L' Inter in Coppa Intercontinentale
Mondiale per Club
1964
. 1965
.
2010
ALBO D'ORO
COPPA INTERCONTINENTALE
2^
COPPA INTERCONTINENTALE 1965
allenatore: HELENIO
HERRERA
andata |
Mer 8 Set
1965 |
Inter |
Independiente |
3-0 |
ritorno |
Mer 15 Set
1965 |
Independiente |
Inter |
0-0 |
Rosa dell'INTER
vincitrice della 2^ Coppa Intercontinentale 1965
Coppa intercontinentale 1965
A dodici mesi di
distanza si ritrovano di fronte gli italiani
dell'Inter e gli argentini dell'Independiente in
una sorta di rivincita, ma come nell'edizione
precedente saranno i nerazzurri ad aggiudicarsi
il trofeo. La partita d'andata, a San Siro è
senza storia: l'Inter va in vantaggio dopo
appena tre minuti grazie a Peiró, poi Mazzola
raddoppia con un tiro di destro e perfeziona la
personale doppietta con una bella rovesciata nel
secondo tempo.
L'atmosfera ad
Avellaneda per la partita di ritorno è
tutt'altro che amichevole: i giocatori
interisti, prima del fischio d'inizio, sono
fatti oggetto di una sassaiola da parte dei
tifosi argentini. Nonostante questo clima
intimidatorio la difesa interista regge
all'assalto dell'Independiente e, grazie allo
0-0 finale, l'Inter si porta a casa la seconda
coppa consecutiva
fonte: Wikipedia
L'Inter fa il bis,
affondando nuovamente l'Independiente. Il primo
incontro viene letteralmente dominato dai
nerazzurri. Manuel Giudice decide di giocare
d'astuzia, schierando una squadra chiusa a
catenaccio, nella speranza di mettere in difficoltà
avversari maestri del contropiede. Mal gliene
incoglie, perché dopo tre minuti Peirò viene
lanciato in area e batte Santoro con un perfetto
rasoterra di sinistro. E l'Inter insiste, smentendo
quanti la considerano squadra esclusivamente
contropiedista. Al contrario delle elaborate manovre
in orizzontale degli argentini, Suarez e Corso
operano in velocità e in verticale, creando
occasioni da gol per gli avanti a getto continuo. Il
raddoppio viene firmato da Mazzola con un gran
destro e ancora Sandrino firma il tris con una
fantastica rovesciata a pochi metri dal portiere. Il
ritorno è tutto fuorché una partita di calcio e
ancora una volta emergono le difficoltà del calcio
sudamericano a ospitare degnamente il torneo già
emerse nel confronto tra Santos e Milan, che saranno
poi all'origine della decadenza della Coppa
Intercontinentale. La comitiva nerazzurra a Baires
viene fatta oggetto di attenzioni tutt'altro che
amichevoli, destinate a trovare deplorevole sfogo
sul campo, dove la sassaiola dei tifosi prima del
fischio d'inizio procura contusioni a Herrera, Peirò
e Suarez. I giocatori argentini non sono da meno,
mettendo subito la contesa (travolto Jair) sul piano
intimidatorio, mentre Sarti subisce lanci di
oggetti, tra cui parecchie biglie di vetro. Questa
volta, però, c'è un arbitro coraggioso, il peruviano
(di chiare origini giapponesi) Yamasaki, che
interviene con energia per mantenere per quanto
possibile l'incontro sotto controllo.Seconda Coppa
consecutiva per l'Inter La terza linea dell'Inter
esprime un gagliardo inno alla propria forza e alla
propria superba organizzazione. Gli attaccanti,
duramente colpiti, non possono proporre grandi temi
in contropiede e allora il mago Herrera tiene i suoi
arroccati davanti al formidabile Sarti, in una
difesa del risultato che alla fine ha la meglio
sull'offensiva degli uomini di casa, aggiudicando ai
nerazzurri il trofeo senza bisogno di ricorrere alla
"bella".
L'UOMO PIU': Sandro
MAZZOLA
È Sandro Mazzola,
dominatore del match d'andata a San Siro, a ergersi
su compagni e avversari. Il primo Mazzola, cioè
l'attaccante puro ancora lungi dal trasformarsi in
illuminato centrocampista, è nel suo pieno fulgore.
Leggero, rapidissimo e guizzante, è un attaccante di
irresistibile efficacia, abile tanto a esaltare il
contropiede, di cui risulta terminale ideale grazie
alla facilità di corsa e dribbling, quanto l'azione
manovrata, per l'intelligenza tattica.
fonte:
Storiedicalcio.altervista.org |
Andata
- Milano (ITA), 8 settembre 1965
INTER-INDEPENDIENTE 3-0 |
INTER:
Sarti,
Burgnich,
Facchetti,
Bedin, Guarneri,
Picchi, Jair,
Mazzola, Peirò,
Suarez,
Corso.
Allenatore:
Helenio Herrera (ARG)
INDEPENDIENTE: Santoro, Navarro, Pavoni, Acevedo,
Guzmán, Ferreiro, Bernao, De la Mata, Avallay,
Rodríguez, Savoy.
Allenatore: Manuel Giudice
Marcatori: 2' Peirò (INT), 23' Mazzola (INT), 60'
Mazzola (INT)
Arbitro: Kreitlein (GER)
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Ritorno - Avellaneda (ARG), 15 settembre 1965
INDEPENDIENTE-INTER 0-0 |
INDEPENDIENTE: Santoro, Navarro, Pavoni, Ferreiro,
Barrios, Guzmán, Bernao, Mura, Avallay, Mori, Savoy
Allenatore: Manuel Giudice
INTER:
Sarti,
Burgnich,
Facchetti,
Bedin, Guarneri,
Picchi, Jair,
Mazzola, Domenghini,
Suarez,
Corso.
Allenatore:
Helenio Herrera (ARG)
Arbitro: Yamasaki (PER)
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Addio Coppa
Intercontinentale
20/02/2004.
La FIFA ha deciso di riproporre il campionato del mondo per
club a partire dal 2005. Ieri a Zurigo, in Svizzera, c'è
stata una importante riunione per definire il paese che
ospiterà l'evento e il regolamento. La prima importante
novità è che questa nuova competizione dovrebbe inglobare la
Toyota Cup, meglio conosciuta come Coppa Intercontinentale,
che si disputa ogni anno a Tokyo nel mese di Dicembre. Se
ciò accadesse, il mondiale per club si disputerà nello
stesso periodo dell'anno e questo sarebbe molto importante
poiché non dovrebbero essere rivisti piu' di tanto i
calendari internazionali. Alla competizione parteciperanno 6
squadre, una per ogni confederazione. In totale si
giocheranno sette incontri e l'intero evento avrà una durata
di otto giorni. Il paese ospitante sarà sempre il Giappone,
forte di numerosi sponsor, in primis la Toyota. Inoltre, la
squadra europea, ossia la vincitrice della Champions League,
e quella sud-americana, vincitrice della Coppa Libertadores,
entreranno in gioco dalle semifinali. Queste, dunque,
dovrebbero giocare solamente due gare per aggiudicarsi la
coppa del mondo e il relativo premio.
Il tutto dovrebbe essere ratificato il prossimo 29 Febbraio
a Londra, quando si riunirà il governo esecutivo della FIFA.
Infine, il presidente della Fifa Joseph S. Blatter ha
dichiarato che la nascita di questa nuova competizione
sarebbe un fatto molto importante perché, non solo andrebbe
ad accontentare tutti, ma rappresenterebbe un segno di
unione e solidarietà per tutto il calcio mondiale.
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