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La
storia degli scudetti dell'Inter: terzo scudetto dell'Inter
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1929 - 1930
- 3° scudetto
dell'Inter
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1929/1930 Meazza
conquista il suo primo scudetto con l'Inter (per l'Inter
è il terzo)
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La squadra dello
scudetto 1929/1930
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1929/1930:
Passano altri dieci anni. Nuovamente campionato nazionale
con girone unico, da disputare in diciotto partite a partire
dal 6 ottobre 1920. L'Inter, che dato il clima politico
dell'epoca gioca con il nome di Ambrosiana-Inter,
termina il girone di Andata in testa alla classifica, con
due punti di vantaggio sulla Juventus. Il campionato si
conclude il 6 luglio 1930 con l'Inter che arriva a
totalizzare 50 punti, superando di due il Genova 1893:
è il terzo scudetto
nerazzurro. Facevano parte della squadra dell'epoca anche
Gianfardoni, Degani, Allemandi, Rivolta, Viani,
Castellazzi, Visentin, Serantoni, Blasevich e Conti,
oltre a Giuseppe Meazza. Un grosso contributo al raggiungimento di questo
risultato lo diede proprio Meazza, nato a Milano il 23
agosto 1910: il più grande centravanti nella storia
dell'Inter.
Formazione:
Degani,
Gianfradoni, Allemandi, Rivolta, Viani, Castellazzi,
Visentin,
Serantoni, Meazza,
Blasevich, Conti.
Altri giocatori:
Balestrini, Bolzoni, Coglio, Ciminaghi, Coppo, Gasparini,
Pedrazzini,
Pietroboni, Povero,
Rizzi, Smerzi.
Allenatore: Arpad Veisz
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29 giugno 1930, partita
decisiva contro la Juventus
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Vittoria sulla Juventus.
1930
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Vestita la sua prima maglia nerazzurra a 14
anni, nel 1924, dopo aver partecipato ad un provino con le
squadre giovanili, nel 1927 gioca con la prima squadra nel
torneo Volta di Como, dove si presenta con ancora indosso i
calzoni corti, tanto che si dice che Gipo Viani,
centromediano di quell'Ambrosiana-Inter, abbia commentato:
"la prima squadra sta diventando la rappresentativa
dell'asilo". Durante il torneo, Viani deve
rimangiarsi le sue parole, perché il giovanissimo Meazza
segna ben due gol, regalando alla propria squadra la Coppa
Volta .
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Meazza e la Nazionale
Italiana ai Mondiali di Francia
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Meazza agli esordi
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Giuseppe Meazza - 1930
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Nel 1929 Meazza disputa il primo campionato di serie
A con l'Ambrosiana-Inter, giocando 33 partite su 34,
vincendo per l'appunto lo scudetto 1929/30 e anche la
classifica dei cannonieri, segnando ben 31 gol. Il 9
Febbraio 1930, a Roma, esordisce in Nazionale,
contro la Svizzera: segna 2 gol e l'Italia vince per 4 a 2.
Ma la prova decisiva delle proprie doti di fuoriclasse
Meazza la offre l'11 maggio 1930, quando, a
Budapest, gli azzurri umiliano la grande Ungheria con un
sonoro 5 a 0, e tre di quei gol sono suoi. Dicono sia
stato un vero fenomeno del palleggio e della finta, un mago
dell'intuizione, capace di stregare i portieri e di entrare
in porta con il pallone al piede.
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Vittorio Pozzo, ct
dell'Italia, parla con i suoi nella finale contro la
Cecoslovacchia - Mondiali 1934
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Vittorio pozzo e
i giocatori, dopo la vittoria per 2-1 - Mondiali 1934
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Alcune giocate di Meazza sono
diventate "da antologia": il 27 aprile 1930, a
Milano giocando contro la Roma, Meazza segna tre gol
nei primi tre minuti di gioco. Un'altra è quella
della partita contro l'Austria, giocata sempre a
Milano. Si racconta che l'attaccante dell'Inter e della
Nazionale, allora ventenne, rincorrendo una
palla in profondità e vedendo con la coda dell'occhio
i due terzini austriaci che irrompevano contro di lui,
si sia arrestato e abbia fermato la palla con la suola delle
scarpe, facendo scontrare e finire per terra i due
difensori; intanto, ripresa la corsa e scartato il portiere,
Meazza realizza uno dei più bei gol della storia del
calcio.
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Meazza mentre segna un
bel gol per l'Inter
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Meazza- foto d'epoca
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Meazza ai suoi esordi
in maglia azzurra
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Nel 1934, è campione ai Mondiali organizzati
in Italia, battendo in finale, a Roma, la Cecoslovacchia per
2 a 1. Con la maglia azzurra ha giocato 53 partite, segnando
33 gol. Nel 1936, vince per la seconda volta la classifica
dei cannonieri del campionato italiano con 25 gol.
I suoi gol in serie A sono stati ben 267, divisi tra gare
giocate con l'Ambrosiana - Inter, ben 365 presenze per 248
gol, 2 campionati e Coppa Italia prima di passare al Milan,
alla Juventus, all'Atalanta ed al Varese; termina comunque
la carriera alla sua Inter, dove torna a giocare a ben 38
anni in una partita contro il Bari, salvando la squadra
dalla retrocessione.Negli anni Trenta, Meazza è stato
indubbiamente il campione che più di ogni altro ha
infiammato le folle, denominato il "balilla",
proprio per i suoi inizi da adolescente.
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1934 Coppa del Mondo,
Italia - USA 7-1, Meazza con la bandiera all'entrata della
squadra. Sulla destra si riconosce Combi, il portiere.
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Giuseppe Meazza
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Ha detto di lui Vittorio Pozzo, allenatore dei successi
mondiali del 1934 e 1938, "Averlo in squadra
significa partire da 1 a 0". Antonio Papa e Guido
Panico, in Storia sociale del calcio in Italia,
del 1993, hanno scritto: "La memoria sportiva e la
leggenda si impadronirono di Giuseppe Meazza come di nessun
altro personaggio della storia italiana del calcio".
Ai primi passi con l'Inter, nel 1927, La Gazzetta
dello sport (del 12 settembre) lo ricorda, dopo la
partita con la Cremonese, per il suo "gioco fresco,
intelligente e svelto". Ed ancora, Vittorio Pozzo
nelle sue memorie, Campioni del Mondo. Quarant'anni di
storia del 1960: "Era l'attaccante nato.
Vedeva il giuoco, capiva le situazioni, distribuiva con
criterio, faceva funzionare l'intero settore di avanguardia.
Non era da giovane, e non lo fu nemmeno da anziano, un
robustone. La sua concezione del giuoco fu sempre tutta
tecnica".
STATISTICHE DELLE PARTITE DEL TERZO SCUDETTO DELL'INTER
FONTE STATISTICHE: INTER.IT
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