Walter
Zenga è nato a Milano il 28 Aprile
1960.
A
10 anni, viene chiamato a giocare nelle
giovanili dell'Inter dall'allenatore Italo
Galbiati. Walter gioca come portiere e spesso
viene selezionato come raccattapalle a
San Siro: il suo idolo è Bordon.
Dopo 3 anni
passati nel vivaio dell’Inter (dal 1975 al
1978), nella stagione 1978-'79 va in prestito alla Salernitana,
in C1.
La successiva
stagione, 1979-'80, va a
Savona, in C2.
Nella stagione
1980-'81 passa, sempre in prestito, alla
San Benedettese, in C1, ottenendo la promozione in B nella stagione
1981-'82.
Rientra all’Inter nella stagione
1982-'83, come riserva di Bordon. Marchesi lo
lancia in
prima squadra, dove viene utilizzato durante
la fase finale della Coppa Italia.
Bordon nella stagione
1983-'84
lascia l’Inter, dopo 13
anni, per la Sampdoria. Sandro Mazzola, da
dirigente, propone a Fraizzoli
di lanciare Zenga come titolare in prima squadra,
scommettendo fiduciosamente su di lui,
nonostante i rischi che poteva comportare il
fatto che Zenga non avesse mai disputato una partita in serie
A. Contemporaneamente, decisero di lasciare libero l’altro portiere,
Tacconi, in prestito all’Avellino e
successivamente
acquistato dalla Juventus.
Walter
Zenga esordisce in
serie A l'11 Settembre 1983, nella partita Inter - Sampdoria
(1-2) e rimarrà nell'Inter fino al
1984.
L'esordio
in Nazionale avviene
invece l'8 Ottobre 1986, a Bologna, nella
partita Italia - Grecia (2-0), e corrisponde
all'esordio sulla panchina del
Ct Azeglio Vicini.
Zenga vive
da allora il suo momento d'oro in
Nazionale, collezionando ben 58 presenze.
Gioca da titolare gli Europei 1988 e i mitici
mondiali di Italia '90, durante i quali stabilisce il
record assoluto di portiere meno battuto in
una singola edizione di un mondiale: subisce
infatti solo un gol, in semifinale. La sua
porta rimane inviolata per ben 5 partite e
mezzo, vale a dire per 518 minuti.
L'ultima
partita di Walter nell'Inter è con il
Casino Salisburgo, ritorno di finale di Coppa
Uefa, e lui ha salutato a modo suo: parando
tutto il parabile, e forse di più.
Durante
la sua carriera, Walter Zenga per tre volte consecutive
viene scelto come miglior portiere del mondo.
Bergomi
ha detto di Zenga: "Lo metto tra i primi
portieri del mondo: molto forte tra i pali,
grande personalità... nelle uscite
forse non era eccezionale, però ci
sapeva fare e aveva un carisma raro".
Estroso,
cercava di rendere spettacolare e
indimenticabile anche
l’intervento più semplice.
Per questo
è rimasto indiscutibilmente un personaggio, anche dopo
aver appeso gli scarpini al chiodo, dopo un
ultima esperienza nel campionato americano.
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