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News: tutte le novità, gli aggiornamenti e le notizie sull'Inter


Jonathan "Felice per questo premio"

"Questo è un premio importante in una stagione per me importantissima. Ora abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi per vincere le due partite che mancano"

MILANO - A margine della 19° edizione del "Premio Gentleman", il difensore nerazzurro Jonathan, premiato come calciatore rivelazione dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti al "Marriott Hotel".

Ecco le sue parole:

"Questo è un premio importante in una stagione per me importantissima, ci tenevo a dimostrare il mio valore e ringrazio tutti coloro che mi hanno votato e spero di fare bene anche l'anno prossimo. Ringrazio Mazzarri e il suo staff, la mia famiglia, che mi è sempre stata vicina e tutti i tifosi che hanno avuto fiducia nel mio calcio.

Siamo in un momento in cui dobbiamo raccogliere tutte le forze che abbiamo, la sconfitta è arrivata contro uno dei nostri principali avversari, ma siamo consapevoli del fatto che sia un momento in cui dobbiamo mostrare la nostra forza. Ora giochiamo contro la Lazio, sarà una partita importante, dobbiamo vincerla per dimostrare il nostro valore e per avvicinarci all'Europa.

Zanetti? E un momento di felicità per lui e per noi, gli siamo vicini perchè è un grande giocatore, è il nostro capitano. E' stato un calciatore importantissimo non solo per l'Inter ma anche per il calcio, sappiamo che lui sarà certamente emozionato come tanti, come i nostri tifosi, ma come anche lui ha detto questo sabato la cosa più importante sarà la partita: dobbiamo vincere così che lui possa essere ancora più felice. 

Se la squadra è con Mazzarri? Al cento per cento. Anzi, se potessi chiedere una cosa, chiederei alla Società che lui rimanga, perchè è un allenatore che vuole vincere e quando non succede si arrabbia: secondo me questo è l'allenatore che l'Inter merita, speriamo rimanga. Tifo perchè resti. Ora dobbiamo portare l'Inter in Europa League, così sarà ancora più facile per la Società fare una scelta di questo tipo. 
Se si può vincere con Mazzarri? Sicuramente, anche perchè lui vuole sempre vincere. Quando non si vince, corregge la partita il giorno successivo, sempre parlando con qualche giocatore per correggerne gli errori. Con l'arrivo di altri calciatori di qualità che lui chiederà alla Società, l'Inter dell'anno prossimo può essere ancora più forte per lottare per le posizioni che le competono, come la Champions League e lo Scudetto.

I tifosi non sono contenti dopo il derby, ma stiamo lottando per un posto in Europa League. Loro certamente non vogliono questo, è un momento particolare in cui loro devono stare ancora più vicini alla squadra e al mister. Dobbiamo vincere le due partite che mancano, prima di tutto quella contro la Lazio: i tifosi dovranno farsi sentire e aiutare la squadra fino alla fine. 

Lo spogliatoio dopo il derby ha reagito bene, era una sconfitta che nessuno voleva, ma siamo tutti col mister, vogliamo arrivare in Europa. Lui sa che la squadra è con lui, nel nostro spogliatoio c'è un ottimo ambiente, dobbiamo dimenticare la sconfitta contro il Milan e pensare alla Lazio. Tutti dopo una sconfitta dicono che la squadra non è con il mister, che il mister è arrabbiato, invece non è vero. Dobbiamo essere sicuri di quello che dobbiamo fare e metterlo in pratica sabato contro la Lazio.

Il mancato impiego di Zanetti nel derby? Ogni decisione che il mister prende è per il bene della squadra, se lui nella sua testa ha deciso di non farlo giocare, c'è un motivo. Io sono convinto che lui l'abbia fatto pensando comunque alla vittoria, che non è arrivata, ma è comunque una scelta che è stata fatta anche in altre partite. Il derby non è una partita come le altre, ma l'allenatore  conscio di cosa ha fatto e di cosa deve ancora fare. Tutto il gruppo è con lui. 

Da Zanetti si possono imparare tante cose. E' un gran professionista, in tutto quello che fa. Si contano sulle dita di una mano le volte in cui è stato infortunato, peccato che stia per lasciare il calcio, ma sarà vicino alla nostra squadra per sempre.

Nilton? Lo conosco, ci ho giocato insieme, ma queste sono cose di cui deve discutere la Società".

08-Maggio-2014 Fonte: inter.it


Cordoglio Inter per Tito Vilanova

Tutta F.C. Internazionale partecipa al dolore per la scomparsa dell’ex allenatore del Futbol Club Barcelona

MILANO - Il presidente Erick Thohir, il presidente onorario Massimo Moratti, l'allenatore Walter Mazzarri e il suo staff tecnico, Javier Zanetti e tutta la squadra si stringono attorno alla famiglia di Tito Vilanova, grande uomo nella vita e nello sport, scomparso prematuramente all'età di 45 anni e sono vicini a tutta la società F.C. Barcelona

25-Aprile-2014 Fonte: inter.it

 


 

Moratti "Zanetti è la storia dell'Inter"

Le dichiarazioni del Presidente Onorario rilasciate nel mese di marzo in occasione dell'incontro avvenuto a Palazzo Cusani sul tema "La gestione di una grande azienda"

MILANO - Il presidente onorario di F.C. Internazionale Massimo Moratti ha parlato di diversi temi durante un'intervista concessa a Tele Lombardia nel mese di marzo in occasione di un incontro avvenuto a Palazzo Cusani, sede del Comando Militare Esercito Lombardia, e presieduto dal Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti, Comandante del  Corpo d'Armata di Reazione Rapida della NATO di Solbiate Olona sul tema 'La gestione di una grande azienda'.

"Zanetti è la storia dell'Inter. Non solo per la qualità, ma anche per la serietà. Se a Zanetti chiedi di una partita col Milan o con la Juventus di 10 anni fa, non solo ti sa dire com'è andata, ma anche le ragioni per cui bisogna odiare l'una e l'altra (sorride, ndr). Poi è una brava persona, dotata di buon senso, con questo carattere che fa sì che sia molto stimato dai compagni.

Zanetti con me sapeva per certo che sarebbe potuto diventare addirittura presidente. Potevo pensare di farlo con una persona che sa tutto, che rappresenta l'Inter, che è stimato e che ha l'immagine giusta. E che magari potesse fare anche le interviste al mattino al posto mio (sorride, ndr). Adesso per lui c'è un cambiamento, c'è una persona nuova che non poteva conoscerlo allo stesso modo. Ma mi sembra che abbia sondato, anche perché Thohir è intelligente. Zanetti rimarrà nell'Inter e certamente avrà degli incarichi che, a mio giudizio, devono essere operativi e non rappresentativi. Anche perché lui è uno che sa gestire le cose come ha gestito bene la sua vita personale, con la Fondazione Pupi e cose di questo tipo, importantissime. Ha gestito benissimo la sua vita familiare, i suoi investimenti, la sua vita all'Inter. Credo che certamente sarà un ottimo dirigente e questo è quello che gli faranno fare.

Recoba? Aveva qualcosa proprio dell'Inter, cioè il fatto di essere sempre sorprendente. Era un giocatore che se messo in campo negli ultimi 10 minuti magari ti faceva tre gol e riusciva a fare delle cose che nel calcio forse non abbiamo mai visto. Essendo un po' pigro forse non aveva quella continuità e quell'aggressività che un giocatore deve avere, ma al di fuori dalla pigrizia aveva una classe e un talento tali che, per uno a cui piace il calcio, era davvero un gioiellino. E quindi ti affezioni. Anche io, come i tifosi, la sera prima della partita pensavo a cosa sarebbe successo. Vedevo Recoba che, alla prima azione, saltava tutti e andava in porta.

Mourinho? E' arrivato per lo sfogo di Mancini che mi disse che secondo lui l'avrei sicuramente mandato via. E io gli risposi che era matto che non ci pensavo proprio. Ma lui si era sentito umiliato dalla sconfitta col Liverpool. Nell'eventualità che potesse ripetere lo sfogo, decisi di contattare Mourinho, che rispose con assoluta serietà perché gli dissi che se Mancini non avesse cambiato idea, allora mi sarei rivolto a lui. Si sarebbe potuto offendere invece disse di essere a disposizione e che non avrebbe preso contatti con nessun altro. Questo confermava la sua professionalità, l'avevo visto una volta e mi aveva fatto un'ottima impressione. Però Mancini stava andando bene e non è stato facile festeggiare un altro scudetto dovendo dire a Mancini che prendevamo un altro. Alla fine ci siamo riusciti, ma mi è dispiaciuto.

Quando Mourinho è andato via, devo essere sincero, per me era giusto. E' arrivato e ha vinto il campionato, che forse avrebbe vinto anche Mancini. Poi ha vinto il Triplete: Mourinho è stato un grandissimo temporale, un colpo di vento che era giusto conservasse quella storia e che non rischiasse di trascinarsi. Dopo abbiamo vinto la Coppa Italia e siamo arrivati secondi e se fosse arrivato prima Leonardo magari avremmo vinto pure lo scudetto.

Riprenderle Mourinho? Ora abbiamo Mazzarri, un ottimo allenatore, diverso da lui, con un'altra esperienza ma comunque ottimo. Credo che Mourinho stia inseguendo una sua soddisfazione al Chelsea, che è l'altro club a cui è legato. E' tornato volentieri lì come tornerebbe volentieri all'Inter. L'occasione per il momento non c'è, speriamo che ci sia in futuro, magari dopo che Mazzarri ha vinto tre scudetti come Mancini (sorride ndr).

Tre consigli? Tre sono troppi, non ci arrivo. Ma uno sì, ovvero quello di circondarsi di interisti, che non vuol dire circondarsi di persone che parlino dell'Inter a vuoto, ma di gente che capisca e sappia cos'è il carattere dell'Inter e dei propri tifosi, che è diverso da quello della Juve e del Milan.

L'Inter è diversa. Cambierà sicuramente il carattere della Società perché un presidente influisce, ma ci sono caratteristiche che non possono cambiare mai, che sono quelle per le quali uno o è interista o non lo è. Per quello parlo di Zanetti, perché è bene che chi è in questo club ne conosca la storia, ricordi certe cose, ti aiuti a capire, ti aiuti a prevenire dei problemi. Per questo gli dico che deve mettersi vicino persone che vogliono bene all'Inter e non solo persone che siano dei buoni professionisti.

L'Inter ha la fortuna di avere tanti tifosi tra cui tantissimi professionisti a livello importante che vorrebbero dare una mano, è un'occasione. Tutto il resto non vale, perché la nuova proprietà deve imprimere il suo carattere, fissare i suoi obiettivi, e non si può confondere con altro, sarebbe uno sbaglio. 

Le partite in tribuna con Laporta? Soffriva, è terribile vedere le partite assieme come fanno in Spagna. O si è ipocriti o si sa che la gioia di uno fa soffrire l'altro. Vogliono farlo anche in Italia? No, no. Se l'arbitro rovina le cose poi non puoi mica dirgli 'bravo, sei stato bravo', su insomma... (sorride, ndr).

La Coppa Campioni è certamente una vittoria importante, mi ricordava cose fantastiche. A volte una partita ti dà più gioia di quanto possano darti altre vittorie. E quella partita è stata il primo derby appena diventato presidente. Loro erano secondi in classifica e noi non eravamo in grande spolvero, avevo preso l'Inter in un momento non facile, non avevamo molti punti. Ma ho avuto la fortuna che nelle prime partite, tra cui appunto un derby, andò bene. Il Milan non partiva favorito, ma centomila volte favorito. Weah sbagliò credo l'impossibile e noi facemmo una partita di carattere ed aggressività talmente bella che vincemmo tre a uno, con tanto di trionfo finale e gol di Berti. Quella partita mi rimane in mente come una gara di orgoglio e di grande dispetto anche perché gli altri erano convinti di essere fortissimi. Prima della partita avevo incrociato Galliani e gli avevo detto anche: 'Mi raccomando, non esagerate, abbiate anche educazione del nuovo presidente'. E loro: 'Sì, sì', convintissimi di vincere e invece ottenemmo una vittoria meravigliosa per cui mi sentivo veramente felice (sorride, ndr). E questo può essere un ricordo molto più piccolo rispetto a tutto quello che abbiamo vinto in quei cinque anni, ma mi è rimasto in mente.

In quel derby segnò anche Seno, una grandissima persona: prima di quella partita mi chiamò Bianchi dicendomi che non poteva giocare, cosa che sosteneva anche il dottore. Gli abbiamo detto di non giocare perché avrebbe rischiato. Lui si impuntò dicendo che si sentiva bene: fu il migliore in campo, fece un gol e una partita incredibile. Un eroe, davvero, giocò sapendo di rischiare. Lo ammiro tanto per quello che ha fatto. Bianchi poi aveva una speciale antipatia per Berlusconi e per caricarli disse qualcosa ai giocatori, qualcosa di irripetibile (ride, ndr). Entrarono in campo come dei leoni, aveva un caratteraccio... (sorride, ndr) E' un personaggio un po' speciale, ma sapeva caricare i suoi uomini specie nei derby.  

Poi dopo quel derby c'è Siena, quella del Triplete: è stata una partita di grande sofferenza, ma lì vincemmo il campionato, fu una sofferenza che portò a una grande gioia.
Madrid poi è stata una grande vittoria finale, ma non abbiamo sofferto, è stata una festa, una serata nella quale Mourinho ha dimostrato di essere un grande allenatore perché certe sfide non le perde mai. La grande sofferenza era stata a Siena perché loro giocarono come fosse una finale anche se erano già retrocessi. Poi la Champions fu il coronamento di tutto. E' un fatto personale, a volte da una grande sofferenza deriva una grande gioia".

 

23-Aprile-2014 Fonte: inter.it


 

Cristian Chivu e l'Inter, giorni indimenticabili

F.C. Internazionale e Cristian Chivu annunciano ufficialmente la risoluzione consensuale del contratto che legava da sette stagioni il difensore rumeno alla Società nerazzurra

MILANO - Sette stagioni indimenticabili, costellate di successi, di vittorie, spezzate da giorni drammatici, accomunate dalla forza di superarli. L'Inter e Cristian Chivu hanno condiviso un rapporto che è andato oltre il campo e il puro aspetto professionale. La Società ringrazia di cuore Cristian per essere stato protagonista con grande forza e lealtà di anni che saranno sempre ricordati fra i più gloriosi della storia nerazzurra.

A Lui e alla sua splendida famiglia il saluto e il ringraziamento di F.C. Internazionale.

31-Marzo-2014 Fonte: inter.it


Al "Meazza" a favore della tutela dei minori
 

Giovedì 27 marzo, in occasione della partita tra Inter e Udinese, F.C. Internazionale ospita la Cooperativa Milagro

MILANO - Milagro è una Onlus che inizia la sua storia nel 1992, quando un gruppo di professionisti operante nell'ambito dei servizi alla persona decide di condividere non solo il piano professionale ma di incidere con il proprio impegno e la propria passione nelle politiche territoriali.

Nell'aprile del 1993 la cooperativa Milagro avvia la propria attività aprendo il primo servizio sul territorio di Melzo, Comune nel sud-est milanese, rivolto agli adolescenti: un Centro di Aggregazione Giovanile nei locali di via Matteotti 3, al centro della vita cittadina.

Nel corso degli anni la cooperativa diviene un soggetto territoriale significativo riconosciuto dagli Enti Locali come partner per la progettazione e la gestione di servizi di promozione e di tutela dei minori, nonché osservatorio per il monitoraggio e l'analisi dei bisogni territoriali delle famiglie.

I servizi che attualmente gestisce si rivolgono a bambini, adolescenti e giovani, sia nell'ambito della prevenzione di fenomeni di disagio e devianza sia nella promozione e nello sviluppo delle competenze della fascia giovanile della popolazione, in modo da contribuire alla costruzione del loro progetto di vita. Gli  educatori, psicologi e pedagogisti affiancano i minori nel loro percorso scolastico, nella vita familiare, nei luoghi di aggregazione che frequentano (c.a.g., oratori, ecc.) fornendo un supporto adulto e qualificato.

Per maggiori informazioni: www.milagro.it

26-Marzo-2014 Fonte: inter.it


 

Thohir "Nessun problema con Mazzarri"

All'arrivo a Malpensa, i cronisti chiedono del mercato: "Dipenderà dai confronti che avremo con l'allenatore e la dirigenza"

MILANO - "Milano la mia seconda casa? Ma no, in realtà sono qui per una serie di incontri", così il presidente di F.C. Internazionale Erick Thohir al suo arrivo all'aeroporto di Milano Malpensa.

"Arrabbiato per l'ultima partita? Non mi arrabbio mai, da tifoso e presidente è normale essere dispiaciuto quando si perde una gara, sarebbe strano ridere quando si perde (sorride, ndr).

Se preferirei un attaccante giovane o d'esperienza? Dipende dalle idee che ci scambieremo con l'allenatore, con la dirigenza su come si possa avere più peso in attacco. Dipenderà molto dai giocatori e dal modulo tattico che utilizzeremo.

Se sono soddisfatto dell'operato dell'allenatore? Sì certo, non ho nessun tipo di problema con Mazzarri e la dirigenza, è normale fare delle valutazioni alla fine della stagione, ad esempio se il nostro sito internet non funzionasse bene, proveremmo a capire perché, oppure come potremmo migliorare nella vendita dei biglietti: in quanto imprenditori avremo necessità di fare delle valutazioni.

Torres, Morata o Dzeko? Quello che ho detto a riguardo è che abbiamo bisogno di qualcuno in attacco, i media hanno riportato i loro nomi e allora io ho detto che uno di loro potrebbe essere utile all'Inter. Non c'è mai stata alcuna trattativa con Evra, siamo interessati a Sagna perché abbiamo bisogno di un'alternativa per la formazione: al momento abbiamo Nagatomo e Jonathan, se uno dei due dovesse infortunarsi avremmo bisogno di un sostituto per quel ruolo. Ma se Sagna decidesse di rimanere in Premier League, lo capiremmo e a quel punto potremmo utilizzare uno dei nostri giovani.

Un ritorno di Bardi rinunciando ad Handanovic? Non c'è nessun progetto a riguardo, ma è importante avere due portieri di livello".

26-Marzo-2014 Fonte: inter.it


 

IO Tifo Positivo è contro ogni razzismo, #tweetoffracism in memoria di Mandela

Domani, in occasione della Giornata Internazionale Contro il Razzismo, al via la campagna contro ogni forma di discrimanazione che vedrà testimonial il nerazzurro Mac Donald Mariga

MILANO - Da anni il Progetto IO Tifo Positivo di Comunità Nuova lavora sul territorio di Milano e della Lombardia con l'obiettivo di promuovere i valori dello sport come ispiratori delle relazioni umane, proponendo un modello positivo e sostenibile di tifo sportivo e lavorando sul rispetto reciproco, sull'integrazione, sull'inclusione sociale.

Un intervento culturale e preventivo, volto a lavorare con giovani e adulti di riferimento e a sensibilizzare i cittadini.

Nasce così il 21 marzo 2013, in occasione della Giornata Internazionale Contro il Razzismo, la CAMPAGNA "TWEETOFF RACISM - SPEGNI IL RAZZISMO CON UN TWEET" contro ogni forma di razzismo e discriminazione nello sport e nel quotidiano.

Hanno partecipato e contribuito alla passata edizione Giovanni Malagò, Ivan Ramiro Cordoba, Cristina Stancari, Chiara Bisconti, don Gino Rigoldi, Pierluigi Marzorati, Nicolò Melli, Kevin Prince Boateng, Paolo Maggioni e Alessandro Cannavò, la Rete G2.

L'appuntamento è per il venerdì 21 Marzo presso la sede di IO Tifo Positivo (al Palalido di Piazza Stuparich) dove è in programma la II Edizione di "TweetOffRacism", intitolata a Nelson Mandela: una campagna sui social network e una giornata di testimonianze con i professionisti del mondo dello sport accompagnate da attività di riflessione e laboratori con gli studenti delle scuole milanesi. Lo scopo: dire no ad ogni forma di razzismo, anche attraverso una vignetta storica di Smemo, disegnata da Scapigliati e pubblicata nell'edizione 1999, che i ragazzi ricomporranno tutti insieme in una gigantografia. E un video, http://www.youtube.com/watch?v=7wG11YyM2sc, prodotto da Smemoranda per diffondere la campagna TweetOffRacism, con dei testimonial di eccezione: i giocatori del team Olimpia Milano, società da sempre sostenitrice del progetto.

Tutti i dettagli della giornata sono disponibili sul sito: www.iotifopositivo.it/tweetoffracism

Sostengono IO tifo positivo anche la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano, il Comune di Monza e la Provincia di Lecco.

Hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa:

COMUNE DI MILANO

FONDAZIONE CANNAVO'

OLIMPIA EA7 MILANO

CONSOLATO DEL SUDAFRICA

UNAR

SMEMORANDA

CONI CR LOMBARDIA

REGIONE LOMBARDIA

UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE

MILANOSPORT

PROVINCIA DI MILANO

CLUB ITALIA MASTER

F.C. INTERNAZIONALE MILANO

A.C. MILAN

HOCKEY MILANO

ASD BRESSO 4

AKA 4

GAZZETTA DELLO SPORT

SHARE RADIO

Parteciperanno come testimonials:

Flavio Portaluppi (Olimpia Milano Basket EA7 )

Cristian Brocchi (Ex giocatore e allenatore giovanli Milan)

Giovanni Galli (Ex giocatore Milan e nazionale campione del mondo '82)

Don Gino Rigoldi (Presidente Cominità Nuova Onlus)

Mr S K Molobi (Console Generale del Sudafrica)

Prof.sa Itala Vivan (Docente università statale)

Chiara Bisconti (Assessora Sport & Tempo libero Comune di Milano)

Gianluca Zambrotta (Ex giocatore milan, juventus e nazionale campione del mondo 2006)

Damiano Tommasi (Ex giocatore della Roma e Nazionale italiana e attuale presidente AIC)

Paolo Scirea (Fratello di Gaetano giocatore della Juventus e nazionale campione del mondo '82)

Mac Donald Mariga (giocatore F.C. Internazionale Milano)

Greta Cicolari (Nazionale italiana beach volley)

Roberto Galia (Ex calciatore della Juventus e nazionale italiana)

Martina Caironi (Atleta nazionale paraolimpica medaglia d'oro a Londra 2012 )

Cristina Stancari (Assessora allo sport provincia di milano)

Bianca Manacorda (campioni juniores pattinaggio artistico)

Niccolò Macii (campionei juniores pattinaggio artistico)

Pierluigi Marzorati (Presidente CONI CR Lombardia)

Pierino Prati (Ex giocatore del Milan)

Elio Trifari (Direttore fondazione Candido Cannavò)

Condurranno gli incontri:

Luca Bianchin (Gazzetta dello Sport)

Daniele Redaelli (Gazzetta dello Sport)

Alessandro Cannavò (Corriere della Sera)

Parteciperanno agli incontri:

IC CALASANZIO di MILANO

IC RINASCITA A.LIVI di MILANO

IC GROSSI di MILANO

IC TOLSTOJ di MILANO

IC LUINI di ROZZANO

IC ALESSANDRINI di CESANO BOSCONE

F.C. INTERNAZIONALE (settore giovanile)

ACCADEMIA GAGGIANO

RED DEVILS Milano

OLIMPIA MILANO (settore giovanile)

 

20-Marzo-2014 Fonte: inter.it


 

Lothar, per sempre Pallone d'Oro


Il 10 marzo 1991 il campione tedesco alzò il Pallone d'Oro di fronte al suo pubblico: quel giorno è ancora oggi negli occhi, nei cuori e nella testa di tutti i tifosi dell'Inter

MILANO - Quel 10 marzo 1991 dev'essere stato un giorno simile a quello che ieri ha visto i nerazzurri imporsi in casa contro il Torino. Un pomeriggio di sole, bello e sereno, con una brezza che porta in dote un filo di primavera. Sì, perché quando Milano è bella, è bellissima.

10 marzo 1991, dicevamo. A Milano, sul campo della 'Scala del calcio' va in scena la storia, accade qualcosa che, è il caso di dirlo, mai fino ad allora. Il sole decide di fermarsi per qualche minuto e di illuminare una persona sola. Ha ovviamente la maglia nerazzurra, intorno a sé un'aura di puro carisma, magari stemperata da un volto e un sorriso che erano e restano indimenticabili.

E' il 10 marzo 1991 e Lothar Matthaus, leader di quell'Inter che ha dominato in Italia e che solo qualche mese dopo alzerà la coppa UEFA nel cielo di Roma, è pronto a guidare i suoi durante l'ennesima battaglia, verso l'ennesima vittoria. Chi meglio di lui, capitano e uomo simbolo della Germania mondiale del giugno precedente?

Quel giorno l'Inter batte 2-0 la Juventus, lui nel dubbio segna il primo gol con una bordata di destro da fuori area, tanto per ribadire di essere il più forte di tutti, non solo lì, ma nel mondo intero. Perché prima di quella partita uno dei numeri 10 più amati di sempre condivide con il suo popolo il premio più ambito da tutti i calciatori: la luce come un riflettore lo illumina mentre alza il Pallone d'Oro. E' il primo interista di sempre a farlo.

Da sempre e per sempre nei cuori nerazzurri, eterno condottiero senza paura. Era il 10 marzo di ventitré anni fa, a noi sembra davvero ieri pomeriggio.

 

10-Marzo-2014 Fonte: inter.it

 


 

Erick Thohir "Un giorno speciale"

"Ero orgoglioso di essere il presidente dell'Inter già prima, tanto più lo sono nel giorno di questi 106esimo compleanno"

MILANO - Prima del fischio d'inizio di Inter-Torino, il presidente Erick Thohir ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky e Mediaset a San Siro.

Ecco le sue parole:

"Oggi è un giorno speciale, abbiamo creato un bell'evento per il 106° compleanno del club. Non voglio dire altro prima della partita, abbiamo bisogno di punti, speriamo di giocare bene".

"La Serie A non è un campionato facile, speriamo che i giocatori giochino come sanno e che ottengano il miglior risultato possibile per i tifosi, ma allo stesso tempo rispettiamo il Torino".

"Se sono orgoglioso di essere il presidente dell'Inter nel giorno del compleanno della Società? Lo ero già prima, tanto più lo sono ora".

"Zanetti è un grande giocatore, ora è importante che ci si concentri su questo finale di stagione, mancano solo tre mesi. Zanetti farà sempre parte della grande famiglia nerazzurra".

"Comprare Cerci e Torres? Non è una cosa cui stiamo pensando ora" (sorride, ndr)
 

09-Marzo-2014 Fonte: inter.it


Auguri a Youri Djorkaeff, un simbolo


Ha vinto la Coppa Uefa, ma Youri resta nella storia come un grandissimo, non solo per quello. Compleanno il 9 marzo. Nel DNA nerazzurro

MILANO - Si chiama Youri Djorkaeff. E' nato a Lione, il 9 marzo 1968, un anno rivoluzionario in Europa, e lo stesso giorno della fondazione dell'Inter. C'è qualcosa di magico nel fare gli auguri a Youri, figlio d'arte di respiro armeno, che compie oggi 46 anni, di cui tre all'Inter, autore di uno dei gol più fantastici della storia nerazzurra. Era contro la Roma, una rovesciata immune dalle geometrie ovvio. Celebrata nella tessera degli abbonati della stagione successiva, in anni in cui non si vinceva, per chiari motivi, lui era un simbolo. Un'intuizione, quella rete, istintiva. Neanche si ricordava poi di come l'avesse fatta, di sicuro non l'aveva programmata. Era classe. Disse poi che fra lui e Massimo Moratti non si era parlato mai di ingaggio, il giorno che era diventato nerazzurro, semmai di gioco. Era stato un momento di fascino reciproco.
Ora vive a New York ed è responsabile per Inter Campus. Quando l'ONU ha riservato all'Inter l'onore di riconoscere Inter Campus come una realtà esemplare per il mondo, Youri c'era. Commosso, partecipe. Lo è ancora.
I suoi bambini che avevamo conosciuto allora, sono grandi. Lui è immutato. Un uomo, un campione, che ha acceso la stella dell'Inter in momenti bui, che ha portato in alto la Coppa Uefa nella sua Parigi. E che ci crede ancora. Auguri di cuore, Youri dalla tua Inter

09-Marzo-2014 Fonte: inter.it


 

E' ufficiale: Nemanja Vidic sarà un giocatore dell' Inter dal prossimo giugno. Thohir: ''Uno dei più forti al mondo nel suo ruolo, la sua esperienza e il suo carisma saranno fondamentali per la crescita dei nostri giovani''
05.03.2014 - tratto da INTER.IT


Nemanja Vidic, capitano del Manchester United, all'Inter dalla prossima stagione


Il club ufficializza l'accordo con il difensore serbo. Le parole del presidente Erick Thohir: "Un grande campione"

MILANO - Nemanja Vidic sarà un giocatore dell'Inter a partire dalla prossima stagione.

FC Internazionale comunica che si è conclusa con successo la trattativa che porterà il difensore serbo, capitano del Manchester United, a vestire i colori nerazzurri.

"Vidic è un grande campione - afferma il presidente Erick Thohir In esclusiva per inter.it -. Sono estremamente soddisfatto della chiusura dell'accordo che porterà Nemanja a Milano. E' uno dei più forti difensori al mondo, le sue caratteristiche, la sua esperienza internazionale, il suo carisma da leader saranno fondamentali per la squadra e per la crescita dei nostri giocatori più giovani. Aggiungerà valore al club e sarà un ulteriore tassello per la costruzione di una grande Inter. Vorrei, infine, ringraziare il Manchester United, Nemanja e il suo entourage per la disponibilità e professionalità dimostrata nel corso della trattativa".

Nato a Titovo Uzice il 21 ottobre 1981, Nemanja Vidic, roccioso difensore serbo, 189 x 84 le sue misure, ha esordito da professionista nella stagione 2000/01 con lo Spartak Subotica, totalizzando 27 presenze e 6 reti (cifra che resta - ancor oggi - il suo primato stagionale di gol). Passato alla Stella Rossa Belgrado, vi resta tre anni, sommando nel campionato serbo poi 67 presenze e 12 gol. Nel 2004 il trasferimento in Russia, allo Spartak Mosca, dove resta un anno e mezzo, totalizzando 39 presenze e 4 gol. Dal 2005/06 è al Manchester United, dove in Premier somma - fino alla data odierna - 204 partite e 15 reti, con la stagione 2010/11 dove ha fatto il suo record personale di presenze in singola stagione, 35. Vidic somma anche 52 presenze e 2 gol in Champions League (inclusi preliminari), 1 presenza ed 1 gol in Supercoppa europea, 12 partite e 3 reti in Europa League (ex coppa Uefa) e 2 presenze ed 1 gol nel Mondiale per Club. In nazionale somma 56 partite e 2 gol tra ex selezione Serbia-Montenegro e l'attuale Serbia, tra cui 3 presenze senza reti al Mondiale 2010.

Nel palmares di Vidic troviamo 1 campionato serbo (2003/04), 2 coppe serbe (2001/02 e 2003/04), 5 Premier (2006/07, 2007/08, 2008/09, 2010/11, 2012/13), 3 coppe di Lega inglesi (2006, 2009 e 2010), 5 supercoppe inglesi (2007, 2008, 2010, 2011, 2013) e - a livello internazionale - 1 Champions League (2007/08) ed 1 Mondiale per club (2008).

05-Marzo-2014 Fonte: inter.it


 

A Javier Zanetti il Premio Speciale Fair Play 2013

Questa mattina, la Fiorentina e la Giuria del Cartellino Viola hanno consegnato al Capitano nerazzurro il prestigioso riconoscimento

MILANO - Nella cornice dell'Area Pergolesi a Milano si è svolta stamane la cerimonia per la consegna del Cartellino Viola 2013 che ha premiato Javier Zanetti con il prestigioso Premio Speciale Fair Play 2013, per aver saputo interpretare e fare propri segni distintivi i valori di correttezza e di rispetto delle regole.

La Fiorentina e la Giuria del Cartellino Viola (composta oltre che dal club manager della Fiorentina, Vincenzo Guerini da altri dodici giudici tra direttori, vice direttori, editorialisti delle più importanti testate giornalistiche e televisive italiane) hanno deciso, infatti, di attribuire un riconoscimento alla carriera del Capitano nerazzurro, il calciatore del campionato italiano che ha dimostrato sul campo, partita dopo partita, di sapere mettere in pratica quei valori che il Cartellino Viola si impegna a promuovere e diffondere sin dalla sua nascita nel 2011. All'evento, presenti anche il Presidente della Lega di Serie A Maurizio Beretta, il Direttore Generale della Lega di Serie A Marco Brunelli e il Direttore Generale della Lega Pro Francesco Ghirelli.

"Prima di tutto ringrazio la Fiorentina e tutti i giurati che mi hanno dato questo premio - ha dichiarato visibilmente emozionato il Capitano dal palco -. E' un premio importantissimo per me perchè credo, al di là delle vittorie, di aver sempre costruito la mia carriera con queste basi: con la lealtà e con il rispetto, valori che mi hanno dato i miei genitori quando ero piccolo e che dopo mi hanno portato nel vostro Paese, l'Italia, completamente nuovo per me. A 19 anni ho avuto la possibilità di venire qui, un'opportunità da sfruttare - dico la verità - con tante paure perchè non sapevo se ero pronto per un salto così importante. Passare quasi 20 anni qui in Italia, in un calcio che ritengo uno dei più importanti e più difficili al mondo e difendendo questa maglia che sento addosso, quella dell'Inter, per me è stata una cosa importantissima che mi renderà fiero per tutta la vita perchè quello che mi ha dato l'Inter in questi anni è tantissimo e il calcio italiano farà sempre parte di me".

Se ci sia stato un momento del suo percorso calcistico in cui Zanetti si sarebbe voluto comportare in maniera diversa è lo stesso Capitano a spiegarlo: "Credo che in ogni momento ognuno faccia quello che sente e a volte sbaglia, la cosa più importante è che dietro quello sbaglio ci sia la consapevolezza di averlo fatto e quindi chiedere scusa".

Esempio per tutti i giovani, la costanza e la dedizione di Javier Zanetti non passa neanche con l'età. Ecco allora che si parla del suo futuro e il Capitano spiega: "Sono sincero, il mio primo obiettivo quest'anno era tornare dall'infortunio e dimostrare che ancora posso essere utile. La cosa più importante in questo momento non è il mio futuro, ma il futuro di questa squadra. Dobbiamo pensare a finire al meglio questo campionato e come ha detto il presidente Thohir, raggiungere l'Europa e dopo di che, ci sarà il tempo per valutare pensando sempre al bene dell'Inter. Io sono qui a disposizione e, ripeto, il legame mio e dell'Inter sarà per sempre al di là di qualsiasi contratto. Credo che, alla fine di questa stagione, con tanta tranquillità - perchè ho un grande rapporto anche con il nuovo presidente con il quale ci siamo detti cose molto chiare -, vedremo che cosa sarà meglio per l'Inter, la mia disponibilità c'è e spero di potermi rendere ancora utile. Mourinho ha detto che mi vuole con sè? Questa è una voce che ho subito smentito. Ho un grande rapporto con Josè, mi conosce benissimo, sa quanto tengo a questa Società e credo che la sua risposta sia stata molto chiara".

A parlare della straordinaria carriera di Zanetti c'era anche il responsabile dell'Area Tecnica, Piero Ausilio: "La mia storia all' Inter è in quanto a tempo simile a quella di Javier, la cosa più bella è il fatto che sia un esempio per tutti e lo sia per tutti i giorni della settimana. A quarant'anni arriva ancora due ore prima al campo, finito l'allenamento si ferma ancora un'altra ora. Credo che sia veramente mostruoso".

Questi i componenti della Giuria dell'Iniziativa 'Cartellino Viola' che hanno assegnato a Javier Zanetti il
Premio Speciale Fair Play 2013

-Enzo Bucchioni - direttore "QS'
-Gabriele Canè - direttore "La Nazione'
-Paolo Casarin - ex arbitro e dirigente sportivo
-Massimo Corcione - ex direttore 'SkySport'
-Daniele Dallera - responsabile servizi sportivi 'Corriere della Sera'
-Paolo De Paola - direttore "Corriere dello Sport - Stadio"
-Eugenio De Paoli - ex direttore 'RAI Sport'
-Vincenzo Guerini - club manager ACF Fiorentina
-Andrea Monti - direttore 'La Gazzetta dello Sport'
-Gianni Mura - editorialista di 'la Repubblica'
-Vittorio Oreggia - direttore 'Tuttosport'
-Roberto Pietrantonio - direttore marketing Mazda Motor Italia
-Valerio Berruti - caporedattore 'la Repubblica', rappresentante della stampa automotive

04-Marzo-2014 Fonte: inter.it

 


Il presidente Thohir "Dobbiamo dare sempre il meglio"

A Inter Channel: "Abbiamo fatto un buon mercato a gennaio, speriamo di fare lo stesso a giugno per creare una squadra competitiva per l'Europa"

MILANO - Bentornato a Inter Channel, Signor presidente. E' deluso dal risultato ottenuto dalla squadra contro il Cagliari?

Nel primo tempo non abbiamo giocato molto bene, ma abbiamo migliorato molto nel secondo. Credo sia importante per la squadra, per l'allenatore e anche per me, avere il piacere di vivere situazioni come questa, allo stesso tempo c'è bisogno di ottenere risultati, per il club e per i tifosi. E' come stare esposto al vento, in cima a una collina, ma c'è da aspettarselo. Se sei l'Inter la pressione è tanta e ci sono molte aspettative. Credo che questo succeda proprio perché siamo l'Inter, ecco perché dobbiamo essere sicuri di dare sempre il meglio ogni qualvolta siamo chiamati a scendere in campo.

Cosa le è piaciuto di più della squadra?

Dopo il mercato di gennaio la squadra è più bilanciata, adesso abbiamo anche un'opzione per poter attaccare centralmente non più solo sulle fasce, e allo stesso tempo abbiamo aggiunto un giocatore in grado di può anche giocare sulle fasce e può compensare la mancanza degli esterni se uno di questi sia infortunato o non possa essere a disposizione per qualche partita.

Icardi ha confermato le sue qualità. E' lecito guardare al futuro con una certa sicurezza?

Sono d'accordo sul fatto che Icardi possa essere una delle compenenti più importanti, ma una squadra è fatta di giocatori e non possiamo pensare di vincere solo grazie ad un giocatore. Allo stesso tempo abbiamo Milito, Palacio, Botta e appunto Icardi: tutti devono lavorare insieme per segnare perché in fondo non possiamo giocare in modo troppo difensivo, non ci porterebbe a segnare.

Sabato c'è Roma-Inter, che partita sarà?

Abbiamo giocato molto bene a Firenze quando abbiamo battuto la Fiorentina, il campionato italiano è molto appassionante. Vogliamo fare più punti possibili partita dopo partita perché solo punto dopo punto raggiungeremo il nostro obiettivo. Mancano tredici partite, vogliamo fare punti così da poter raggiungere il nostro obiettivo, ovvero giocare in Europa. Non sarebbe una cosa positiva che l'Inter non giocasse per due anni di fila in Europa.

Come sono stati questi giorni in Italia?

Molto appassionanti e imprevedibili. Io spero fortemente che la Serie A lavori unita, con squadre, arbitri, in modo da migliorare le partite perché la Serie A compete nel mondo con gli altri campionato come la Bundesliga, la Premier League. Dobbiamo lavorare insieme come lega con tutte le sue componenti, vale a dire arbitri, squadre...

C'è qualcosa che vuole dire ai tifosi?

E' un periodo di transizione, durerà due, tre anni. Abbiamo ottenuto dei buoni risultati nel mercato di gennaio, abbiamo preso buoni giocatori. Speriamo di poter fare lo stesso a giugno per creare una squadra competitiva per l'Europa e ci auguriamo di poter disputare una stagione importante l'anno prossimo, ma allo stesso tempo vogliamo essere certi che la squadra sia completa nei prossimi tre quattro mesi. Credo sia importante avere un progetto condiviso con la dirigenza, l'allenatore e i giocatori.

25-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


Le parole di Erick Thohir

Su inter.it la versione integrale delle dichiarazioni rilasciate dal presidente nerazzurro al termine del Consiglio d'Amministrazione della Società

Sul futuro della Società e sulla squadra
'Come ho già detto un paio di volte è importante rivedere il management in una maniera corretta e non perchè senti che uno va bene o meno ma basandoci sulle performance e sui risultati. Allo stesso tempo vengono fatte delle valutazioni, si analizza una struttura che sia valida per il futuro dell'Inter. Ad esempio abbiamo consolidato la parte sportiva riunendola sotto un unico tetto, la prima squadra, le giovanili e gli osservatori. La prima squadra non sarà più separata dal settore giovanile, sarà tutta un'unica area gestita da Piero Ausilio. La stessa cosa con la parte commerciale: vendita di biglietti, accordi con gli sponsor, altre fonti di introito sotto Giorgio Ricci. Michael Williamson, che è il CFO, gestisce la parte legale, finanziaria e delle risorse umane. Certamente stiamo ancora cercando persone per aiutare la società a competere con le altre squadre, ad esempio un direttore della comunicazione, poi abbiamo Marco Fassone come direttore generale, e poi avremo altre persone, ma allo stesso tempo esamineremo la dirigenza: vogliamo competere con le altre squadre del mondo. Abbiamo avuto un Consiglio d'Amministrazione positivo, non solo dal punto di vista finanziario ma anche dal punto di vista sportivo, i tifosi vogliono vedere i risultati.

Nel mercato di gennaio abbiamo preso Danilo D'Ambrosio, uno tra i più bravi giocatori disponibili, perchè avevamo bisogno sulle fasce, Jonathan e Nagatomo non bastavano. Avete visto sul campo perchè abbiamo preso Hernanes, come ho già detto, l'Inter concentrava i suoi attacchi sui lati e ora ha una buona opzione per giocare nella parte centrale del campo. Avevamo anche pochi attaccanti, Icardi e Milito sono appena rientrati e Botta può essere un'alternativa valida per la squadra. Credo che con la rosa attuale siamo a posto, ma a giugno dovremo rivedere la squadra per puntare a posizioni più importanti. Per giugno vogliamo aggiungere alcuni giocatori, valutando però anche la rosa attuale.

Riguardo il Consiglio d'Amministrazione, c'è un cambiamento: Grant Ferguson prende il posto di Roeslani. Ferguson, scozzese, ha grande esperienza ed é stato amministratore delegato e CFO di una delle più grandi compagnie di comunicazione del sud est asiatico. Con lui all'interno del Consiglio d'Amministrazione possiamo imparare in ambito mediatico. Come voi sapete, abbiamo un sito internet, Inter Channel e dobbiamo rivedere le strategie. Questo è il motivo per cui è importante il suo ingresso.
Michael
Williamson si stabilirà a Milano da marzo, c'è stato un ritardo, doveva arrivare a febbraio, ma avevo bisogno di trovare il suo sostituto negli Stati Uniti, perchè noi lo stavamo portando qui e là stavamo lasciando un posto vacante. Stiamo facendo progressi e considerando opportunità per i prossimi anni'.

Su capitan Zanetti e sulle voci di un suo trasferimento al Chelsea
'L'ho incontrato due mesi fa, la decisione sta a lui, vogliamo comprendere cos'abbia in mente, all'Inter lui è una leggenda e dobbiamo rispettarlo. Quindi o vuole continuare a giocare o ricoprire un ruolo all'Inter. Questa è la base della conversazione che avremo nei prossimi mesi. Penso che la cosa più importante, come ha detto anche capitan Zanetti, è che la squadra dovrà essere solida nei prossimi mesi, ecco perchè continuo a dire che dobbiamo essere una sola squadra nella buona e nella cattiva sorte. E' quindi molto importante avere uno scambio di opinioni con Zanetti'.

Su Piero Ausilio
Mi aspetto che Ausilio lavori a stretto contatto con i tre componenti del management, così da aiutare la società, visto che lui è in questo club da tanti anni. E' un'ottima cosa dargli una possibilità. Non cercheremo un sostituto per Marco Branca, vogliamo fare in modo che Piero Ausilio lavori a stretto contatto col Consiglio d'amministrazione'.

Su Fredy Guarin
'Ho incontrato Guarin al centro sportivo Angelo Moratti, dopo aver visto capitan Zanetti. Abbiamo parlato, perchè a volte nella vita si verificano dei momenti in cui non si comunica abbastanza. Dopo aver parlato, credo che sia positivo trovarlo concentrato sulla squadra e noi rispettiamo tutto ciò. Gli ho detto che se in futuro dovessero esserci altre questioni, parliamone. Perchè alla fine siamo una famiglia, possiamo parlare di un sacco di cose. Penso che con Hernanes e Guarin che giocano insieme adesso l'Inter sia avvantaggiata, perchè Guarin è più libero di giocare nel suo ruolo'.

Sullo stadio
'Come ho già detto abbiamo tre obiettivi primari: primo, rendere il club in salute, secondo, affrontare al meglio il periodo di transizione e, terzo, aprirci ai mercati. Dopo questi tre, discuteremo dello stadio, quest'anno, ma non subito. Ciò non significa che non considereremo la cosa. Se la questione stadio dovesse venir di nuovo fuori, allora ne parleremo'.

Sulla vigilia di partita a Milano
'Allenandosi a San Siro diventa un po' tardi, nel senso che ci vuole tempo per tornare indietro al centro sportivo (ad Appiano Gentile, ndr). Certe volte nella vita abbiamo bisogno di cambiare ritmo per divertimento, ecco perchè ieri ho risposto ai media che mi chiedevano se stessi mettendo pressione alla squadra: finchè arrivano i risultati, lasciate che si divertano (sorride, ndr). Credo che portandoli in albergo possano essere più concentrati, allo stesso tempo il management può giudicare se questa sia o no una buona mossa, perchè quello che vogliamo è il risultato della squadra, questa è la cosa più importante. Credo che ci possano essere degli aspetti positivi e negativi in ogni decisione, ma l'importante è prendere delle decisioni, piuttosto che non farlo. Io sono a favore di quella che abbiamo preso, vediamo se potrà far sentire la squadra più unita e concentrata per la partita contro il Cagliari'.

Su Vidic
'Riguardo Vidic, come sapete abbiamo dei giocatori in scadenza di contratto, non abbiamo a disposizione Chivu, uno dei nostri migliori elementi, a causa degli infortuni. Credo fermamente che per costruire una squadra abbiamo bisogno di giocatori giovani e giocatori esperti. Non c'è garanzia che chi è in scadenza rinnovi, dipende tutto dalle trattative.
Con Vidic porteremmo equilibrio in squadra, è un giocatore di grande carattere, è il capitano del Manchester United. Se l'accordo andasse in porto, e dobbiamo ancora aspettare qualche giorno, allora sarebbe un buon valore aggiunto per la squadra. Allo stesso tempo, abbiamo molti giovani emergenti che si uniranno alla squadra del futuro, compreso chi rientrerà dai prestiti. Abbiamo bisogno di giudicarli in prospettiva, per poter trovare un giusto equilibrio tra giovani ed esperti che giochino insieme.
Quindi, per quanto riguarda Vidic dobbiamo aspettare a fare annunci, non vogliamo creare questioni con altri club. Dobbiamo rispettare i rapporti tra le società fino a che la trattativa non sia conclusa'.

Sui rinnovi contrattuali

'Questa è un'altra cosa di cui abbiamo parlato nel Consiglio d'Amministrazione: chi tra i nostri attuali componenti della rosa possa far parte di quella del futuro. Ridiscuteremo dei contratti di Palacio, Alvarez e Guarin, vogliamo che continuino a far parte della squadra, ma come sapete sono trattative: a volte le cose si concretizzano, a volte no'.

Sulle strategie societarie
'Questo è il modo in cui ragioniamo: tutte le decisioni vengono prese collettivamente, quando costruiamo una squadra dobbiamo valutare la strategie dal punto di vista sportivo, finanziario e commerciale. Se riusciremo a chiudere l'accordo con Vidic, potrà essere positivo per il brand sul mercato asiatico, lui lì è molto conosciuto. Continuo a sostenere che la Serie A debba tornare alla ribalta, perchè al momento in Asia la Premier League è la numero uno. Questo è il motivo per cui stiamo considerando l'opportunità, non solo dal punto di vista sportivo, di rafforzamento della squadra, ma anche come valore per il club. Allo stesso tempo speriamo che la Serie A possa essere leader, di modo che anche le altre squadre sotto la sua egida possano aprirsi ai mercati, perchè in fondo si tratta di una competizione tra le varie leghe, non solo tra i club'.

21-Febbraio-2014 Fonte: inter.it

 


 

Zanetti "I tifosi dell'Inter sanno che cosa provo per questa maglia"


A Inter Channel: "Rispetto tantissimo le scelta del Mister e il lavoro dei miei compagni. Credo che per far parte di un gruppo di una grande squadra bisogna saper ragionare in un certo modo"

APPIANO GENTILE - Vincere contro il Cagliari nel segno della continuità ed è proprio per parlare di continuità che Inter Channel ha intervistato oggi Javier Zanetti.

"Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto nelle due ultime gare, dove abbiamo vinto meritatamente. Questa continuità arriva anche da questo, sappiamo che ci mancano quattordici gare, dobbiamo fare il massimo per raggiungere più punti possibili".

Si parla poi di ciò che hanno riportato i quotidiani di oggi in merito a una presunto contatto con Josè Mourinho per un'ipotesi professionale che porterebbe il capitano lontano dall'Inter: "Sinceramente ho un grande rapporto con Mourinho, ci sentiamo spesso, ma non abbiamo mai parlato di queste cose. Credo che i tifosi dell'Inter sappiano che cosa provo per questa maglia, ho sempre ribadito che per me l'Inter è la mia vita, casa mia e che e il mio desiderio è rimanere qui. Non aggiungo altro"

Sarà anche che questi rumors arrivano in un momento nel quale il Capitano, per la prima volta nella sua carriera, non è più un titolare fisso in squadra: "Da quando faccio il calciatore credo ci siano due possibilità: o giocare dall'inizio o essere in panchina e poi poter entrare. Rispetto tantissimo la scelta del Mister, rispetto tantissimo il lavoro che fanno miei compagni e credo che per essere in un gruppo di una grande squadra bisogna ragionare così. Io aspetto il mio momento, sto bene e la cosa più importante è che quando mi arriverà l'opportunità, io potrò dare il mio contributo, però credo che tutto stia andando nel verso giusto. La cosa che conta di più adesso è che l'Inter in queste quattordici partite che mancano riesca a dare il massimo e speriamo di riuscire ad arrivare in Europa, che è quello che interessa a tutti".

21-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


"Concorrenza in squadra fondamentale"
 

Hugo Campagnaro in un'intervista esclusiva a Mediaset: "Nessuno di noi sente di avere in tasca il posto fisso e questo è un bene perchè diamo tutti il massimo"

APPIANO GENTILE - Della Fiorentina e del Cagliari, ma anche del presidente Thohir, dei suoi compagni e di Nazionale. Di questo, e non solo, parla Hugo Campagnaro in un'intervista esclusiva che il difensore nerazzurro rilasciata a Mediaset e nella quale riparte dall'ultimo successo dei nerazzurri in campionato: "Sicuramente una vittoria era fondamentale per il morale di tutta la squadra. A Firenze si è fatto risultato su un campo difficile. Dare seguito alle nostre due ultime partite sarebbe importante innanzitutto per sommare punti in classifica e anche per continuare a salire con il morale. Si sono viste prestazioni buone e altre non tanto, ma la strada delle ultime giornate è quella giusta". Contro il Cagliari sarà una partita pericolosa perchè con le piccole l'Inter ha avuto difficoltà: "Questa è stata una cosa che ci ha creato problemi, abbiamo fatto un po' di fatica con le squadre che giocano dietro. Abbondanza nei ruoli porta a più concorrenza tra noi giocatori? Nelle ultime settimane soprattutto c'è stata molta concorrenza, questo è fondamentale per il bene della squadra, nessuno sente di avere in tasca il posto fisso e questo fa crescere la squadra". E sull'obiettivo dell'Inter: "Noi, nello spogliatoio, non guardiamo a un obiettivo finale, è troppo lontano. Adesso stiamo pensando al Cagliari".

Con l'Inter domenica al "Meazza" ci sarà il presidente Erick Thohir, una motivazione in più per fare bene: "Sicuramente, - Continua Campagnaro - le motivazioni dobbiamo trovarle dovunque. Passaggio di proprietà ha influito negativamente sulla squadra? Noi pensiamo solo a giocare, queste cose riguardano soprattutto i dirigenti".

Consapevole dell'impegno che dovrà metterci per trovare una convocazione ai prossimi Mondiali ("io devo fare soltanto il massimo, perché si è visto nel calcio nessuno regala niente"), il difensore spiega che per tornare al massimo della forma deve anche "ritrovare la tranquillità che avevo prima e che mi permette di giocare sereno. L'avevo un po' persa".

Su Mauro Icardi e sul video postato sul suo profilo twitter dove si vede un uomo strappare la foto di Milito: "No, non penso proprio ci siano stati problemi all'interno dello spogliatoio, Diego è tranquillo anche perché credo che tutta questa cosa sia stata ingigantita. E' stata una cosa fatta senza malizia. Consigli a Mauro? Non credo si possano dare, ha fatto 21 anni e sa quello che puo' e non puo' fare. Sa come funziona tutto il mondo del calcio".

20-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


Le dichiarazioni di Erick Thohir

"Ci tengo a ringraziare tutti i giocatori e l'allenatore. Ora andiamo avanti così, da squadra, uniti, nei momenti buoni così come in quelli meno buoni"
 

MILANO - All'indomani della vittoria di Firenze, ecco su inter.it i complimenti del presidente Erick Thohir alla squadra nerazzurra e a Walter Mazzarri: "Ci tengo a ringraziare tutti i giocatori e l'allenatore. Ora andiamo avanti così, da squadra, uniti, nei momenti buoni così come in quelli meno buoni. Grazie ad Hernanes abbiamo più opzioni a livello offensivo, Icardi e Palacio hanno dimostrato quanto possono essere pericolosi, onore a Samuel nostro guerriero. Forza Inter".
 
15-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


Palacio "Due volte contento"

"Adesso acquisiamo un po' di fiducia, dobbiamo continuare così. Abbiamo vinto su un campo difficile contro una squadra molto forte. Ora pensiamo al Cagliari"

FIRENZE - "La squadra ha meritato questa vittoria, è stata una grande partita e siamo tutti contenti", Rodrigo Palacio esordisce così nel rispondere alle domande dei giornalisti presenti al "Franchi".
"Adesso acquisiamo un po' di fiducia, dobbiamo continuare così. Abbiamo vinto su un campo difficile contro una squadra molto forte. Ora pensiamo al Cagliari".
"Io cerco di fare al meglio quello che mi dice l'allenatore: devo muovermi tanto, a volte gestisco il pallone, a volte no, in modo da lasciare spazio per gli altri attaccanti".

"A me piace giocare con un'altra punta, oggi si è visto che in attacco abbiamo avuto più peso. A volte manca l'ultimo passaggio, ma giocando in questa maniera è meglio per tutta la squadra".
"Io al Mondiale? Non sarà facile, nella nazionale argentina ci sono molti attaccanti di valore, io devo solo fare del mio meglio qui all'Inter, poi si vedrà".
"Quando ho preso il palo ho pensato che la palla non volesse entrare più, poi finalmente è arrivato il gol. Sono contento per me e per tutta la squadra, abbiamo fatto una grande partita. Oggi è andata meglio rispetto ad altre partite, stiamo lavorando bene con il preparatore e faremo sempre meglio".
"Ero un po' preoccupato di questo periodo nel quale non segnavo - prosegue -, per un attaccante fare gol è il massimo. Avevo sbagliato delle occasioni ma oggi questa rete mi ha dato tranquillità, ora speriamo di segnare un altro gol domenica per aiutare la squadra a vincere. In campo ho parlato molto con Mauro? Sì, lui mi ripeteva le indicazioni del tecnico che gli aveva dato prima di entrare. Sono contento per lui che ha ritrovato il gol e abbiamo vinto la partita".
15-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


Kuzmanovic "Una grande Inter"
 

"Hernanes? Si vede che è un grande campione, si posiziona bene in campo e aiuta la squadra quando è in difficoltà. Sa tenere la palla e giocarla, con lui siamo cresciuti"

FIRENZE - "Una grande partita per tutti noi. Questa vittoria è molto importante e abbiamo giocato anche bene. Nel primo tempo avremo potuto segnare di più, nella ripresa abbiamo sofferto solo un po' nei primi minuti. E poi sono contento per Mauro che ha fatto gol. Alla fine ero stanco e mi sono venuti un po' i crampi, ma nessun problema", queste le prime parole di Zdravko Kuzmanovic a Inter Channel dopo la vittoria di questa sera contro la Fiorentina.

"Mi trovo bene in questa posizione nella quale devo anche pensare alla fase difensiva - prosegue -, con il mio fisico posso aiutare la squadra e fisicamente sto bene. Vediamo che cosa decide il tecnico gara dopo gara, io mi sento bene. Hernanes? Si vede che è un grande campione, si posiziona bene in campo e aiuta la squadra quando è in difficoltà. Sa tenere la palla e giocarla, con lui siamo cresciuti".

15-Febbraio-2014 Fonte: inter.it

 


 

'Solo Inter', appuntamento con la storia

Lunedì 17, a partire dalle 15.30, Bergomi, Ferri, Beccalossi, Centofanti e Ze Maria vi aspettano allo store nerazzurro in Via Berchet 1 a Milano

MILANO - Vuoi incontrare i campioni di Inter Forever? L'appuntamento è lunedì 17 febbraio al 'Solo Inter' di via Berchet 1 nel centro di Milano.

Beppe Bergomi, Riccardo Ferri, Evaristo Beccalossi, Felice Centofanti e Marcelo Ze Maria, saranno a vostra disposizione per una foto, un autografo, una dedica o semplicemente per scambiare qualche parola tra amici che condividono la medesima passione: l'Inter.

I nerazzurri per sempre vi aspettano a partire dalle 15.30!

14-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


Fiorentina-Inter, arbitra Damato
 

Il fischietto della sezione di Barletta avrà come assistenti Giallatini e Dobosz, il quarto uomo sarà Grilli e Orsato e Guida assistenti addizionali

MILANO - Sarà Antonio Damato della sezione arbitrale di Barletta a dirigere Fiorentina-Inter, gara valida per l'anticipo della 24a giornata della Serie A TIM, in programma sabato 15 febbraio allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze alle ore 20.45. Damato avrà come assistenti Giallatini e Dobosz, mentre il quarto uomo sarà Grilli. Assistenti addizionali Orsato e Guida.

13-Febbraio-2014 Fonte: inter.it

 


 

Milito "Posso dare ancora tanto e lo dimostrerò"

"Parlerà il campo per me. Sto bene, sono a disposizione, poi sarà il mister a decidere. A Firenze sarà dura ma ce la metteremo tutta, avanti partita dopo partita"

MILANO - L'appuntamento da Solo Inter, il negozio nerazzurro nel cuore di Milano in via Berchet 1, era fissato per le ore 15 ma già dal primo mattino i tifosi hanno cominciato ad assieparsi nei dintorni per non perdere l'occasione di incontrare il loro Principe, Diego Milito. Oltre settecento i fan nerazzurri che hanno quindi atteso l'attaccante per fotografie e autografi.

A margine dell'evento, Milito si è anche intrattenuto con i cronisti, toccando tanti temi, a partire dalla sua condizione fisica: "Sto bene, sono a disposizione, poi deciderà il mister il mio utilizzo. Io, tutte le volte che verrò chiamato in causa, farò di tutto per aiutare la squadra e per dare tutto per questa maglia che amo".

Al Principe viene poi chiesto anche di alcuni suoi compagni di squadra: "Hernanes? Mi auguro che possa essere a disposizione anche lui, è un'arma in più per noi, lo conosciamo, dà qualità in mezzo al campo. Palacio? C'è un ottimo feeling con lui, i gol arriveranno. Se Icardi in futuro può dare molto all'Inter? Potrà dare molto all'Inter e può dare molto già adesso. Botta? È un giocatore molto importante".

E a proposito di attaccanti, perché l'Inter sta faticando a segnare ultimamente? "Purtroppo è un periodo così, capita, cercheremo di realizzare di più nelle prossime gare, mi auguro che già da sabato le cose vadano meglio. C'è chi dice che sono un giocatore sul viale del tramonto? Parlerò sul campo, risponderò sul campo. Sono convinto di poter dare ancora tanto. Quali gli obiettivi dell'Inter? Ragioniamo partita dopo partita, speriamo di continuare sulla scia di domenica, sarà dura a Firenze ma daremo il meglio".

13 Febbraio 2014 - tratto da INTER.IT

Diego Milito al "Solo Inter"!

A partire dalle 15:30 di domani, il Principe vi aspetta al negozio ufficiale nerazzurro in Via Brechet 1 a Milano!

MILANO - Per scattare una foto o ricevere un autografo, per scambiare una parola o anche solo per incontrare uno dei tuoi campioni, non puoi mancare ad uno degli appuntamenti che l'Inter organizza per i propri tifosi. Domani al 'Solo Inter', il negozio ufficiale di F.C. Internazionale in pieno centro a Milano, c'è Diego Milito.

Il Principe vi aspetta a partire dalle 15:30!

12-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


Verso la Fiorentina, seduta a gruppi per il 1° allenamento

Cambiasso procede nel suo programma di recupero dall'infortunio. Hanno lavorato a parte Milito ed Hernanes. Kovacic ha concluso la partitella anzitempo per un taglio al ginocchio

11-Febbraio-2014 Fonte: inter.it


Hernanes "Un grande passo per la mia carriera"


"E' bello essere in un club che non è mai stato coinvolto negli scandali. Stare in una società così rafforza il mio attaccamento alla causa"

MILANO - "E' un momento meraviglioso, sono molto contento, orgoglioso di far parte di questa Società. Provo grandi emozioni, vorrei che alcune delle persone che mi hanno sostenuto per tutti questi anni fossero qui, ma sono sicuro che anche se sono lontani saranno felicissimi per me", questo l'esordio di Hernanes nella conferenza stampa di presentazione tenutasi nell'esclusiva cornice del Flagship Pirelli Corso Venezia 1.
 
 Arriva poi una domanda riguardo la trattativa tra Inter e Lazio che ha portato il Profeta a vestire la maglia dell'Inter: "Ho già detto molto a riguardo, ma forse non è mai abbastanza. Allora, da quando ho saputo che l'Inter mi cercava e mi voleva, mi hanno contattato e io subito mi sono sentito propenso ad accettare perchè era un grande passo per la mia carriera, per tutto quello che ho sempre voluto fare nel calcio, era un'opportunità unica. L'Inter mi ha fatto sentire importante, io da subito sono stato contento e felice di quest'interesse. Le parti in gioco nella trattativa dovevano essere d'accordo, per poter fare non solo il mio bene, ma quello di tutti, solo allora avrei accettato volentieri. Essere desiderato da una squadra con una storia e una tradizione come quella dell'Inter, con una maglia così pesante per il calcio italiano e internazionale è stato decisivo".
 
 Il brasiliano porta con sé molte aspettative: "Sì, ma sono convinto che faremo bene, l'Inter ha una grande squadra, ho visto già delle grandi qualità nella squadra, sono ancora più orgoglioso e fiero della mia scelta, sono sicuro che questo sarà un gruppo vittorioso. L'Inter ha un grande allenatore, altra cosa che ha pesato molto nella mia scelta. So che con Mazzarri posso ancora crescere come calciatore, arrivare ai grandi livelli a cui l'Inter è abituata. La responsabilità c'è, ma sono pronto e preparato per giocare il mio calcio. Sono in un momento splendido della mia vita e della mia carriera. Ho fame, ho voglia di vincere, credo che ad oggi tutto il club voglia vincere ancora. E' il momento giusto, preciso, le responsabilità sono condivise con tutti".
 
 A riguardo del suo ruolo Hernanes ha spiegato: "Mi piace giocare mezz'ala destra o sinistra. In nazionale faccio il mediano, uno dei due che Scolari utilizza, nella Lazio giocavo sulla trequarti. Quello che preferisco di più è la mezz'ala, per fare entrambe le fasi e poi andare a finalizzare. A proposito del mio ruolo, io e il mister ci siamo parlati e gli ho detto qual è la mia posizione preferita. Ma pensate che quando ho cominciato a giocare a calcio, a 14 anni, facevo addirittura il terzino sinistro. Ho coperto quasi tutti i ruoli. A centrocampo mi trovo bene, dipende dalle esigenze e da ciò di cui l'allenatore ha bisogno. In sostanza, mi sta bene giocare ovunque".
 
 Anni fa il Profeta era già stato vicino all'Inter: "Al tempo ero in Brasile e avevo tanti procuratori. Alcuni di loro mi portarono una proposta dell'Inter che io firmai, ma non so cosa sia successo dopo. Comunque sì, questa storia è vera. Mi ricordo ancora: l'Inter aveva vinto tutto e io potevo farne parte... ora sono qui".
 
 Un Hernanes forse più maturo, tre anni e mezzo dopo? "Mi sento a mio agio, ringrazio tutto lo staff e i giocatori che mi hanno accolto in una maniera molto positiva, mi sento già a casa, anche alla Pinentina mi hanno ricevuto molto bene, mi sono trovato da subito alla grande. Ora ho 28 anni, nella mia vita ho sempre raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissato, a volte c'è voluto un po' di più, ma alla fine riuscivo sempre a conquistare ciò che volevo davvero. Gli uomini vogliono tutto e subito, ma su questo ho sempre fede, Dio gestisce tutto per me, così posso dare tempo al tempo. Questo è il momento giusto. Ad esempio, ora conosco la lingua, all'epoca non sapevo una parola d'italiano... sono tutte piccole cose, che però diventano fondamentali".
 
 "Alla Lazio mi sono trovato molto bene, anche con i tifosi, avevamo un gran rapporto. Ringrazio loro e la società per tutto quello che mi hanno dato, hanno avuto molta fiducia in me. La Lazio mi ha portato in Italia, gliene sarò sempre grato. Un po' come l'Inter, che mi ha voluto fortemente. E' anche giusto ringraziare tutti per la fiducia che hanno in me e nella mia personalità", questo il pensiero su quanto successo fuori da Formello con i tifosi della Lazio.
 
 Un commento, poi, circa la partita contro la Juventus: "Ho visto due cose positive: intanto tanta qualità nel gruppo, questo mi è piaciuto molto. La seconda è che pur trattandosi della Juve, tutta la squadra tornava indietro quando l'Inter attaccava: lo vedo come rispetto e timore dell'avversario. Mi è bastato per avere le idee ancora più chiare e ancora più entusiasmo. Io, di mio, ho tanta voglia di vincere. Insieme potremo trovare i risultati, ciò che più conta nel calcio. Metterò la mia determinazione per aiutare i miei compagni".
 
 Hernanes è all'Inter per vincere: gli viene chiesta un'opinione su come l'Inter possa riuscire a correre in prospettiva a pari della Juve: "In prospettiva credo che non ci manchi nulla: abbiamo un grande allenatore, un grande gruppo. Ci serve solo un po' di tempo, potremo fare risultati per lottare in Italia e in Europa".
 
 Poi un commento sull'emozione che San Siro gli diede la prima volta: "San Siro? Quando ci sono entrato la prima volta mi stavo ancora abituando a vedere gli stadi qui: il primo contatto fu impressionante, la bellezza mi colpì, quel campo è stato calcato da alcuni dei migliori giocatori del mondo. Un giocatore, però, deve saper gestire questo tipo di situazioni".
 
 Responsabilità, queste si porta dietro il Profeta, unico grande colpo del mercato invernale di questa stagione: "Io sono una persona già molto responsabile di mio, ovviamente valuto anche cose di questo tipo. So che si è trattato di un grosso investimento. Innanzitutto ringrazio per la fiducia, perchè per spendere così tanto vuol dire che quella c'è. Penserò solo a fare ciò che so fare, che è quello che mi ha portato qui. Mi allenerò e sarò sempre a disposizione, per provare sempre a migliorarmi e a imparare. Questa è la mia responsabilità".
 
 "Chi mi ha impressionato di più tra i giovani della squadra? Sono stato impressionato dalle qualità generali. Già sapevo bene con chi avrei avuto a che fare, anche solo vedendo le partite, poi quando sei vicino a giocatori così te ne accorgi di più".
 
 Poi una domanda per il direttore sportivo Piero Ausilio: "Il fatto che la storia di Hernanes e l'Inter parta da così lontano è la prova di quanto siamo sempre stati così interessati al giocatore. Era più di un'idea, era un sogno. Oggi ci siamo riusciti. Non è stata un'operazione facile, la Lazio si stava privando di un giocatore fondamentale quale Hernanes. L'Inter è la squadra che negli ultimi dieci anni ha vinto più di tutte, non si può pensare che ora sia tutto svanito così. Il nostro ciclo ha portato titoli e top player, ora stiamo ripartendo. Da parte nostra c'è la voglia di costruire un'Inter forte".
 
 Poi di nuovo parola al brasiliano: "Le due cose che ammiro di più dell'Inter e della sua storia? Innanzitutto è stato l'unico dei club in Italia che non è mai andato in B. Questo afferma e certifica che si tratta di una società seria che sa cosa fare per ottenere risultati. Poi il fatto che l'Inter non sia mai stata in mezzo agli scandali che hanno interessato il calcio italiano qualche anno fa. Quello mi fa piacere, io sono una persona che ama stare lontano dalle polemiche, per quello faccio sempre ciò che è giusto e corretto. Stare in una società così rafforza il mio attaccamento alla causa".
 
 "Come ho detto prima è un momento meraviglioso, da piccolo stavo sempre con il pallone vicino, anche quando andavo a prendere l'autobus per andare all'allenamento! Però mi ricordo che un giorno entrai in una chiesa evangelica: il predicatore disse a tutti di scrivere su un figlio il loro più grande sogno. Avevo circa sedici anni. Da quel momento fare il calciatore fu il mio primo obiettivo. Oggi quel sogno diventa ancora più reale. Quasi non trovo le parole per descrivere tutto questo. Ho avuto una bella carriera, pur sempre con tanti momenti difficil"i.
 
 "Se ho parlato con Scolari del mio trasferimento? Non ancora. Credo che l'Inter mi darà ancora più credibilità in chiave nazionale. E' stato un trasferimento importante, sono salito di un gradino verso l'alto. Sarà certamente importante per il mondiale".
 
 Tutti dicono che la prima cosa che il Profeta promise alla presentazione con la Lazio fu una vittoria in un derby con un suo gol: "In realtà quello lo dissero i tifosi... Non voglio fare promesse, ci metterò però tanto impegno, sudore e lavoro, come sempre, per poter ottenere i risultati. Lavoriamo e quelli arriveranno".
 
 In chiusura, una domanda su quali sono stati i campioni dell'Inter che Hernanes ha apprezzato di più anni fa: "Intanto Ronaldo, fu uno dei tre più forti della storia secondo me. Mi piaceva molto anche Recoba, come tutti i mancini, e poi lui aveva una classe diversa... mi impressionò molto".

06 Febbraio 2014 - tratto da INTER.IT


L'Inter presenta Hernanes nel cuore di Milano

 
Il campione brasiliano incontra la stampa, giovedì 6 febbraio alle ore 15.30, al Flagship Pirelli Corso Venezia 1

MILANO - Flagship Pirelli Corso Venezia 1. Questa la location esclusiva nella quale l'Inter presenterà il campione brasiliano Hernanes nel cuore di Milano.

Pirelli, sponsor ufficiale dell'Inter da diciotto anni (dalla stagione 1995-1996), è orgogliosa di ospitare la prima conferenza di Hernanes in nerazzurro.

Il centrocampista di Recife, che ha conquistato da protagonista la Confederations Cup 2013 con la Selecao, incontrerà la stampa nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio alle ore 15,30.

L'ingresso ai giornalisti, tecnici e fotografi sarà consentito dalle ore 15,00.

La conferenza sarà trasmessa in diretta da Inter Channel.

04 Febbraio 2014 - tratto da INTER.IT


Thohir "Le basi per il nostro futuro"
 

 Abbiamo uno dei migliori allenatori italiani, Walter Mazzarri, sul quale basare le nostre scelte di oggi, e con il quale pianificare il futuro"

 Milano - Il presidente Erick Thohir a inter.it:

Alla chiusura della campagna trasferimenti di gennaio e dopo la partita di Torino, ritengo opportuno precisare i punti chiave della nostra strategia sportiva.

Stiamo vivendo un anno di transizione nel quale l'obiettivo principale è quello di gettare le basi per il nostro futuro: è una stagione difficile, in cui è evidente la difficoltà a rimettere in moto i meccanismi vincenti di qualche anno fa. Per questo bisogna avere pazienza, idee chiare, e due concetti base su cui appoggiare il futuro: come migliorare la nostra performance tecnica e come costruire la squadra del futuro.

Per centrare il primo obiettivo abbiamo individuato uno dei migliori allenatori italiani, Walter Mazzarri, sul quale basare le nostre scelte di oggi, e con il quale pianificare il futuro. Gli acquisti di Hernanes e D'Ambrosio, voluti da me, dai dirigenti e dall'allenatore con grande sintonia, vanno letti esattamente in quest'ottica: si tratta di due elementi fondamentali per il nostro rilancio, di due giocatori il cui contributo sarà importante oggi ma essenziale soprattutto domani.

Per quanto riguarda invece il futuro è importante sottolineare che sui giocatori che attualmente compongono la nostra rosa non è stata ancora presa alcuna decisione e sarà determinante il giudizio dell'allenatore al termine di questo campionato. Valuterò con lui chi ha le caratteristiche e le motivazioni per rimanere con noi e chi invece dovrà essere sostituito da elementi nuovi.

Ovviamente senza dimenticarci che tutti vorremmo tornare al più presto a competere in Europa, e che con l'aiuto dei nostri tifosi, il loro sostegno e la loro passione, torneremo a lottare, fin da domenica, per raggiungere il miglior risultato possibile in questo campionato.

Forza Inter

04 Febbraio 2014 - tratto da INTER.IT


Ruben Botta "Grazie Inter per aver creduto in me, non ti deluderò"

"E' con orgoglio che indosso la maglia nerazzurra e farò di tutto per onorarla. Le difficoltà possono capitare a tutti, in queste situazioni vengono fuori gli uomini oltre che i calciatori: lavoreremo sui nostri errori"

APPIANO GENTILE - "In avanti, sulla sinistra o sulla destra è lo stesso, non è un problema: dove il mister avrà bisogno io starò", esordisce così Ruben Botta, con umiltà ma allo stesso tempo decisione, nella conferenza stampa di presentazione alla stampa, al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.

Al suo fianco il direttore sportivo Piero Ausilio, che Botta ringrazia quando racconta di quello che è stato il suo infortunio e di quanto l'Inter lo abbia aiutato: "E' stato un momento molto difficile per me quando mi sono fatto male, ho temuto che il sogno Inter si infrangesse, ma Piero Ausilio e in generale tutto il club mi hanno aiutato, aspettato, li ringrazio. Così come ringrazio il Livorno che mi ha preso in prestito nella prima parte della stagione e mister Mazzarri che ora sta credendo in me".

Botta mostra con orgoglio la maglia nerazzurra con il numero 20, quello che per tutti i tifosi riporta alla memoria Alvaro Recoba: "Un grande calciatore, mi piaceva moltissimo il suo gioco, dovrò lavorare molto per provare a fare del mio meglio con questo numero così importante indosso. Io mi ispiro a giocatori che come lui sanno fare la differenza. Calciatori che giocano al massimo, penso anche a Riquelme, Messi, giocatori argentini che per me significano tanto. Così come per me ha significato tantissimo anche un altro giocatore, non argentino però: Ronaldo, che ha fatto la storia dell'Inter, un idolo".

Ruben si sofferma poi sulle sue condizioni e sul momento della squadra: "Credo di essere migliorato molto nell'ultimo mese, giorno dopo giorno, e il ginocchio sta bene: cercherò di fare del mio meglio, in ogni istante. Per quanto riguarda la squadra, non è un bel momento ma è in queste situazioni che si vedono gli uomini, oltre che i giocatori. Le sconfitte, le difficoltà, vanno messe alle spalle e bisogna cercare di imparare dagli errori".

Poi una riflessione sulla scelta di venire all'Inter, "una squadra che rappresenta un sogno per un giocatore argentino e non solo. Il fatto che ci fossero molti argentini, poi, ha influito sulla mia scelta, anche perché stiamo parlando di grandi uomini e di grandi calciatori. Cerco di apprendere molto da loro".

Tra i compagni che Botta ha trovato qui all'Inter, una menzione poi per Kovacic, che "ha una grande tecnica e un grande futuro, così come anche Juan Jesus. Giocatori giovani che apprezzo molto".
04.02.2014 - tratto da INTER.IT


L'Inter presenta Hernanes nel cuore di Milano

 
Il campione brasiliano incontra la stampa, giovedì 6 febbraio alle ore 15.30, al Flagship Pirelli Corso Venezia 1

MILANO - Flagship Pirelli Corso Venezia 1. Questa la location esclusiva nella quale l'Inter presenterà il campione brasiliano Hernanes nel cuore di Milano.

Pirelli, sponsor ufficiale dell'Inter da diciotto anni (dalla stagione 1995-1996), è orgogliosa di ospitare la prima conferenza di Hernanes in nerazzurro.

Il centrocampista di Recife, che ha conquistato da protagonista la Confederations Cup 2013 con la Selecao, incontrerà la stampa nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio alle ore 15,30.

L'ingresso ai giornalisti, tecnici e fotografi sarà consentito dalle ore 15,00.

La conferenza sarà trasmessa in diretta da Inter Channel.

04 Febbraio 2014 - tratto da INTER.IT


Thohir "Le basi per il nostro futuro"
 

 Abbiamo uno dei migliori allenatori italiani, Walter Mazzarri, sul quale basare le nostre scelte di oggi, e con il quale pianificare il futuro"

 Milano - Il presidente Erick Thohir a inter.it:

Alla chiusura della campagna trasferimenti di gennaio e dopo la partita di Torino, ritengo opportuno precisare i punti chiave della nostra strategia sportiva.

Stiamo vivendo un anno di transizione nel quale l'obiettivo principale è quello di gettare le basi per il nostro futuro: è una stagione difficile, in cui è evidente la difficoltà a rimettere in moto i meccanismi vincenti di qualche anno fa. Per questo bisogna avere pazienza, idee chiare, e due concetti base su cui appoggiare il futuro: come migliorare la nostra performance tecnica e come costruire la squadra del futuro.

Per centrare il primo obiettivo abbiamo individuato uno dei migliori allenatori italiani, Walter Mazzarri, sul quale basare le nostre scelte di oggi, e con il quale pianificare il futuro. Gli acquisti di Hernanes e D'Ambrosio, voluti da me, dai dirigenti e dall'allenatore con grande sintonia, vanno letti esattamente in quest'ottica: si tratta di due elementi fondamentali per il nostro rilancio, di due giocatori il cui contributo sarà importante oggi ma essenziale soprattutto domani.

Per quanto riguarda invece il futuro è importante sottolineare che sui giocatori che attualmente compongono la nostra rosa non è stata ancora presa alcuna decisione e sarà determinante il giudizio dell'allenatore al termine di questo campionato. Valuterò con lui chi ha le caratteristiche e le motivazioni per rimanere con noi e chi invece dovrà essere sostituito da elementi nuovi.

Ovviamente senza dimenticarci che tutti vorremmo tornare al più presto a competere in Europa, e che con l'aiuto dei nostri tifosi, il loro sostegno e la loro passione, torneremo a lottare, fin da domenica, per raggiungere il miglior risultato possibile in questo campionato.

Forza Inter

04 Febbraio 2014 - tratto da INTER.IT


Ruben Botta "Grazie Inter per aver creduto in me, non ti deluderò"

"E' con orgoglio che indosso la maglia nerazzurra e farò di tutto per onorarla. Le difficoltà possono capitare a tutti, in queste situazioni vengono fuori gli uomini oltre che i calciatori: lavoreremo sui nostri errori"

APPIANO GENTILE - "In avanti, sulla sinistra o sulla destra è lo stesso, non è un problema: dove il mister avrà bisogno io starò", esordisce così Ruben Botta, con umiltà ma allo stesso tempo decisione, nella conferenza stampa di presentazione alla stampa, al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.

Al suo fianco il direttore sportivo Piero Ausilio, che Botta ringrazia quando racconta di quello che è stato il suo infortunio e di quanto l'Inter lo abbia aiutato: "E' stato un momento molto difficile per me quando mi sono fatto male, ho temuto che il sogno Inter si infrangesse, ma Piero Ausilio e in generale tutto il club mi hanno aiutato, aspettato, li ringrazio. Così come ringrazio il Livorno che mi ha preso in prestito nella prima parte della stagione e mister Mazzarri che ora sta credendo in me".

Botta mostra con orgoglio la maglia nerazzurra con il numero 20, quello che per tutti i tifosi riporta alla memoria Alvaro Recoba: "Un grande calciatore, mi piaceva moltissimo il suo gioco, dovrò lavorare molto per provare a fare del mio meglio con questo numero così importante indosso. Io mi ispiro a giocatori che come lui sanno fare la differenza. Calciatori che giocano al massimo, penso anche a Riquelme, Messi, giocatori argentini che per me significano tanto. Così come per me ha significato tantissimo anche un altro giocatore, non argentino però: Ronaldo, che ha fatto la storia dell'Inter, un idolo".

Ruben si sofferma poi sulle sue condizioni e sul momento della squadra: "Credo di essere migliorato molto nell'ultimo mese, giorno dopo giorno, e il ginocchio sta bene: cercherò di fare del mio meglio, in ogni istante. Per quanto riguarda la squadra, non è un bel momento ma è in queste situazioni che si vedono gli uomini, oltre che i giocatori. Le sconfitte, le difficoltà, vanno messe alle spalle e bisogna cercare di imparare dagli errori".

Poi una riflessione sulla scelta di venire all'Inter, "una squadra che rappresenta un sogno per un giocatore argentino e non solo. Il fatto che ci fossero molti argentini, poi, ha influito sulla mia scelta, anche perché stiamo parlando di grandi uomini e di grandi calciatori. Cerco di apprendere molto da loro".

Tra i compagni che Botta ha trovato qui all'Inter, una menzione poi per Kovacic, che "ha una grande tecnica e un grande futuro, così come anche Juan Jesus. Giocatori giovani che apprezzo molto".
04.02.2014 - tratto da INTER.IT


 

D'Ambrosio "Gruppo unito, guardiamo avanti"

 
Cerco sempre di mettere grinta e cattiveria su ogni pallone, queste caratteristiche mi hanno portato all'Inter e non mancheranno mai quando scenderò in campo"

TORINO - "Mi sarebbe piaciuto esordire con una vittoria, ma sapevamo che venivamo ad affrontare una grande squadra. Abbiamo messo sul campo tutto quello che potevamo mettere e siamo stati anche sfortunati sui in alcune occasioni nelle quali magari avremmo potuto fare qualcosina in più. Pensiamo subito alla prossima partita", così Danilo D'Ambrosio a Inter Channel dopo la partita di questa sera contro la Juventus.

"Ho trovato un gruppo unito e coeso che ha fame di vincere - prosegue -, non demordiamo e guardiamo avanti. Cerco sempre di mettere grinta e cattiveria su ogni pallone, queste caratteristiche mi hanno portato all'Inter e non mancheranno mai quando scenderò in campo".

02.02.2014 - tratto da INTER.IT
 



D'Ambrosio "Credo nel progetto Inter, che orgoglio"

"Sono a disposizione di Mazzarri, pronto a giocare ovunque abbia bisogno. So cosa può dare a un esterno come me. Con il lavoro ci riprenderemo"

APPIANO GENTILE - "C'erano diverse squadre che mi cercavano ma ho scelto l'Inter", lo confessa Danilo D'Ambrosio, nel giorno della sua presentazione ufficiale. Ci tiene a sottolineare quanto la sua scelta sia stata forte, decisa, indirizzata, e non sarebbe potuta essere altrimenti. Perché? E' lui stesso a spiegarlo: "Perchè l'Inter è una grande Società e conosco cosa può dare Walter Mazzarri agli esterni. La Juventus? Non c'era solo la Juve, c'erano le migliori squadre del campionato italiano, ma io ritenevo il progetto Inter quello in cui più mi rispecchiavo, quella con il progetto più importante. Ora sono a completa disposizione del mister, pronto a giocare sia a destra che a sinistra".

D'Ambrosio si sofferma poi sulla situazione dell'Inter, che "non sta attraversando un buon periodo, anche per un po' di sfortuna, ma il gruppo è coeso e ha voglia di vincere, lo vedo, lo sento. E io sono orgoglioso di essere qui e convinto che il lavoro quotidiano alla fine paga".

In questi primi giorni in nerazzurro, D'Ambrosio ha avuto già occasione di conoscere il presidente Erick Thohir: "Pochi minuti ma ho avuto una bella impressione, le sue parole sono importanti per la squadra, danno conforto".

Infine, un commento sull'altro nuovo arrivato di questa campagna trasferimenti invernale, Hernanes: "Un ragazzo umile che ha una gran voglia di lavorare, sarà importante per noi".

02.02.2014 - tratto da INTER.IT

 


                      Taider "Non molliamo, col lavoro torneremo a vincere"

"Dobbiamo restare concentrati. In campo proviamo sempre a dare il massimo, valuteremo con il tecnico martedì cosa fare per dimenticare subito questa sconfitta"

TORINO - "Abbiamo provato a dare il massimo. Poi, soprattutto nel secondo, volevamo partire molto forte per pareggiare e provare a vincere. Invece hanno segnato loro e la gara è diventata difficile. A livello del gioco, abbiamo giocato bene perchè abbiamo avuto la palla e l'abbiamo fatta girare bene. Dovevamo forse essere più concreti per essere pericolosi", queste le prime parole di Saphir Taider a Inter Channel dopo la partita di questa sera contro la Juventus.

"Loro sono molto bravi a chiudere le azioni perchè difendono molto bene e hanno un modo di giocare che rende difficile la manovra - prosegue -, però ci abbiamo provato sino alla fine. Dimentichiamo subito questa gara e pensiamo a vincere contro il Sassuolo. Secondo me si può crescere anche dalla sconfitte, stasera abbiamo perso ma non dobbiamo mollare e lavorare come stiamo facendo perchè siamo solo a metà stagione. Differenza di ritmo tra noi e la Juventus? Secondo me no, abbiamo avuto un ritmo alto. Dobbiamo restare concentrati e dobbiamo lavorare al massimo per vincere domenica contro il Sassuolo. Se manca cattiveria? In campo proviamo sempre a dare il massimo, valuteremo con il tecnico martedì cosa fare per dimenticare subito questa sconfitta".

03 Febbraio 2014 - tratto da INTER.IT


 

Juventus-Inter  arbitra Rocchi

Rocchi sarà assistito dai guardalinee Ghiandai e Padovan, mentre il quarto uomo sarà Barbirati. Assistenti addizionali Peruzzo e Giacomelli

31.01.2014 - tratto da INTER.IT


Hernanes, benvenuto all'Inter!


Depositati i documenti per l'acquisto a titolo definitivo del centrocampista brasiliano dalla Lazio

Hernanes De Carvalho Viana Lima AndersonMILANO - FC Internazionale dà il benvenuto a Hernanes. Presso gli uffici della Lega Serie A sono stati depositati i documenti con i quali la società nerazzurra ha acquistato dalla Lazio a titolo definitivo il nazionale brasiliano.

Hernanes De Carvalho Viana Lima Anderson, nato a Recife il 29 maggio 1985, vanta 23 presenze e 2 reti con la maglia della Selecao, con la quale ha conquistato anche la Confederations Cup 2013. Nel suo palmares figurano anche 2 campionati brasiliani vinti con il San Paolo nel 2007 e nel 2008 e la Coppa Italia 2012-2013 con la Lazio.

Il giocatore ha firmato con l'Inter fino al 30 giugno 2018.

31.01.2014 -
tratto da INTER.IT


                                         Danilo D'Ambrosio è dell’Inter!

Depositati negli uffici della Lega Serie A i documenti dell’acquisto del difensore napoletano dal Torino
MILANO - Danilo D'Ambrosio è dell'Inter. Sono stati depositati questa mattina presso gli uffici della Lega Serie A i documenti con i quali la società nerazzurra ha acquistato il difensore dal Torino a titolo definitivo. Il calciatore napoletano, classe 1988, ha sottoscritto un contratto fino al 30 giugno 2018.

30.01.2014 - tratto da INTER.IT


 

Juan Jesus "Dobbiamo crederci e andare avanti partita dopo partita"

In esclusiva a Sky Sport 24: "La Juventus è forte e segna tanto, ha segnato 3 gol a grandi squadre come il Napoli o la Roma, ma credo che la partita sarà sempre undici contro undici"

APPIANO GENTILE - Domenica si torna in campo contro la Juventus e con Juan Jesus, ai microfoni di Sky Sport 24, torna a parlare di campo ripartendo dalla vittoria dell'Inter contro il Milan che aveva fatto guardare all'inizio del 2014 con maggiore fiducia: "A me dispiace molto per come è ricominciato l'anno, abbiamo vinto un derby alla grande, anche contro la Lazio abbiamo fatto bene, ma abbiamo sprecato troppe occasioni. Adesso dobbiamo crederci, guardare partita dopo partita e guardare avanti. I non risultati creano pressione? Giochiamo nell'Inter, la pressione c'è sempre e se le vittorie non arrivano è ancora peggio. I ragazzi stanno facendo bene".

Quali obiettivi si siano dati come gruppo, lo spiega il difensore nerazzurro: "Il Mister ce lo dice sempre: dobbiamo pensare partita dopo partita e vedere dove siamo arrivati alla fine. La Juve fa paura sempre, soprattutto in casa? Sappiamo che la Juventus è forte e segna tanto, ha segnato 3 gol a grandi squadre come il Napoli o la Roma, ma credo che la partita sarà sempre undici contro undici, dobbiamo crederci su ogni palla. Quale l'atteggiamento giusto? Dobbiamo essere consapevoli che la Juve va a mille perchè loro sono sempre cosi, dobbiamo giocare come abbiamo fatto a San Siro. Dobbiamo giocare a calcio e giocare tranquilli".

A livello personale "devo ancora imparare perchè sono giovane, sono umile e ascolto sempre il Mister che ne sa molto di più di me. Ancora non sono soddisfatto perchè devo fare ancora meglio", spiega Juan Jesus che poi parla del suo nel rapporto con Walter Mazzarri: "Lui ha sempre creduto in me e questo mi fa piacere perchè è un allenatore bravissimo. Il suo aiuto mi serve perchè mi carica sempre".

A poco più di un giorno alla chiusura del calciomercato al difensore viene chiesto se come parte del gruppo nerazzurro avverta che c'è bisogno di qualcosa: "Spetta alla Società il compito di decidere questo, se arriva qualcuno che può aiutare sarà il benvenuto. Se voglio mandare un messaggio a Hernanes? No, no...lui è un bravo ragazzo, se mai dovesse arrivare qui sarò contento. Farebbe la differenza? Lo conosco da quando giocava in Brasile, è fortissimo".

In chiusura si parla di quanto Juan Jesus abbia voglia di diventare un punto fermo dell'Inter: "Io sono qui e ho rifiutato tante offerte prima di venire qui perchè volevo questa squadra e ci resterò fino a che l'Inter mi vorrà. Che Inter la gente vedrà in campo da adesso in poi? Io posso dire che la squadra deve cercare di fare sempre bene perchè se giochi all'Inter in un momento di difficoltà non devi dare cento, ma devi dare mille". 

30.01.2014
- tratto da INTER.IT


INTER-CATANIA, arbitra De Marco

Inter-Catania, in programma domenica 26 gennaio alle ore 15 e valevole per la 2° giornata di ritorno della Serie A Tim, sarà affidata ad Andrea De Marco della sezione di Chiavari. Il fischietto ligure sarà assistito dai guardalinee Posado e Marrazzo, dagli assistenti addizionali Russo e Fabbri e dal quarto uomo Cariolato.

24.01.2014 - tratto da INTER.IT


                                               Genoa-Inter, arbitra Rizzoli

Il fischietto nato a Mirandola dirigerà il match della 1° giornata di ritorno, in programma domenica 19 gennaio allo stadio "Luigi Ferraris" alle ore 15

MILANO -  E' Nicola Rizzoli della sezione di Bologna l'arbitro designato per dirigere Genoa-Inter, gara valida per la 1° giornata di ritorno della Serie A Tim 2013/2014, in programma domenica 19 gennaio allo stadio "Luigi Ferraris" di Genova alle ore 15. Rizzoli avrà come assistenti Di Liberatore e Cariolato. Il quarto uomo sarà Manganelli. Gli assistenti addizionali saranno Valeri e Pinzani.

16.01.2014 - tratto da INTER.IT


Inter-Milan 1-0


Nel primo derby del presidente Erick Thohir, splendido colpo di tacco vincente di Palacio: Milano è nerazzurra!

MILANO - E' uno spettacolare colpo di tacco di Rodrigo Palacio a confezionare la vittoria nerazzurra per 1-0 nel primo derby del presidente dell'Inter Erick Thohir, in tribuna insieme al vicepresidente Angelomario Moratti, dopo che nel primo tempo era stato negato un rigore netto proprio all'argentino.
  Ma cominciamo dall'inizio. Contro il Milan Mazzarri sceglie, davanti ad Handanovic, la difesa a tre con Campagnaro, Rolando e Juan Jesus; centrocampo con Jonathan, Taider, Cambiasso, Zanetti e Nagatomo; davanti Guarin a supporto di Palacio.
  Reti inviolate nel primo tempo, con una fase iniziale di predominio nerazzurro cui i rossoneri rispondono poi intensificando aggressività e pressing. Al 40' non viene concesso un rigore netto ai nerazzurri: Palacio viene atterrato in area, il contatto con Zapata è evidente ma l'arbitro Mazzoleni non dà il penalty. L'Inter insorge.
  Nella ripresa riparte forte l'Inter, partita grintosa e a tratti nervosa, non mancano le iniziative da ambo le parti ma i rossoneri appaiono stanchi e al 36' la squadra di Mazzarri va vicinissima al vantaggio con Palacio, cui Abbiati riesce incredibilmente a dire di no. A fare la partita è l'Inter. Al 41' ecco il gol nerazzurro che fa esplodere il "Meazza": cross in mezzo dalla destra di Guarin, Palacio con una magia mette dentro di tacco e punisce il Milan. Incontenibile la gioia nerazzurra.

[22 Dicembre 2013 - tratto da INTER.IT]

INTER: 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 21 Taider  (12' st Kovacic), 19 Cambiasso (37' st Icardi), 4 Zanetti (23' st Kuzmanovic), 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio
A disposizione: 30 Carrizo, 12 Castellazzi,  6 Andreolli, 7 Belfodil, 16 Mudingayi, 18 Wallace, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 31 Pereira
Allenatore: Walter Mazzarri

MILAN: 32 Abbiati; 2 De Sciglio, 4 Muntari, 8 Saponara (30' st Matri), 16 Poli (43' st Pazzini), 17 Zapata, 21 Constant, 22 Kakà, 25 Bonera, 34 De Jong, 45 Balotelli
A disposizione: 59 Gabriel, 35 Coppola, 5 Mexes, 11 Pazzini, 23 Nocerino, 24 Cristante, 28 Emanuelson, 81 Zaccardo
Allenatore: Massimiliano Allegri

Arbitro: Mazzoleni    
Note. Ammoniti: 26' De Sciglio, 14' st Guarin, 17' st De Jong, 22' st Juan Jesus, 42' st Balotelli. Espulsi: 48' st Muntari. Recupero: pt 2, st 4. Spettatori: 79.311