Mourinho:
"Non dico di essere il miglior allenatore del mondo, ma
penso che non ci sia nessuno migliore di me".
Scrive
Furio Zara in "Tutti gli uomini che hanno fatto
grande l'Inter": << Cos'è stato José Mourinho per
l'Inter? Un mito, e va bene. Ma forse qualcosa di più.
L'uomo che ha reso gli interisti orgogliosi di sentirsi
speciali. Proprio come lui, lo Special One. "Un vincente non
è mai stanco di vincere e io non voglio perdere mai." ...
Mourinho lavora su due binari: per la cronaca e per la
Storia. Se il suo "Zero tituli" lo avesse inventato un
pubblicitario, sarebbe diventato milionario. Lui lo è già.
Pagato come nessun altro allenatore al mondo, all'Inter è
riuscito, in due soli anni, a vincere tutto quello che si
poteva vincere. ... Per gli interisti è la reincarnazione di
Helenio Herrera. ... L'antipatia come posa mediatica.
Decisionista, spavaldo. Un divo nel vero senso della parola.
Condottiero scaltro, sempre pronto a difendere i suoi
giocatori. Conosce il mestiere, eccome se lo conosce, e sa
quanto importante sia avere tutti dalla propria parte,
creare una barriera dai nemici e andare insieme alla
battaglia. E poi sa quanto importi suggestionare, illudere,
dare la scossa, far sognare. Il sogno dell'Inter più bella
di tutti i tempi, dopo quella di Helenio Herrera, l'ha
acceso lui ... José ha imparato il mestiere di allenatore da
Bobby Robson e Luis Van Gaal. Indubbiamente è un
uomo-copertina che non ha eguali riscontri nel calcio
moderno.>>
Da "Inter,
il calcio siamo noi", di Filippo Grassia e
Giampiero Lotito: All'indomani dello scudetto del
campionato 2008/2009, <<... l'Inter cambiò letteralmente
faccia. Capita raramente che una squadra vinca lo scudetto e
si trasformi per sei undicesimi, e tantomeno che diventi
subito vincente in modo così schiacciante. Il vero
capolavoro che forse rende irripetibile l'impresa è stato
proprio lì: fare una rivoluzione e vincere tutto il primo
anno. ... Mourinho dimostrò quanto siano in errore quei
colleghi che si legano per la vita a un solo modulo. "Ma
quale modulo?" disse a un collega. In certe occasioni, con
il risultato da recuperare, Mourinho si prese il lusso di
schierare la squadra come il Brasile di cinquant'anni fa:
quattro difensori, due centrocampisti, quattro attaccanti.
... Al tecnico portoghese non importa avere amici
fasulli, ... è originale, provocatorio, non conosce la
banalità ... E' bastato che comparisse un paio di volte
davanti ai microfoni per capire che ci trovavamo di fronte a
un uomo particolare, capace di raccontare quel che pensa e
sente, a mo' di provocazione infinita ... Un alieno
all'interno di un sistema fatto di omologhi. Il suo impatto
sull'Inter, ma diremmo anche su tutto il calcio italiano,
resterà indelebile. >> |