valori e sentimenti.

Così mi ha insegnato mio padre quando lavoravo con lui da operaio. Così mi avete insegnato voi con il vostro affetto.

Cari tifosi dell'Inter, sarete sempre nel mio cuore, con i nostri colori, le nostre bandiere, il nostro stile. Spero di servire il club da dirigente come in campo con il numero 4, Capitano in campo e fuori. Nei giorni delle Coppe e nei giorni da dimenticare, siamo sempre stati insieme, da interisti, e sempre resteremo insieme.

Cari tifosi dell'Argentina, ho l'onore di avere vestito la maglia albiceleste da Capitano, aspetto con voi la nuova vittoria, sarò tifoso sempre, in prima linea, come da bambino a saltare sul divano di mamma a un gol.

Cari amici campioni che mi avete salutato con l'abbraccio che tante volte ci siamo dati in campo, magari dopo una bella sfida, cari tifosi delle altre squadre, la rivalità sportiva rende grandi le vittorie e accettabili le sconfitte. Confrontarsi in campo rende lo sport modello di vita. Dove non conta il singolo ma la squadra e dove gol fatti e gol subiti insegnano sempre una lezione.

Grazie dunque. Il Capitano saluta ma non appende le scarpette a nessun chiodo: la Partita Infinita per uno sport di ideali è appena iniziata!

Javier Zanetti 4 Ever

19-Maggio-2014 Fonte: inter.it


Javier Zanetti alla Partita del Cuore con Emergency

Il Capitano dell'Inter ancora una volta vicino agli amici di Emergency: questa sera la Partita del Cuore a Firenze

MILANO - Javier Zanetti vuole essere ancora una volta vicino agli amici di Emergency. Questa sera infatti il Capitano dell'Inter sarà presente alla Partita del Cuore, in programma a Firenze: l'argentino non vuole mancare al tradizionale incontro che vede scendere in campo Team Emergency contro Nazionale Cantanti. Un match che ha un significato ancor più simbolico: si tratta di un altro modo per celebrare i primi vent'anni di Emergency. L'associazione fondata da Gino Strada dal 1994 si occupa di portare aiuto alle vittime di guerra in sedici paesi del mondo anche attraverso la costruzione di ospedali, centri chirurgici, di riabilitazione, pediatrici, solo per citarne alcuni.

L'appuntamento è per stasera allo stadio 'Artemio Franchi' di Firenze a partire dalle 20:45!
 

19-Maggio-2014 Fonte: inter.it


Fondazione PUPI: nuove maglie all'asta!
 

Sono quelle di Inter-Lazio, quando capitan Zanetti ha salutato San Siro in una notte che resterà per tutti indimenticabile

MILANO - Dai il tuo contributo per la Fondazione PUPI! All'asta le maglie dei giocatori dell'Inter indossate contro la Lazio, ultima gara a San Siro per il Capitano Zanetti che ha salutato tutto il suo pubblico, un momento indimenticabile. In questo modo potrai aggiudicarti un oggetto esclusivo dei tuoi idoli e sostenere al tempo stesso tanti bambini che hanno bisogno dell'aiuto di tutti noi. Un modo per fare del bene nel segno dei colori nerazzurri!

Per partecipare all'asta, clicca qui

Con l'intenzione di dare alla società, in maniera concreta, il loro aiuto in un'area di profonda crisi nella Repubblica Argentina, Javier e Paula Zanetti hanno deciso di dare forma alla Fondazione PUPI creando uno spazio dove i bambini socialmente più svantaggiati e quelli disabili ricevano, nella loro prima infanzia, l'attenzione e la formazione che la loro età necessita.
Per inseguire questo scopo Javier ha deciso di mettere in asta i cimeli raccolti personalmente da lui sui campi di gioco di tutto il mondo. Ogni martedi, per tutta la durata del campionato, oggetti ed esperienze nuove che potranno accontentare non solo i tifosi dell'Inter, ma di tutte le squadre del mondo.

 

 

16-Maggio-2014 Fonte: inter.it



Inter Legends: Zanetti racconta Zanetti

La storia della vita di un interista, un uomo che ha attraversato tutte le epoche recenti della società nerazzurra riuscendo sempre a lasciare un segno positivo sulle persone che lo hanno accompagnato

APPIANO GENTILE -  " La cosa piu' bella è che da quando sono stato scelto, l'Inter mi ha accolto come se fosse da sempre casa mia"

Che cosa accomuna le voci del Presidente Onorario Moratti, di Bergomi, Clarence Seedorf, Maicon, Maldini, Totti, Nagatomo, Denis e Antonio Cassano?

Voci che arrivano dritte al cuore.

'Zanetti racconta Zanetti', nello studio di Inter Channel, incalzato da Alessandro Villa. La storia della vita di un interista, un uomo che ha attraversato tutte le epoche recenti della società nerazzurra riuscendo sempre a lasciare un segno positivo sulle persone che lo hanno accompagnato.

Capitolo dopo capitolo, raccontato nel dettaglio, è il romanzo che parla di tutti noi, della nostra capacità di essere interisti sempre e comunque, della forza di volontà, la capacità di soffrire, di lottare e gioire. Noi come lui, il capitano che ci ha rappresentato, così bene, per tutti questi anni.

Una notte speciale con Inter Channel.

"Con Roy Hodgson ricordiamo sempre con sorriso quell'unico episodio della mia carriera in cui ho reagito in maniera sbagliata. Ho sbagliato certo e tutto serve per crescere"

" A Parigi ho fatto goal, grazie all'assist di un mio grande amico come Ivan Zamorano. Ho visto mio padre esultare in tribuna, per me quello rimane uno dei momenti più belli di tutti."

"Al di là del fatto che alla fine non sia riuscito a vincere credo che da Cuper si sia visto un cambio di passo che avrebbe portato all'Inter vincente"

"Roberto Mancini ha dato la sua impronta alla squadra, voglia di vincere soprattutto, ma anche di giocare un calcio che piacesse agli intenditori"

"La supercoppa Italiana con la Roma nel 2006 (4-3 per l'Inter, nrd) è una partita che appartiene alla nostra storia, c'è un po' tutto della pazza Inter"

"L'Inter di Mourinho aveva una grandissima mentalità, frutto del lavoro di un allenatore straordinario, una squadra che ovunque andasse si imponeva con la sua forza"

"A Madrid, quando all'uscita per il riscaldamento diedi uno sguardo alla curva, pensai solo..oggi non possiamo perdere"

E così andò. Mondo Inter speciale Inter Legends: "Zanetti racconta Zanetti".

Storia di un Interista.

 

16-Maggio-2014 Fonte: inter.it

 


Inter Legends: Zanetti racconta Zanetti

Settantadue minuti con Javier Zanetti, che racconta i suoi diciannove anni in maglia nerazzurra e non solo

APPIANO GENTILE -  Si conclude la prima stagione della produzione di Inter Channel 'Inter Legends' con l'appuntamento forse più atteso: quello con il Capitano.

Settantadue minuti con Javier Zanetti, che racconta i suoi diciannove anni in maglia nerazzurra e non solo. Dalla presentazione alla terrazza Martini alla festa di San Siro di sabato scorso, nella partita contro la Lazio. In mezzo sedici trofei, dalla Coppa Uefa del 1998 alla Coppa Italia del 2011, passando per la magica notte di Madrid.

Il racconto di Pupi è come sempre arricchito da tanti contributi esclusivi: da Yuto Nagatomo a Massimo Moratti , da Francesco Totti a Paolo Maldini, da Douglas Maicon a Giuseppe Bergomi, tutti hanno dato il loro omaggio a una carriera straordinaria, all'insegna della correttezza e dell'onestà.

Zanetti racconta Zanetti, il quarto episodio della produzione di Inter Channel 'Inter Legends' andrà in onda giovedì 15 maggio alle 21. Repliche alle 00.30, venerdì alle 8.30 e alle 15.

14-Maggio-2014 Fonte: inter.it

 

Volete vedere il Capitano nella rete del mondo?

Javier Zanetti: l'invasione dei fans sui profili social dell'Inter a livello globale. Un evento eccezionale come lui. Ecco come vederli

MILANO - In occasione della sua ultima gara a San Siro, tutto il mondo si è mosso per Javier Zanetti. Da ogni parte della Terra sono giunte, tramite il nuovo mondo comunicativo di Internet e dei social networks, migliaia di messaggi e testimonianze d'affetto per il leggendario Capitano dell'Inter che ha scritto e segnato la storia nerazzurra. Tutti i tifosi, gli appassionati di calcio, anche 'rivali' o neutrali, hanno aderito con grande enfasi ed entusiasmo alle iniziative proposte da F.C. Internazionale, ed è stato qualcosa di incredibile, un movimento globale, che ha coinvolto tutti i cuori interisti commossi nel salutare Javier.

Ciò che ha impressionato è stata innanzitutto la presenza immediata dell'hashtag lanciato dalla società su @Inter, #JZ4ever, che dopo appena un'ora dal lancio stesso era già primo nelle tendenze italiane di Twitter con centinaia e centinaia di tweet d'amore. Tra le massime tendenze poi anche in tutta Europa, Indonesia, Emirati Arabi, Giappone e Sud America. Su Instagram, oltre 10.100 le immagini in cui i nerazzurri hanno taggato @fcinterofficial e utilizzato #JZ4ever rappresentando Zanetti, e oltre 14mila i like alle foto della serata a San Siro. Su Facebook, dopo che F.C. Internazionale ha invitato tutti i sostenitori a modificare la propria immagine del profilo con quella creata per l'occasione, c'erano centinaia di migliaia di Pupi a commentare e cliccare like sulla pagina ufficiale, creando un colpo d'occhio meraviglioso. Numeri da urlo, oltre 73mila mi piace alla cover photo del Capitano lanciato in aria dai compagni, oltre 50mila like alle immagini dal campo durante il saluto con Erick Thohir, Massimo Moratti e tutti i dipendenti. Per non parlare della portata dei post della pagina, oltre 8,5 milioni e quindi più del 190% rispetto alla settimana precedente, e dell'aumento dei followers su Twitter (oltre 2000 in un giorno) e su Instagram (5000 in due giorni). Su inter.it oltre 10mila visualizzazioni delle notizie riguardanti la splendida serata del 'Meazza' e le iniziative per Zanetti.
Dalla Cina, sul social network Weibo, i sostenitori interisti si sono fotografati tutti con la maglia nerazzurra numero 4, mostrando ancora una volta la loro vicinanza ai colori nerazzurri.

La redazione di inter.it e dei social si è arresa: è impossibile scegliere, meglio prendere atto che sono tutti vincitori nel nome di Javier. E andare a rileggere e rivedere cosa gli hanno dedicato i tifosi.

Un movimento globale, un amore globale. Qualcosa di unico. Tutto per il Capitano. #JZ4ever.

12-Maggio-2014 Fonte: inter.it


Nel segno del 4

Diciannove stagioni, sedici titoli, dieci motivi per non smettere di raccontare una delle serate più emozionanti di una storia chiamata Inter

MILANO - Il 10 maggio 2014 non è più un giorno qualunque, ma il giorno in cui Javier Zanetti per l'ultima, definitiva volta mette i piedi da giocatore sul campo di San Siro. Lo storico numero 4 dell'Inter, diciannove stagione e sedici titoli, gli stessi del suo presidente Massimo Moratti, è il motivo del tutto esaurito, curva esclusa da squalifica. Verissimo, esiste la partita, Inter-Lazio. Ma anche questa potrebbe essere inclusa in un fluire della vita. La Lazio primo trofeo europeo in UEFA a Parigi, la Lazio ultima rivale. In mezzo, l'uomo dei record. Il ragazzo diventato uomo o l'uomo rimasto ragazzo, scegliete voi, questo è Javier Adelmar Zanetti a quarant'anni.

Maestro di cerimonia, ruolo dovuto non solo per la doppietta, ma anche perché col Chievo sarà squalificato, è Rodrigo Palacio, ma tutti, fanno il loro in questo San Siro che ricorda per pubblico i derby migliori o le Champions di Mourinho. Nel segno del 4, quattro saranno le reti. Segnerà Mauro Icardi, la regia della cerimonia sarà spesso affidata a Kovacic, e la conclusione di questa partita che aveva un profeta nel cuore, sarà di Hernanes, sacerdote di correttezza, che non esulta di fronte ai suoi compagni di squadra solo di pochi mesi fa.

Intanto che l'Europa diventa sempre meno uno spettro, si rivede il vero numero 4 in campo. Anche se non corresse, come invece fa, anche se solo respirasse, l'ovazione è totale.

Scrivere oggi è sfidare una patetica ripetitività di elogi, ma ci sono dieci buoni motivi per farlo. 

Il primo, è che Javier è invecchiato insieme a noi come nessun altro capitano nerazzurro ha mai fatto.

Il secondo, che ha davvero sofferto e gioito oltre ogni limite con noi, e siamo davvero tutti fortunati, perché un Triplete, con quello che è seguito, capita molto raramente nel calcio mondiale.

Il terzo è che nella sua straordinaria normalità, testimoniata in quella splendida famiglia, e in quella faccia arricciata nel non voler commuoversi, e non riuscirci, era esattamente come tutti noi.

Il quarto è che se a quarant'anni hai ancora delle gambe che potremmo definire le colonne del calcio, ha un senso ridimensionare il valore del denaro e ricondurlo a temi più alti.

Il quinto, è che quando rappresenti un sogno, devi essere degno di farlo.
Il sesto è in quei capelli così uguali nel tempo. Un segnale di coerenza.

Il settimo è che Javier Zanetti non ha mai dato un titolo alla stampa, e si dovrebbe imparare. 

L'ottavo è che l'empatia, fra esseri umani, è un mezzo potente di comunicare. E lui, alla fine della sua carriera così unica, era come noi. Felice e affranto, commosso e forte.

Il nono è che ha chiamato con lui Esteban Cambiasso, Walter Samuel, Diego Milito, dei giganti della nostra storia che forse chissà, abbiamo salutato anche loro, ma non si è dimenticato di Luca Castellazzi.

Il decimo sta in quell'essere il testimone di un'Inter, uno stile Inter, fatto di ricordi e vita vissuta, una vita ad alto rischio, contro le mediocrità del mondo, che lo rende un'icona.

Scusate se è poco, e scusate se si può appaiare solo a quella di Massimo Moratti.

11-Maggio-2014 Fonte: inter.it


Oh Capitano, mio Capitano...

Zanetti "Una serata che porterò dentro per tutta la vita"

"Ai ragazzi che metteranno la maglia dell'Inter dirò di onorarla, di difenderla come ho avuto il privilegio di fare io. Giocare nell'Inter e difendere questa maglia in ogni parte del mondo non ha prezzo"

MILANO - "Ho fatto tanta fatica a trattenere le lacrime, sto piangendo dentro. Questa bellissima serata sarà indimenticabile", così Javier Zanetti al termine di Inter-Lazio ai microfoni dei giornalisti presenti allo stadio.

"Questa sera mi sono passate in testa tantissime immagini. Devo ringraziare la gente, la famiglia Moratti per la carriera che ho fatto, per tutto questo amore che dimostrerò sempre.

Già prima della partita ho visto l'ambiente che c'era, pazzesco. Sono stato sempre fiero di difendere questa maglia.

Ho salutato Esteban (Cambiasso, ndr) perché ritenevo fosse giusto salutare un ragazzo come lui che ha dato tanto a questa maglia, come tutti gli altri.

Non è stato facile prendere questa decisione, ho dato tutto quello che avevo. Sono contento di smettere stando bene fisicamente e mentalmente.


Com'è andata? Benissimo, non potevo immaginarmi niente di più. Una serata fantastica, i miei compagni mi hanno regalato una bellissima vittoria che ci permette di essere lì per il nostro obiettivo, l'Europe League.
Abbiamo pianto tutti, io ho pianto fuori, dentro, sinceramente non ce la facevo più. Una giornata infinita, non finirà mai.

Ai ragazzi che metteranno la maglia dell'Inter dirò di onorarla, di difenderla come ho avuto il privilegio di fare io. Il senso di appartenenza è importantissimo, capire cosa vuol dire giocare nell'Inter e difendere questa maglia in ogni parte del mondo non ha prezzo. Devono capire questo.

Mi mancheranno tante cose, lo spogliatoio, il mate con Samuel e Milito tutti i ritiri. Rimarranno sempre dentro di me per tutta la mia vita".

10-Maggio-2014 Fonte: inter.it


Moratti "Merita il nostro amore, per sempre"

"Dal primo giorno in cui Zanetti è arrivato all’Inter ha sempre onorato la maglia e ci ha fatti sentire fieri di essere interisti"

MILANO - Durante le celebrazioni in campo per Javier Zanetti, il presidente onorario dell'Inter Massimo Moratti ha commentato così l'addio al calcio giocato del capitano nerazzurro:

"Ho il privilegio e il piacere di salutare il nostro grandissimo capitano, che dal primo giorno in cui è arrivato all'Inter ha sempre onorato la maglia e ci ha fatti sentire fieri di essere interisti. Con lui abbiamo vinto tanto, tutto, ma io credo che una persona con la sua professionalità, il suo cuore, meritasse questo, meriti il nostro affetto, il nostro amore, il nostro ricordo per sempre".


Erick Thohir "Un giorno speciale"

"Zanetti farà parte del management, ma è molto importante che l’Inter ottenga il massimo dei punti possibili dalle prossime due partite. Ritirare la sua maglia? Ci penseremo, è possibile"

MILANO - "Oggi sarà molto speciale, per Zanetti e anche per la squadra, per la famiglia Moratti e per me. Ecco perché abbiamo creato un evento speciale per stasera. Come vedete anche intorno allo stadio. Lui farà parte del management, ma è molto importante che l'Inter ottenga il massimo dei punti possibili dalle prossime due partite", così il presidente di F.C. Internazionale Erick Thohir al suo arrivo al "Meazza".

"Ritirare la sua maglia? Ci sarà una discussione tra me, Moratti e la dirigenza, ci penseremo. E' possibile.

Mazzarri, come sapete, ha ancora un contratto con noi, vogliamo lavorare con lui nella prossima stagione, quindi resterà. 

Quanto è importante la partita di oggi? Molto importante (sorride, ndr). Le ultime due partite sono molto importanti. 

Il mio viaggio a Londra in ottica mercato? Ho qualche riunione domani a Londra, con istituzioni finanziarie, con qualche procuratore di qualche giocatore. Vado anche per stare vicino al mio amico Ruben, proprietario del Queen's Park Rangers.

Avremo molte riunioni, ma come sempre, non voglio annunciare nessuno finchè non ci sono le firme.

L'Inter acquisterà alcuni giocatori. La cosa più importante quando si acquistano dei giocatori è farlo pensando ai prossimi due, tre anni. Abbiamo bisogno di bilanciare la squadra. Come ho già detto, se mi chiedete delle ali, ne abbiamo solo tre: c'è bisogno di aggiungerne una. Bisogna fare anche delle valutazioni sul centrocampo. Potremmo aver bisogno anche per il reparto offensivo. Faremo delle valutazioni per ogni ruolo.

Arrabbiato per il derby? Non sono arrabbiato. Sono triste, certo, ma Mazzarri dice sempre che sono cose che deve fronteggiare lui, è una cosa che va rispettata. Ci siamo trovati a lavorare insieme in un periodo non facile".
 


Moratti "Una serata commovente"

MILANO - "Una serata commovente, emozionante, c'è tutta una storia alle spalle molto lunga condivisa con me dal giugno '95, Zanetti ha i miei stessi ricordi e sentimenti. Per me e' una giornata particolare", così il presidente onorario di F.C. Internazionale Massimo Moratti prima di Inter-Lazio.

"Zanetti? Spero possa esprimersi al massimo oggi. Tutto oggi è per lui, credo che il calcio sia questa cosa qui, è sentimento, non si può fare nulla contro questa cosa qui. Mi piacerebbe vederlo in campo dall'inizio? Sì, mi piacerebbe ma non so se ci sarà dall'inizio".

10-Maggio-2014 Fonte: inter.it


Xavi omaggia Zanetti, al capitano la maglia blaugrana n°6

Il Barcellona per Xavi come l'Inter per Javier: Alex, fratello del centrocampista del Barca, ha consegnato la maglia come riconoscimento alla carriera del campione argentino

APPIANO GENTILE - Un campione riconosciuto tale dal Mondo, calcistico e non. Javier Zanetti, nella sua lunghissima carriera che lo ha visto protagonista su tutti i campi da gioco, ha incontrato e affrontato innumerevoli avversari che hanno però sempre visto in lui la fedeltà al Club nerazzurro e riconosciuto la sua lealtà e la sua unicità. 

Tra questi c'è anche Xavi, che proprio come Javier con l'Inter, è cresciuto ed è diventato un campione con il  Barcellona e che oggi - grazie al fratello Alex, ospite al centro sportivo "Angelo Moratti" - ha voluto consegnare a Zanetti la sua maglia blaugrana numero 6 come segno di riconoscimento alla lunga vita in nerazzurro del capitano: "Javier, con tutto il mio affetto e la mia ammirazione. Complimenti per la tua grande carriera. Un abbraccio forte, Xavi".
 

08-Maggio-2014 Fonte: inter.it


 

 

Premio Gentleman, la 19esima edizione

Premiato Javier Zanetti per celebrare una carriera indimenticabile e ricca di vittorie con la maglia dell'Inter, ed esempio straordinario per tutto lo sport

MILANO - Ci siamo, pronti per il fischio d'inizio. Il Premio Gentleman entra nuovamente in campo con la sua formazione migliore, con lo scudetto della lealtà sportiva, fair play e stile dentro e fuori dal rettangolo di gioco, cucito ancora una volta sul petto. Una serata di Gala, all'Hotel Marriot di Milano in compagnia di campioni veri, per un Premio che cresce, che arriva alla sua 19esima edizione.

Un Gran Gala del Premio Gentleman 2014 condotta da Serena Autieri e Massimo Caputi, una serata dove verrà consegnato il Premio Gentleman Serie A con oltre 30mila votazioni a livello nazionale che per il momento ha scelto tre grandi campioni: Ricardo Kakà, Andrea Pirlo e Antonio Di Natale. Uno di questi avrà l'onore di salire sul palco e ritirare il prestigioso Premio.

La filosofia e il prestigio di questo importante riconoscimento, unico nel suo genere, non cambiano, anzi si rafforzano. Lealtà sportiva, fair-play, e stile sono le caratteristiche prese in esame e premiate durante il Gala che la Milano sportiva ha deciso di far suo nel corso degli anni.

I premi sono rivolti ad un giocatore del Milan, uno dell'Inter e ad un calciatore del Campionato di Seria A scelti direttamente dai tifosi di tutte le squadre. Per la terza stagione consecutiva, inoltre, una giuria di giornalisti USSI assegnerà il Gentleman serie B nel nome del compianto Piermario Morosini, tra i tutti i Capitani delle squadre impegnate in una lunga e difficile stagione. Premio che dopo Ogbonna (Torino), Zambelli (Brescia) quest'anno vedrà vincitore Raffaele Rubino (Novara). Tutti e tre i giocatori saranno presenti alla serata.

Confermata, con soddisfazione di tutte le parti, anche il Gentleman Lega Pro assegnato dalla Presidenza della Lega Pro, quest'anno al Presidente del Castel Rigone, il noto imprenditore Brunello Cucinelli.

Verranno consegnati, inoltre, il premio per il miglior gol Milan ed Inter della stagione 2013/14, in collaborazione con i canali tematici INTER CHANNEL e MILAN CHANNEL, i premi speciali Gentleman uomo di sport' e 'Gentleman dello Spettacolo' a Diego Abatantuono.

Per la prima volta dalla nascita del Premio, verrà assegnato a Javier Zanetti l'ormai famosa Torre di San Siro in versione Platino per ricordare una carriera indimenticabile e ricca di vittorie con la maglia dell'Inter, ed esempio straordinario per tutto lo sport.

Premio speciale Gentleman alla Scuola Militare Teuliè, eccellenza di Milano e italiana, dove i valori positivi della correttezza e della lealtà del fair play sono parte integranti nel percorso scolastico dei giovani allievi.

Tra le madrine della serata Luna Voce Miss Universo Italia 2013.

Il Premio Gentleman sosterrà quest'anno il progetto 'IN CAMPO CON IL CUORE', la campagna raccolta fondi per la diffusione dei defibrillatori nello Sport.

07-Maggio-2014 Fonte: inter.it

 


Zanetti "Io e l'Inter avanti insieme, questa è la cosa più importante"

Le parole del capitano a margine dell'iniziativa benefica "Campagna Braccialetti 2014" della Fondazione Pupi organizzata questa sera a Milano

MILANO -  A margine del lancio dei nuovi braccialetti della Fundacion Pupi, l'iniziativa denominata "Campagna Braccialetti 2014", il capitano Javier Zanetti ha risposto alle domande di giornalisti presenti.

Ci può spiegare il significato di questa iniziativa?

''In passato è stata un grande successo, per noi è molto importante. Nei braccialetti ci sono i colori intrecciati del nostro Paese, l'Argentina: vuol dire unione per tutti quelli che ci danno una mano per mandare avanti tutto quanto. Tutti i miei compagni hanno aderito e hanno posato anche con i braccialetti al polso. Siamo contenti perché siamo cresciuti tantissimo, ci sono tanti progetti e l'importante è che i bambini stiano bene".

Quella conquistata oggi contro il Torino è una vittoria importante per l'Inter.

''Ci voleva, anche perché si festeggiava il compleanno di una storia bellissima per tutti noi. Ora c'è più tranquillità e abbiamo anche guadagnato punti sulla Fiorentina quarta in classifica''.

Quanto sarebbe importante trattenere all'Inter Andrea Ranocchia, oggi interprete di un'ottima prova?

''Sono molto contento per Andrea, perché aspettava la sua opportunità e ha dimostrato il suo valore''.

Nel post partita, Rodrigo Palacio ha annunciato il rinnovo.

''Sappiamo le sue qualità e credo che per il futuro sarà un grande calciatore che indosserà ancora la maglia dell'Inter''.

Com'è andato l'incontro con il presidente Erick Thohir?

''Sono tanto felice, perché credo che continuerò a far parte dell'Inter. Ma non avevo mai avuto dubbi, col presidente c'è sempre stata la massima chiarezza. La cosa più importante è che questo matrimonio continuerà''. 

Mauro Icardi è finalmente sulla strada giusta?

''Può dare tanto. Veniva da un infortunio grave e ora sta riprendendo la condizione. Sarà un'arma in più''.

Che cosa puoi dirci a proposito del probabile rinnovo di Fredy Guarin?

"Anche lui sta facendo molto bene. Dopo le vicende del mercato, lo vedo più tranquillo e lo sta dimostrando in ogni partita''.
 

04-Marzo-2014 Fonte: inter.it


 

A Javier Zanetti il Premio Speciale Fair Play 2013

Questa mattina, la Fiorentina e la Giuria del Cartellino Viola hanno consegnato al Capitano nerazzurro il prestigioso riconoscimento

MILANO - Nella cornice dell'Area Pergolesi a Milano si è svolta stamane la cerimonia per la consegna del Cartellino Viola 2013 che ha premiato Javier Zanetti con il prestigioso Premio Speciale Fair Play 2013, per aver saputo interpretare e fare propri segni distintivi i valori di correttezza e di rispetto delle regole.

La Fiorentina e la Giuria del Cartellino Viola (composta oltre che dal club manager della Fiorentina, Vincenzo Guerini da altri dodici giudici tra direttori, vice direttori, editorialisti delle più importanti testate giornalistiche e televisive italiane) hanno deciso, infatti, di attribuire un riconoscimento alla carriera del Capitano nerazzurro, il calciatore del campionato italiano che ha dimostrato sul campo, partita dopo partita, di sapere mettere in pratica quei valori che il Cartellino Viola si impegna a promuovere e diffondere sin dalla sua nascita nel 2011. All'evento, presenti anche il Presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta, il Direttore Generale della Lega di Serie A Marco Brunelli e il Direttore Generale della Lega Pro Francesco Ghirelli.

"Prima di tutto ringrazio la Fiorentina e tutti i giurati che mi hanno dato questo premio - ha dichiarato visibilmente emozionato il Capitano dal palco -. E' un premio importantissimo per me perchè credo, al di là delle vittorie, di aver sempre costruito la mia carriera con queste basi: con la lealtà e con il rispetto, valori che mi hanno dato i miei genitori quando ero piccolo e che dopo mi hanno portato nel vostro Paese, l'Italia, completamente nuovo per me. A 19 anni ho avuto la possibilità di venire qui, un'opportunità da sfruttare - dico la verità - con tante paure perchè non sapevo se ero pronto per un salto così importante. Passare quasi 20 anni qui in Italia, in un calcio che ritengo uno dei più importanti e più difficili al mondo e difendendo questa maglia che sento addosso, quella dell'Inter, per me è stata una cosa importantissima che mi renderà fiero per tutta la vita perchè quello che mi ha dato l'Inter in questi anni è tantissimo e il calcio italiano farà sempre parte di me".

Se ci sia stato un momento del suo percorso calcistico in cui Zanetti si sarebbe voluto comportare in maniera diversa è lo stesso Capitano a spiegarlo: "Credo che in ogni momento ognuno faccia quello che sente e a volte sbaglia, la cosa più importante è che dietro quello sbaglio ci sia la consapevolezza di averlo fatto e quindi chiedere scusa".

Esempio per tutti i giovani, la costanza e la dedizione di Javier Zanetti non passa neanche con l'età. Ecco allora che si parla del suo futuro e il Capitano spiega: "Sono sincero, il mio primo obiettivo quest'anno era tornare dall'infortunio e dimostrare che ancora posso essere utile. La cosa più importante in questo momento non è il mio futuro, ma il futuro di questa squadra. Dobbiamo pensare a finire al meglio questo campionato e come ha detto il presidente Thohir, raggiungere l'Europa e dopo di che, ci sarà il tempo per valutare pensando sempre al bene dell'Inter. Io sono qui a disposizione e, ripeto, il legame mio e dell'Inter sarà per sempre al di là di qualsiasi contratto. Credo che, alla fine di questa stagione, con tanta tranquillità - perchè ho un grande rapporto anche con il nuovo presidente con il quale ci siamo detti cose molto chiare -, vedremo che cosa sarà meglio per l'Inter, la mia disponibilità c'è e spero di potermi rendere ancora utile. Mourinho ha detto che mi vuole con sè? Questa è una voce che ho subito smentito. Ho un grande rapporto con Josè, mi conosce benissimo, sa quanto tengo a questa Società e credo che la sua risposta sia stata molto chiara".

A parlare della straordinaria carriera di Zanetti c'era anche il responsabile dell'Area Tecnica, Piero Ausilio: "La mia storia all' Inter è in quanto a tempo simile a quella di Javier, la cosa più bella è il fatto che sia un esempio per tutti e lo sia per tutti i giorni della settimana. A quarant'anni arriva ancora due ore prima al campo, finito l'allenamento si ferma ancora un'altra ora. Credo che sia veramente mostruoso".

Questi i componenti della Giuria dell'Iniziativa 'Cartellino Viola' che hanno assegnato a Javier Zanetti il
Premio Speciale Fair Play 2013

-Enzo Bucchioni - direttore "QS'
-Gabriele Canè - direttore "La Nazione'
-Paolo Casarin - ex arbitro e dirigente sportivo
-Massimo Corcione - ex direttore 'SkySport'
-Daniele Dallera - responsabile servizi sportivi 'Corriere della Sera'
-Paolo De Paola - direttore "Corriere dello Sport - Stadio"
-Eugenio De Paoli - ex direttore 'RAI Sport'
-Vincenzo Guerini - club manager ACF Fiorentina
-Andrea Monti - direttore 'La Gazzetta dello Sport'
-Gianni Mura - editorialista di 'la Repubblica'
-Vittorio Oreggia - direttore 'Tuttosport'
-Roberto Pietrantonio - direttore marketing Mazda Motor Italia
-Valerio Berruti - caporedattore 'la Repubblica', rappresentante della stampa automotive

04-Marzo-2014 Fonte: inter.it

 


 

Javier Zanetti: il Premio Speciale Fair Play 2013
 

Questa mattina, la Fiorentina e la Giuria del Cartellino Viola hanno consegnato al Capitano nerazzurro il prestigioso riconoscimento
 

03.03.2014 - tratto da INTER.IT


 

Sito ufficiale di Javier Zanetti: http://www.javierzanetti.com/
Vai alla Scheda di Javier Adelmar Zanetti - Capitano dell'Inter 
Altre immagini e notizie di Javier Zanetti su www.inter-calcio.it 

Notizie biografiche su Zanetti, in lingua spagnola:

http://www.geocities.com/playerstop2/zanetti/index.html

http://www.geocities.com/playerstop2/zanetti/zanetti1.html

 

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Galleria immagini Javier Zanetti, capitano dell'Inter
 


 

 

J.ZANETTI: "SEMPRE CON ENTUSIASMO"
Giovedi, 25 Dicembre 2003 10:03:39
 

MILANO – Ecco l’ultima parte dell’intervista rilasciata da J.Zanetti a Inter.it. Il capitano, ancora una volta, è il primo a rilanciare la sfida. A non mollare mai.
Se lo chiedono tutti I tifosi: l’Inter ha tutto per vincere, ma non riesce ancora a vincere. Capitano, perché?
E’ per questo motivo che, malgrado la sconfitta di Roma con la Lazio, c’è ancora ottimismo per il proseguo del campionato?
“C’è ottimismo perché stiamo seguendo Zaccheroni con grande entusiasmo, con tanta voglia di fare bene per far saltare quel maledetto tappo… Il campionato è ancora lungo: un anno fa il Milan vinse il titolo d’inverno, con tre punti di vantaggio su di noi, ma alla fine è arrivato dietro di noi, staccato di quattro punti. Mi sembra che possa bastare questo dato per sottolineare che nulla è stato compromesso e che le sei vittorie consecutive, conquistate prima della sconfitta con la Lazio, qualcosa, soprattutto a noi, hanno dimostrato. Quindi, alla ripresa del campionato, non ci resta che riprendere quell filone...
Un 2003 a tutto campo, sempre in campo. Ha un segreto J.Zanetti?
"Non è un segreto, è solo l’entusiasmo che ho sempre avuto e che ho ancora. Non so fare nulla senza entusiasmo, neppure la spesa, figuratevi giocare a calcio. Non posso però nascondere che il Signore mi ha regalato delle doti fisiche importanti, senza le quali lo stesso entuasiasmo sarebbe fine a se stesso. Per questo rispetto molto il mio fisico e che erco sempre di condurre una vita da atleta, con costanza e serietà"
Auguri, Javier.

J.ZANETTI: "CI SONO FERITE CHE RESTANO"
Giovedi, 25 Dicembre 2003 10:02:30
 

MILANO – Seconda parte dell’intervista con J.Zanetti , un regalo di Natale di Inter.it

Il nuovo anno è dietro l’angolo del calendario. Sta preparando il suo bilancio per il 2003?
"Il mio bilancio è buono, perché non ho avuto infortuni, ho giocato con continuità, sono sempre stato a disposizione della squadra. Poi c’è il bilancio dell’Inter, che ovviamente incide anche sul mio, lo indirizza, lo caratterizza. E il bilancio della squadra, purtroppo, non può essere buono. Non abbiamo raggiunto I traguardi che potevamo raggiungere. Abbiamo raccolto tanti risultati positivi, però non abbiamo vinto nulla. E mi dispiace moltissimo".
L’evento indimenticabile del 2003?
"La doppia semifinale di Champions League con il Milan. Un evento che ha coinvolto e stravolto tutti. Due partite che resteranno nella storia del calcio italiano ed europeo. Per questo motivo brucia ancora essere stati eliminati senza perdere sul campo. E contro un Milan che, sinceramente, in quei 180 minuti non dimostrò di valere più di noi. Non c’è Natale che possa guarire la ferita: è sempre lì... ”.

Ufficio Stampa

J.ZANETTI: "DELL'INTER NON SI FA A MENO"
Giovedi, 25 Dicembre 2003 10:01:36
 

MILANO – Un giorno Paula Zanetti raccontò che il marito, il capitano dell’Inter, si era allenato anche il giorno del matrimonio. Prima e dopo la cerimonia. E’ quindi impossibile immaginare Javier immerso in una solare e passiva vacanza. Infatti, a 24 ore da Lazio-Inter, era già in campo dall’altra parte del mondo, a Santiago del Cile, per festeggiare Ivan Zamorano all’ultimo giro di calcio. Solo dopo aver onorato l’impegno con l'ex compagno, il capitano ha raggiunto l’Argentina per festeggiare il Natale con la moglie (che aveva anticipato la partenza da Milano di una settimana) e i parenti. Ma, come vuole la regola, una corsetta male non fa, prima e dopo I pasti, così è più semplice presentarsi in buone condizioni alla ripresa degli allenamenti al centro sportivo Angelo Moratti (Javier rientrerà il 2 gennaio).

Capitano, è il giorno di Natale. Che augurio ti senti di fare ai lettori di Inter.it?
“Auguro a tutti di trascorrere serenamente queste feste, di poterle dividere con le persone più care. La semplicità di un abbraccio spontaneo è il regalo migliore che ognuno di noi può ricevere. Auguro a tutti la salute e la fiducia nel futuro, nella voglia di costruire qualcosa d’importante, nella propria casa, ma anche fuori, magari per chi una casa non ce l’ha. Auguro a tutti di avere dentro, nel cuore, una passione chiamata Inter. Anche se a volte l’Inter è pazza, come dice la canzone, è impossibile farne a meno. E infatti, anche oggi che è Natale, siamo qui a parlarne… ”.

Ufficio Stampa www.inter.it  

 

JAVIER ZANETTI RAGGIUNGE RICCARDO FERRI AL SETTIMO POSTO ASSOLUTO PER PRESENZE NELLE COPPE EUROPEE
Mercoledi, 14 Maggio 2003 10:58:17
 

MILANO - Nella classifica delle presenze nelle coppe europee con la maglia dell'Inter, il capitano Javier Zanetti ha fatto un vistoso passo in avanti nel corso di questa stagione, disputando tutte le 18 partite giocate dall'Inter. Ha così raggiunto, con la sfortunata semifinale di ieri sera, Riccardo Ferri al settimo posto assoluto, ad un solo gettone di presenza dal Sandro Mazzola. Questa la classifica dei nerazzurri di ogni tempo:


Bergomi 117
Baresi 73
Zenga 71
Altobelli 69
Facchetti 68
Mazzola 63
Zanetti 62
Ferri 62
Burgnich 57
Mandorlini 46

Andrea Butti - Ufficio Stampa
 

Euro derby, Zanetti: "Soddisfatti per quanto fatto in campo". "Martedì lo stadio ci darà una spinta in più, ma prima pensiamo al Parma e al secondo posto".

 

APPIANO GENTILE, 8 maggio 2003 - Javier Zanetti è soddisfatto dopo lo 0-0 del derby d'andata che rimanda tutto a martedì prossimo. Gli è piaciuta la squadra, e anche la ripescata difesa a tre. "C'è in palio qualcosa di molto importante - dice il laterale argentino - è normale cercare di non prendere grossi rischi... Martedì o vinciamo o siamo fuori. Per quanto fatto in campo siamo soddisfatti. Dovremo cercare di non prendere gol e vincere. Il Milan è stato bravo a gestire la palla, ma noi abbiamo avuto due o tre occasioni pericolosissime". Come mai nella ripresa siete arretrati? "Sicuramente per merito del Milan, che ha avanzato il proprio baricentro. Noi abbiamo cercato di recuperare palla provando a colpire in contropiede. Abbiamo provato il modulo in allenamento. Direi che non ci sono stati problemi. Credo che abbiamo giocato bene. Abbiamo avuto occasioni più nitide rispetto al Milan. Dobbiamo vincere martedì: è fondamentale per arrivare alla finale".

Perché non avete insistito con la difesa a tre dopo gli esperimenti di ottobre? "Credo che per colpa dei tanti infortuni capitati anche a Materazzi e Cannavaro il tecnico abbia incontrato qualche difficoltà. Forse ha dovuto rinunciare al modulo a tre a cui aveva pensato per colpa delle assenze". Cosa vi ha detto il presidente Moratti a fine partita? "Il presidente era soddisfatto. C'è un po' di rammarico per non aver segnato un gol. Aspettiamo il secondo tempo di questa lunga sfida per conquistare la finale. Sarà una partita di grande intensità. Tutto lo stadio nerazzurro ci darà una spinta in più. Ogni squadra cercherà di sfruttare al massimo le occasioni che capitano". Alla fine Recoba non ha fatto la differenza, come aveva invece previsto Materazzi. "Purtroppo si è fatto male. Anche Coco è uscito malconcio, ma non credo che Clarence volesse fargli male. Credo che sia stato un fallo non cattivo, fa parte del gioco. L'arbitro ha lasciato giocare, perché in quello che ha visto non ha ravvisato gli estremi per un'ammonizione. Per noi che avevamo tanti diffidati è stato un bene". E sabato c'è il Parma. "Noi ci stiamo già pensando. Loro hanno giovani molto bravi, ma noi non possiamo lasciarci scappare il secondo posto. Per noi sarà una partita fondamentale, poi penseremo al ritorno con il Milan".

 

Curriculum nell'INTER

 

Presenze e gol Serie A: 244 - 10

Presenze e gol Coppe internaz:58 -4

Presenze e gol Coppe ital.: 33 - 3

Esordio: 27.08.1995 (Serie A)

Ha vinto: 1 Coppa Uefa (1998)

 

Articolo di  Simon Hart sul capitano Javier Zanetti

Every competition we're in, we'll try and go all the way – Javier Zanetti

Javier Zanetti is confident that Internazionale FC can take some major titles this year (©empics)

No Inter break for Zanetti
Friday, 20 December 2002

By Simon Hart

To measure the mood at Internazionale FC, there is nobody better to talk to than the man they call 'Capitano', Javier Zanetti. 

http://www.uefa.com/magazine/

The perfrect captain

Inter's longest-serving player, only striker Christian Vieri can match Zanetti's authority in the Nerazzurri dressing room. "A terrific player and a perfect captain" is how Inter colleague Fabio Cannavaro describes the Argentinian international defender. So when Zanetti lists Héctor Cúper's side as favourites for the UEFA Champions League alongside holders Real Madrid CF and neighbours AC Milan, it pays to listen.

To measure the mood at Internazionale FC, there is nobody better to talk to than the man they call 'Capitano', Javier Zanetti. 

'We stay positive'
The cause of this confidence comes from the way Inter have responded to the disappointment of last May when a first Serie A title since 1989 slipped through their fingers. Zanetti said: "I'm very pleased because after such a big disappointment, it's hard to react as we've done but this is a mature team and we've shown a lot of character. We don't let our heads drop, we stay positive and believe in what we can do."

Disappointment in the FIFA World Cup finals has spurred Zanetti on

Aiming high
Sat in the canteen at Inter's Appiano Gentile training ground, beside a bronze bust of Angelo Moratti, the president who oversaw two European Champion Clubs' Cup wins in the 1960s, and father of Massimo, the present incumbent, Zanetti sees no reason why Inter cannot add to that collection and bolster a trophy cabinet untouched since the 1998 UEFA Cup win. "We're going to try and win everything," the 29-year-old told uefa.com. "Every competition we're in, we'll try and go all the way."

"We don't let our heads drop, we stay positive and believe in what we can do" Javier Zanetti

Possession the key
Cúper saw this growing maturity in his players' calm reaction after recovering a three-goal deficit to draw with S.S. Lazio recently. Their short passing game has developed also, with the onus on increased possession. "The more we have of the ball, the more we can do - the opposition have fewer opportunities and it gives us a big advantage," Zanetti said.

'Stronger base'
It is not just Inter who have modified things. Of the general upturn in Italian sides' fortunes in Europe, Zanetti said: "The football is more adventurous, more attack-minded and this has produced good results." It also helps that Inter have a stronger base than in previous years. "We have a lot of players, a lot of options and qualities," said Zanetti. "I think this has to help every player at the club get better."

Praise for colleagues
Among the summer signings to strengthen Inter were two of Zanetti's Argentina colleagues, midfield player Matías Almeyda and striker Hernán Crespo. As their international captain also, Zanetti - who has 69 caps - is well placed to comment on their contributions. Crespo, the Champions League's leading scorer, "has the composure all great finishers have". The unsung Almeyda has also played a part. "Almeyda is very, very important. He runs all day and works so much for the team," said Zanetti.

Javier Zanetti - "A terrific player and a perfect captain" according to Fabio Cannavaro

Extra incentive
Argentina's early exit from the summer's FIFA World Cup provides "another incentive" to Zanetti to improve on last year. And it is so far so good. Inter sit third in Serie A approaching the winter break and lead Champions League Group A after victories against Newcastle United FC and Bayer 04 Leverkusen. "We were first in the first group stage and now have six points from the first two matches here so we've done well so far," he said.

Keep it going
"Let's hope we can keep things going when it starts again in February. At this stage, all the teams are strong and whoever can maintain their form will win the competition." The captain has spoken.

Articolo di  Simon Hart sul capitano dell'Inter Javier Zanetti

 

 

Zanetti non pone limiti alla sua Inter
Venerdì, 20 Dicembre 2002
 

Di Simon Hart

Nessuno più del "Capitano" Javier Zanetti può parlare dell'aria che si respira all'Internazionale FC.

“Il capitano perfetto”
Nello spogliatoio nerazzurro solo l’attaccante Christian Vieri può eguagliare il carsma di Zanetti, il veterano che milita nell’Inter da più tempo. “Un giocatore straordinario ed un capitano perfetto”, sono queste le parole usate dal compagno di squadra Fabio Cannavaro per descrivere il difensore della Nazionale argentina. Per questo motivo quando Zanetti annovera la propria squadra tra le favorite per la conquista della UEFA Champions League, al pari dei detentori del Real Madrid CF ed i cugini dell’AC Milan, e' giusto ascoltarlo.

Puntare in alto
Seduto ad Appiano Gentile, campo di allenamento dell’Inter, accanto ad un busto in bronzo di Angelo Moratti, il presidente con cui l’Inter conquistò due Coppe dei Campioni negli anni ’60 nonche' padre dell'attuale presidente Massimo, Zanetti non vede il motivo per cui non si possa aggiungere un nuovo trofeo ad una bacheca rimasta uguale a se' dopo la vittoria della Coppa UEFA nel 1998. “La nostra volonta' è di provare a vincere tutto- confessa il ventinovenne argentino a uefa.com. - cerchiamo di dare il massimo in ogni competizione a cui partecipiamo”.

“Siamo ottimisti”
La ragione di questa fiducia risiede nel modo in cui l’Inter è riuscita a reagire alla delusione dello scorso maggio quando il titolo di Campione d’Italia le è sfuggito all’ultima giornata di campionato. Zanetti afferma: “Sono molto contento perché dopo una delusione così grande è difficile riuscire a reagire positivamente come abbiamo fatto, ma l’Inter è una squadra matura, di grande carattere. Non ci abbattiamo, pensiamo positivo e crediamo in ciò che facciamo”.

Padroni del gioco
Hector Cúper ha potuto osservare questa accresciuta maturità nella reazione dimostrata dai suoi giocatori nella partita pareggiata contro la SS Lazio, dopo che l’Inter si era trovata in svantaggio di tre reti. I nerazzurri hanno saputo sviluppare un gioco fatto di passaggi corti, con aumento del possesso palla. “Più riusciamo ad avere la palla, più siamo in grado di fare il nostro gioco, gli avversari hanno meno opportunità e questo ci dà un enorme vantaggio”, sostiene Zanetti.

Una base solida
Non è soltanto l’Inter ad essere mutata. A proposito del cambiamento generale mostrato dalle squadre italiane in Europa, Zanetti dice: “Il calcio italiano è più spregiudicato, più votato all’attacco e questo ha prodotto dei buoni risultati”. L’Inter ha dimostrato di avere una base più solida rispetto agli anni scorsi. “Abbiamo molti giocatori, molte opzioni e diverse qualità da sfruttare - prosegue Zanetti - penso che questo possa aiutare tutti i giocatori dell’Inter a fare meglio”.

Elogi ai compagni di squadra
Tra i giocatori giunti all’Inter in estate per rafforzare la squadra ci sono due compagni di Nazionale di Zanetti, il centrocampista Matías Almeyda e l’attaccante Hernán Crespo. Essendo il loro capitano in Nazionale, dove ha giocato 69 presenze, Zanetti è la persona più indicata per commentare le loro prestazioni. Crespo, il capocannoniere della UEFA Champions League, “ha il sangue freddo che tutti i grandi attaccanti devono possedere”. Il meno celebrato Almeyda ha giocato solo a sprazzi. “Almeyda è molto, molto importante. Corre tutto il giorno e lavora molto per la squadra”, sostiene Zanetti.

Incentivi supplementari
L’uscita prematura dell’Argentina dalla Coppa del Mondo FIFA in estate ha fornito a Zanetti una motivazione ulteriore per migliorarsi quest’anno. Fin qui tutto bene. L’Inter è terza in campionato e guida il Gruppo A in UEFA Champions League dopo le vittorie ottenute contro il Newcastle United FC ed il Bayer 04 Leverkusen. “Siamo arrivati primi nel primo girone di qualificazione ed al momento abbiamo ottenuto sei punti in due partite, possiamo dire di aver fatto bene”, dice Zanetti.

Continuiamo così
“Speriamo di poter continuare in questo modo quando la UEFA Champions League ripartirà a febbraio. A questo livello tutte le squadre sono forti e chi riuscirà a mantenere la forma vincerà la competizione”. Queste sono le parole del Capitano.

 


 

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