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News: tutte le novità, gli aggiornamenti e
le notizie sull'Inter
Jonathan "Felice per questo premio"
"Questo è un premio importante in una stagione per me importantissima. Ora abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi per vincere le due partite che mancano"
MILANO - A margine della 19° edizione del "Premio Gentleman", il difensore nerazzurro Jonathan, premiato come calciatore rivelazione dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti al "Marriott Hotel".
Ecco le sue parole:
"Questo è un premio importante in una stagione per me importantissima, ci tenevo a dimostrare il mio valore e ringrazio tutti coloro che mi hanno votato e spero di fare bene anche l'anno prossimo. Ringrazio Mazzarri e il suo staff, la mia famiglia, che mi è sempre stata vicina e tutti i tifosi che hanno avuto fiducia nel mio calcio.
Siamo in un momento in cui dobbiamo raccogliere tutte le forze che abbiamo, la sconfitta è arrivata contro uno dei nostri principali avversari, ma siamo consapevoli del fatto che sia un momento in cui dobbiamo mostrare la nostra forza. Ora giochiamo contro la Lazio, sarà una partita importante, dobbiamo vincerla per dimostrare il nostro valore e per avvicinarci all'Europa.
Zanetti? E un momento di felicità per lui e per noi, gli siamo vicini perchè è un grande giocatore, è il nostro capitano. E' stato un calciatore importantissimo non solo per l'Inter ma anche per il calcio, sappiamo che lui sarà certamente emozionato come tanti, come i nostri tifosi, ma come anche lui ha detto questo sabato la cosa più importante sarà la partita: dobbiamo vincere così che lui possa essere ancora più felice.
Se la squadra è con Mazzarri? Al cento per cento. Anzi, se potessi chiedere una cosa, chiederei alla Società che lui rimanga, perchè è un allenatore che vuole vincere e quando non succede si arrabbia: secondo me questo è l'allenatore che l'Inter merita, speriamo rimanga. Tifo perchè resti. Ora dobbiamo portare l'Inter in Europa League, così sarà ancora più facile per la Società fare una scelta di questo tipo.
Se si può vincere con Mazzarri? Sicuramente, anche perchè lui vuole sempre vincere. Quando non si vince, corregge la partita il giorno successivo, sempre parlando con qualche giocatore per correggerne gli errori. Con l'arrivo di altri calciatori di qualità che lui chiederà alla Società, l'Inter dell'anno prossimo può essere ancora più forte per lottare per le posizioni che le competono, come la Champions League e lo Scudetto.
I tifosi non sono contenti dopo il derby, ma stiamo lottando per un posto in Europa League. Loro certamente non vogliono questo, è un momento particolare in cui loro devono stare ancora più vicini alla squadra e al mister. Dobbiamo vincere le due partite che mancano, prima di tutto quella contro la Lazio: i tifosi dovranno farsi sentire e aiutare la squadra fino alla fine.
Lo spogliatoio dopo il derby ha reagito bene, era una sconfitta che nessuno voleva, ma siamo tutti col mister, vogliamo arrivare in Europa. Lui sa che la squadra è con lui, nel nostro spogliatoio c'è un ottimo ambiente, dobbiamo dimenticare la sconfitta contro il Milan e pensare alla Lazio. Tutti dopo una sconfitta dicono che la squadra non è con il mister, che il mister è arrabbiato, invece non è vero. Dobbiamo essere sicuri di quello che dobbiamo fare e metterlo in pratica sabato contro la Lazio.
Il mancato impiego di Zanetti nel derby? Ogni decisione che il mister prende è per il bene della squadra, se lui nella sua testa ha deciso di non farlo giocare, c'è un motivo. Io sono convinto che lui l'abbia fatto pensando comunque alla vittoria, che non è arrivata, ma è comunque una scelta che è stata fatta anche in altre partite. Il derby non è una partita come le altre, ma l'allenatore conscio di cosa ha fatto e di cosa deve ancora fare. Tutto il gruppo è con lui.
Da Zanetti si possono imparare tante cose. E' un gran professionista, in tutto quello che fa. Si contano sulle dita di una mano le volte in cui è stato infortunato, peccato che stia per lasciare il calcio, ma sarà vicino alla nostra squadra per sempre.
Nilton? Lo conosco, ci ho giocato insieme, ma queste sono cose di cui deve discutere la Società".
08-Maggio-2014
Fonte:
inter.it
Cordoglio Inter per Tito Vilanova
Tutta F.C. Internazionale partecipa al dolore per la scomparsa dell’ex allenatore del Futbol Club Barcelona
MILANO - Il presidente Erick Thohir, il presidente onorario Massimo Moratti, l'allenatore Walter Mazzarri e il suo staff tecnico, Javier Zanetti e tutta la squadra si stringono attorno alla famiglia di Tito Vilanova, grande uomo nella vita e nello sport, scomparso prematuramente all'età di 45 anni e sono vicini a tutta la società F.C. Barcelona
25-Aprile-2014
Fonte:
inter.it
Moratti "Zanetti è la storia dell'Inter"
Le dichiarazioni del Presidente Onorario rilasciate nel mese di marzo in occasione dell'incontro avvenuto a Palazzo Cusani sul tema "La gestione di una grande azienda"
MILANO - Il presidente onorario di F.C. Internazionale Massimo Moratti ha parlato di diversi temi durante un'intervista concessa a Tele Lombardia nel mese di marzo in occasione di un incontro avvenuto a Palazzo Cusani, sede del Comando Militare Esercito Lombardia, e presieduto dal Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti, Comandante del Corpo d'Armata di Reazione Rapida della NATO di Solbiate Olona sul tema 'La gestione di una grande azienda'.
"Zanetti è la storia dell'Inter. Non solo per la qualità, ma anche per la serietà. Se a Zanetti chiedi di una partita col Milan o con la Juventus di 10 anni fa, non solo ti sa dire com'è andata, ma anche le ragioni per cui bisogna odiare l'una e l'altra (sorride, ndr). Poi è una brava persona, dotata di buon senso, con questo carattere che fa sì che sia molto stimato dai compagni.
Zanetti con me sapeva per certo che sarebbe potuto diventare addirittura presidente. Potevo pensare di farlo con una persona che sa tutto, che rappresenta l'Inter, che è stimato e che ha l'immagine giusta. E che magari potesse fare anche le interviste al mattino al posto mio (sorride, ndr). Adesso per lui c'è un cambiamento, c'è una persona nuova che non poteva conoscerlo allo stesso modo. Ma mi sembra che abbia sondato, anche perché Thohir è intelligente. Zanetti rimarrà nell'Inter e certamente avrà degli incarichi che, a mio giudizio, devono essere operativi e non rappresentativi. Anche perché lui è uno che sa gestire le cose come ha gestito bene la sua vita personale, con la Fondazione Pupi e cose di questo tipo, importantissime. Ha gestito benissimo la sua vita familiare, i suoi investimenti, la sua vita all'Inter. Credo che certamente sarà un ottimo dirigente e questo è quello che gli faranno fare.
Recoba? Aveva qualcosa proprio dell'Inter, cioè il fatto di essere sempre sorprendente. Era un giocatore che se messo in campo negli ultimi 10 minuti magari ti faceva tre gol e riusciva a fare delle cose che nel calcio forse non abbiamo mai visto. Essendo un po' pigro forse non aveva quella continuità e quell'aggressività che un giocatore deve avere, ma al di fuori dalla pigrizia aveva una classe e un talento tali che, per uno a cui piace il calcio, era davvero un gioiellino. E quindi ti affezioni. Anche io, come i tifosi, la sera prima della partita pensavo a cosa sarebbe successo. Vedevo Recoba che, alla prima azione, saltava tutti e andava in porta.
Mourinho? E' arrivato per lo sfogo di Mancini che mi disse che secondo lui l'avrei sicuramente mandato via. E io gli risposi che era matto che non ci pensavo proprio. Ma lui si era sentito umiliato dalla sconfitta col Liverpool. Nell'eventualità che potesse ripetere lo sfogo, decisi di contattare Mourinho, che rispose con assoluta serietà perché gli dissi che se Mancini non avesse cambiato idea, allora mi sarei rivolto a lui. Si sarebbe potuto offendere invece disse di essere a disposizione e che non avrebbe preso contatti con nessun altro. Questo confermava la sua professionalità, l'avevo visto una volta e mi aveva fatto un'ottima impressione. Però Mancini stava andando bene e non è stato facile festeggiare un altro scudetto dovendo dire a Mancini che prendevamo un altro. Alla fine ci siamo riusciti, ma mi è dispiaciuto.
Quando Mourinho è andato via, devo essere sincero, per me era giusto. E' arrivato e ha vinto il campionato, che forse avrebbe vinto anche Mancini. Poi ha vinto il Triplete: Mourinho è stato un grandissimo temporale, un colpo di vento che era giusto conservasse quella storia e che non rischiasse di trascinarsi. Dopo abbiamo vinto la Coppa Italia e siamo arrivati secondi e se fosse arrivato prima Leonardo magari avremmo vinto pure lo scudetto.
Riprenderle Mourinho? Ora abbiamo Mazzarri, un ottimo allenatore, diverso da lui, con un'altra esperienza ma comunque ottimo. Credo che Mourinho stia inseguendo una sua soddisfazione al Chelsea, che è l'altro club a cui è legato. E' tornato volentieri lì come tornerebbe volentieri all'Inter. L'occasione per il momento non c'è, speriamo che ci sia in futuro, magari dopo che Mazzarri ha vinto tre scudetti come Mancini (sorride ndr).
Tre consigli? Tre sono troppi, non ci arrivo. Ma uno sì, ovvero quello di circondarsi di interisti, che non vuol dire circondarsi di persone che parlino dell'Inter a vuoto, ma di gente che capisca e sappia cos'è il carattere dell'Inter e dei propri tifosi, che è diverso da quello della Juve e del Milan.
L'Inter è diversa. Cambierà sicuramente il carattere della Società perché un presidente influisce, ma ci sono caratteristiche che non possono cambiare mai, che sono quelle per le quali uno o è interista o non lo è. Per quello parlo di Zanetti, perché è bene che chi è in questo club ne conosca la storia, ricordi certe cose, ti aiuti a capire, ti aiuti a prevenire dei problemi. Per questo gli dico che deve mettersi vicino persone che vogliono bene all'Inter e non solo persone che siano dei buoni professionisti.
L'Inter ha la fortuna di avere tanti tifosi tra cui tantissimi professionisti a livello importante che vorrebbero dare una mano, è un'occasione. Tutto il resto non vale, perché la nuova proprietà deve imprimere il suo carattere, fissare i suoi obiettivi, e non si può confondere con altro, sarebbe uno sbaglio.
Le partite in tribuna con Laporta? Soffriva, è terribile vedere le partite assieme come fanno in Spagna. O si è ipocriti o si sa che la gioia di uno fa soffrire l'altro. Vogliono farlo anche in Italia? No, no. Se l'arbitro rovina le cose poi non puoi mica dirgli 'bravo, sei stato bravo', su insomma... (sorride, ndr).
La Coppa Campioni è certamente una vittoria importante, mi ricordava cose fantastiche. A volte una partita ti dà più gioia di quanto possano darti altre vittorie. E quella partita è stata il primo derby appena diventato presidente. Loro erano secondi in classifica e noi non eravamo in grande spolvero, avevo preso l'Inter in un momento non facile, non avevamo molti punti. Ma ho avuto la fortuna che nelle prime partite, tra cui appunto un derby, andò bene. Il Milan non partiva favorito, ma centomila volte favorito. Weah sbagliò credo l'impossibile e noi facemmo una partita di carattere ed aggressività talmente bella che vincemmo tre a uno, con tanto di trionfo finale e gol di Berti. Quella partita mi rimane in mente come una gara di orgoglio e di grande dispetto anche perché gli altri erano convinti di essere fortissimi. Prima della partita avevo incrociato Galliani e gli avevo detto anche: 'Mi raccomando, non esagerate, abbiate anche educazione del nuovo presidente'. E loro: 'Sì, sì', convintissimi di vincere e invece ottenemmo una vittoria meravigliosa per cui mi sentivo veramente felice (sorride, ndr). E questo può essere un ricordo molto più piccolo rispetto a tutto quello che abbiamo vinto in quei cinque anni, ma mi è rimasto in mente.
In quel derby segnò anche Seno, una grandissima persona: prima di quella partita mi chiamò Bianchi dicendomi che non poteva giocare, cosa che sosteneva anche il dottore. Gli abbiamo detto di non giocare perché avrebbe rischiato. Lui si impuntò dicendo che si sentiva bene: fu il migliore in campo, fece un gol e una partita incredibile. Un eroe, davvero, giocò sapendo di rischiare. Lo ammiro tanto per quello che ha fatto. Bianchi poi aveva una speciale antipatia per Berlusconi e per caricarli disse qualcosa ai giocatori, qualcosa di irripetibile (ride, ndr). Entrarono in campo come dei leoni, aveva un caratteraccio... (sorride, ndr) E' un personaggio un po' speciale, ma sapeva caricare i suoi uomini specie nei derby.
Poi dopo quel derby c'è Siena, quella del Triplete: è stata una partita di grande sofferenza, ma lì vincemmo il campionato, fu una sofferenza che portò a una grande gioia.
Madrid poi è stata una grande vittoria finale, ma non abbiamo sofferto, è stata una festa, una serata nella quale Mourinho ha dimostrato di essere un grande allenatore perché certe sfide non le perde mai. La grande sofferenza era stata a Siena perché loro giocarono come fosse una finale anche se erano già retrocessi. Poi la Champions fu il coronamento di tutto. E' un fatto personale, a volte da una grande sofferenza deriva una grande gioia".
23-Aprile-2014
Fonte:
inter.it
Cristian Chivu e l'Inter, giorni indimenticabili
F.C. Internazionale e Cristian Chivu annunciano ufficialmente la risoluzione consensuale del contratto che legava da sette stagioni il difensore rumeno alla Società nerazzurra
MILANO - Sette stagioni indimenticabili, costellate di successi, di vittorie, spezzate da giorni drammatici, accomunate dalla forza di superarli. L'Inter e Cristian Chivu hanno condiviso un rapporto che è andato oltre il campo e il puro aspetto professionale. La Società ringrazia di cuore Cristian per essere stato protagonista con grande forza e lealtà di anni che saranno sempre ricordati fra i più gloriosi della storia nerazzurra.
A Lui e alla sua splendida famiglia il saluto e il ringraziamento di F.C. Internazionale.
31-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
Al "Meazza" a favore della tutela dei minori
Giovedì 27 marzo, in occasione della partita tra Inter e Udinese, F.C. Internazionale ospita la Cooperativa MilagroMILANO - Milagro è una Onlus che inizia la sua storia nel 1992, quando un gruppo di professionisti operante nell'ambito dei servizi alla persona decide di condividere non solo il piano professionale ma di incidere con il proprio impegno e la propria passione nelle politiche territoriali.
Nell'aprile del 1993 la cooperativa Milagro avvia la propria attività aprendo il primo servizio sul territorio di Melzo, Comune nel sud-est milanese, rivolto agli adolescenti: un Centro di Aggregazione Giovanile nei locali di via Matteotti 3, al centro della vita cittadina.
Nel corso degli anni la cooperativa diviene un soggetto territoriale significativo riconosciuto dagli Enti Locali come partner per la progettazione e la gestione di servizi di promozione e di tutela dei minori, nonché osservatorio per il monitoraggio e l'analisi dei bisogni territoriali delle famiglie.
I servizi che attualmente gestisce si rivolgono a bambini, adolescenti e giovani, sia nell'ambito della prevenzione di fenomeni di disagio e devianza sia nella promozione e nello sviluppo delle competenze della fascia giovanile della popolazione, in modo da contribuire alla costruzione del loro progetto di vita. Gli educatori, psicologi e pedagogisti affiancano i minori nel loro percorso scolastico, nella vita familiare, nei luoghi di aggregazione che frequentano (c.a.g., oratori, ecc.) fornendo un supporto adulto e qualificato.
Per maggiori informazioni: www.milagro.it
26-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
Thohir "Nessun problema con Mazzarri"
All'arrivo a Malpensa, i cronisti chiedono del mercato: "Dipenderà dai confronti che avremo con l'allenatore e la dirigenza"
MILANO - "Milano la mia seconda casa? Ma no, in realtà sono qui per una serie di incontri", così il presidente di F.C. Internazionale Erick Thohir al suo arrivo all'aeroporto di Milano Malpensa.
"Arrabbiato per l'ultima partita? Non mi arrabbio mai, da tifoso e presidente è normale essere dispiaciuto quando si perde una gara, sarebbe strano ridere quando si perde (sorride, ndr).
Se preferirei un attaccante giovane o d'esperienza? Dipende dalle idee che ci scambieremo con l'allenatore, con la dirigenza su come si possa avere più peso in attacco. Dipenderà molto dai giocatori e dal modulo tattico che utilizzeremo.
Se sono soddisfatto dell'operato dell'allenatore? Sì certo, non ho nessun tipo di problema con Mazzarri e la dirigenza, è normale fare delle valutazioni alla fine della stagione, ad esempio se il nostro sito internet non funzionasse bene, proveremmo a capire perché, oppure come potremmo migliorare nella vendita dei biglietti: in quanto imprenditori avremo necessità di fare delle valutazioni.
Torres, Morata o Dzeko? Quello che ho detto a riguardo è che abbiamo bisogno di qualcuno in attacco, i media hanno riportato i loro nomi e allora io ho detto che uno di loro potrebbe essere utile all'Inter. Non c'è mai stata alcuna trattativa con Evra, siamo interessati a Sagna perché abbiamo bisogno di un'alternativa per la formazione: al momento abbiamo Nagatomo e Jonathan, se uno dei due dovesse infortunarsi avremmo bisogno di un sostituto per quel ruolo. Ma se Sagna decidesse di rimanere in Premier League, lo capiremmo e a quel punto potremmo utilizzare uno dei nostri giovani.
Un ritorno di Bardi rinunciando ad Handanovic? Non c'è nessun progetto a riguardo, ma è importante avere due portieri di livello".
26-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
IO Tifo Positivo è contro ogni razzismo, #tweetoffracism in memoria di Mandela
Domani, in occasione della Giornata Internazionale Contro il Razzismo, al via la campagna contro ogni forma di discrimanazione che vedrà testimonial il nerazzurro Mac Donald Mariga
MILANO - Da anni il Progetto IO Tifo Positivo di Comunità Nuova lavora sul territorio di Milano e della Lombardia con l'obiettivo di promuovere i valori dello sport come ispiratori delle relazioni umane, proponendo un modello positivo e sostenibile di tifo sportivo e lavorando sul rispetto reciproco, sull'integrazione, sull'inclusione sociale.
Un intervento culturale e preventivo, volto a lavorare con giovani e adulti di riferimento e a sensibilizzare i cittadini.
Nasce così il 21 marzo 2013, in occasione della Giornata Internazionale Contro il Razzismo, la CAMPAGNA "TWEETOFF RACISM - SPEGNI IL RAZZISMO CON UN TWEET" contro ogni forma di razzismo e discriminazione nello sport e nel quotidiano.
Hanno partecipato e contribuito alla passata edizione Giovanni Malagò, Ivan Ramiro Cordoba, Cristina Stancari, Chiara Bisconti, don Gino Rigoldi, Pierluigi Marzorati, Nicolò Melli, Kevin Prince Boateng, Paolo Maggioni e Alessandro Cannavò, la Rete G2.
L'appuntamento è per il venerdì 21 Marzo presso la sede di IO Tifo Positivo (al Palalido di Piazza Stuparich) dove è in programma la II Edizione di "TweetOffRacism", intitolata a Nelson Mandela: una campagna sui social network e una giornata di testimonianze con i professionisti del mondo dello sport accompagnate da attività di riflessione e laboratori con gli studenti delle scuole milanesi. Lo scopo: dire no ad ogni forma di razzismo, anche attraverso una vignetta storica di Smemo, disegnata da Scapigliati e pubblicata nell'edizione 1999, che i ragazzi ricomporranno tutti insieme in una gigantografia. E un video, http://www.youtube.com/watch?v=7wG11YyM2sc, prodotto da Smemoranda per diffondere la campagna TweetOffRacism, con dei testimonial di eccezione: i giocatori del team Olimpia Milano, società da sempre sostenitrice del progetto.
Tutti i dettagli della giornata sono disponibili sul sito: www.iotifopositivo.it/tweetoffracism
Sostengono IO tifo positivo anche la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Milano, il Comune di Monza e la Provincia di Lecco.
Hanno collaborato alla realizzazione dell'iniziativa:
COMUNE DI MILANO
FONDAZIONE CANNAVO'
OLIMPIA EA7 MILANO
CONSOLATO DEL SUDAFRICA
UNAR
SMEMORANDA
CONI CR LOMBARDIA
REGIONE LOMBARDIA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE
MILANOSPORT
PROVINCIA DI MILANO
CLUB ITALIA MASTER
F.C. INTERNAZIONALE MILANO
A.C. MILAN
HOCKEY MILANO
ASD BRESSO 4
AKA 4
GAZZETTA DELLO SPORT
SHARE RADIO
Parteciperanno come testimonials:
Flavio Portaluppi (Olimpia Milano Basket EA7 )
Cristian Brocchi (Ex giocatore e allenatore giovanli Milan)
Giovanni Galli (Ex giocatore Milan e nazionale campione del mondo '82)
Don Gino Rigoldi (Presidente Cominità Nuova Onlus)
Mr S K Molobi (Console Generale del Sudafrica)
Prof.sa Itala Vivan (Docente università statale)
Chiara Bisconti (Assessora Sport & Tempo libero Comune di Milano)
Gianluca Zambrotta (Ex giocatore milan, juventus e nazionale campione del mondo 2006)
Damiano Tommasi (Ex giocatore della Roma e Nazionale italiana e attuale presidente AIC)
Paolo Scirea (Fratello di Gaetano giocatore della Juventus e nazionale campione del mondo '82)
Mac Donald Mariga (giocatore F.C. Internazionale Milano)
Greta Cicolari (Nazionale italiana beach volley)
Roberto Galia (Ex calciatore della Juventus e nazionale italiana)
Martina Caironi (Atleta nazionale paraolimpica medaglia d'oro a Londra 2012 )
Cristina Stancari (Assessora allo sport provincia di milano)
Bianca Manacorda (campioni juniores pattinaggio artistico)
Niccolò Macii (campionei juniores pattinaggio artistico)
Pierluigi Marzorati (Presidente CONI CR Lombardia)
Pierino Prati (Ex giocatore del Milan)
Elio Trifari (Direttore fondazione Candido Cannavò)
Condurranno gli incontri:
Luca Bianchin (Gazzetta dello Sport)
Daniele Redaelli (Gazzetta dello Sport)
Alessandro Cannavò (Corriere della Sera)
Parteciperanno agli incontri:
IC CALASANZIO di MILANO
IC RINASCITA A.LIVI di MILANO
IC GROSSI di MILANO
IC TOLSTOJ di MILANO
IC LUINI di ROZZANO
IC ALESSANDRINI di CESANO BOSCONE
F.C. INTERNAZIONALE (settore giovanile)
ACCADEMIA GAGGIANO
RED DEVILS Milano
OLIMPIA MILANO (settore giovanile)
20-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
Lothar, per sempre Pallone d'Oro
Il
10
marzo
1991
il
campione
tedesco
alzò
il
Pallone
d'Oro
di
fronte
al
suo
pubblico:
quel
giorno
è
ancora
oggi
negli
occhi,
nei
cuori
e
nella
testa
di
tutti
i
tifosi
dell'Inter
MILANO
-
Quel
10
marzo
1991
dev'essere
stato
un
giorno
simile
a
quello
che
ieri
ha
visto
i
nerazzurri
imporsi
in
casa
contro
il
Torino.
Un
pomeriggio
di
sole,
bello
e
sereno,
con
una
brezza
che
porta
in
dote
un
filo
di
primavera.
Sì,
perché
quando
Milano
è
bella,
è
bellissima.
10
marzo
1991,
dicevamo.
A
Milano,
sul
campo
della
'Scala
del
calcio'
va
in
scena
la
storia,
accade
qualcosa
che,
è il
caso
di
dirlo,
mai
fino
ad
allora.
Il
sole
decide
di
fermarsi
per
qualche
minuto
e di
illuminare
una
persona
sola.
Ha
ovviamente
la
maglia
nerazzurra,
intorno
a sé
un'aura
di
puro
carisma,
magari
stemperata
da
un
volto
e un
sorriso
che
erano
e
restano
indimenticabili.
E'
il
10
marzo
1991
e
Lothar
Matthaus,
leader
di
quell'Inter
che
ha
dominato
in
Italia
e
che
solo
qualche
mese
dopo
alzerà
la
coppa
UEFA
nel
cielo
di
Roma,
è
pronto
a
guidare
i
suoi
durante
l'ennesima
battaglia,
verso
l'ennesima
vittoria.
Chi
meglio
di
lui,
capitano
e
uomo
simbolo
della
Germania
mondiale
del
giugno
precedente?
Quel
giorno
l'Inter
batte
2-0
la
Juventus,
lui
nel
dubbio
segna
il
primo
gol
con
una
bordata
di
destro
da
fuori
area,
tanto
per
ribadire
di
essere
il
più
forte
di
tutti,
non
solo
lì,
ma
nel
mondo
intero.
Perché
prima
di
quella
partita
uno
dei
numeri
10
più
amati
di
sempre
condivide
con
il
suo
popolo
il
premio
più
ambito
da
tutti
i
calciatori:
la
luce
come
un
riflettore
lo
illumina
mentre
alza
il
Pallone
d'Oro.
E'
il
primo
interista
di
sempre
a
farlo.
Da
sempre
e
per
sempre
nei
cuori
nerazzurri,
eterno
condottiero
senza
paura.
Era
il
10
marzo
di
ventitré
anni
fa,
a
noi
sembra
davvero
ieri
pomeriggio.
10-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
Erick Thohir "Un giorno speciale"
"Ero orgoglioso di essere il presidente dell'Inter già prima, tanto più lo sono nel giorno di questi 106esimo compleanno"
MILANO - Prima del fischio d'inizio di Inter-Torino, il presidente Erick Thohir ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky e Mediaset a San Siro.
Ecco le sue parole:
"Oggi è un giorno speciale, abbiamo creato un bell'evento per il 106° compleanno del club. Non voglio dire altro prima della partita, abbiamo bisogno di punti, speriamo di giocare bene".
"La Serie A non è un campionato facile, speriamo che i giocatori giochino come sanno e che ottengano il miglior risultato possibile per i tifosi, ma allo stesso tempo rispettiamo il Torino".
"Se sono orgoglioso di essere il presidente dell'Inter nel giorno del compleanno della Società? Lo ero già prima, tanto più lo sono ora".
"Zanetti è un grande giocatore, ora è importante che ci si concentri su questo finale di stagione, mancano solo tre mesi. Zanetti farà sempre parte della grande famiglia nerazzurra".
"Comprare Cerci e Torres? Non è una cosa cui stiamo pensando ora" (sorride, ndr)
09-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
Auguri a
Youri
Djorkaeff,
un
simbolo
Ha vinto
la Coppa
Uefa, ma
Youri
resta
nella
storia
come un
grandissimo,
non solo
per
quello.
Compleanno
il 9
marzo.
Nel DNA
nerazzurro
MILANO
- Si
chiama
Youri
Djorkaeff.
E' nato
a Lione,
il 9
marzo
1968, un
anno
rivoluzionario
in
Europa,
e lo
stesso
giorno
della
fondazione
dell'Inter.
C'è
qualcosa
di
magico
nel fare
gli
auguri a
Youri,
figlio
d'arte
di
respiro
armeno,
che
compie
oggi 46
anni, di
cui tre
all'Inter,
autore
di uno
dei gol
più
fantastici
della
storia
nerazzurra.
Era
contro
la Roma,
una
rovesciata
immune
dalle
geometrie
ovvio.
Celebrata
nella
tessera
degli
abbonati
della
stagione
successiva,
in anni
in cui
non si
vinceva,
per
chiari
motivi,
lui era
un
simbolo.
Un'intuizione,
quella
rete,
istintiva.
Neanche
si
ricordava
poi di
come
l'avesse
fatta,
di
sicuro
non
l'aveva
programmata.
Era
classe.
Disse
poi che
fra lui
e
Massimo
Moratti
non si
era
parlato
mai di
ingaggio,
il
giorno
che era
diventato
nerazzurro,
semmai
di
gioco.
Era
stato un
momento
di
fascino
reciproco.
Ora vive
a New
York ed
è
responsabile
per
Inter
Campus.
Quando
l'ONU ha
riservato
all'Inter
l'onore
di
riconoscere
Inter
Campus
come una
realtà
esemplare
per il
mondo,
Youri
c'era.
Commosso,
partecipe.
Lo è
ancora.
I suoi
bambini
che
avevamo
conosciuto
allora,
sono
grandi.
Lui è
immutato.
Un uomo,
un
campione,
che ha
acceso
la
stella
dell'Inter
in
momenti
bui, che
ha
portato
in alto
la Coppa
Uefa
nella
sua
Parigi.
E che ci
crede
ancora.
Auguri
di
cuore,
Youri
dalla
tua
Inter
09-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
E' ufficiale: Nemanja
Vidic
sarà
un giocatore dell'
Inter dal prossimo giugno.
Thohir: ''Uno dei più forti al mondo
nel suo ruolo, la sua esperienza
e il suo carisma saranno
fondamentali per la crescita dei
nostri giovani''
05.03.2014
- tratto da INTER.IT
Nemanja Vidic, capitano del
Manchester United, all'Inter
dalla prossima stagione
Il club ufficializza
l'accordo con il difensore
serbo. Le parole del presidente
Erick Thohir: "Un grande
campione"
MILANO -
Nemanja Vidic sarà un giocatore
dell'Inter a partire dalla
prossima stagione.
FC
Internazionale comunica che si è
conclusa con successo la
trattativa che porterà il
difensore serbo, capitano del
Manchester United, a vestire i
colori nerazzurri.
"Vidic
è un grande campione - afferma
il presidente Erick Thohir In
esclusiva per inter.it -. Sono
estremamente soddisfatto della
chiusura dell'accordo che
porterà Nemanja a Milano. E' uno
dei più forti difensori al
mondo, le sue caratteristiche,
la sua esperienza
internazionale, il suo carisma
da leader saranno fondamentali
per la squadra e per la crescita
dei nostri giocatori più
giovani. Aggiungerà valore al
club e sarà un ulteriore
tassello per la costruzione di
una grande Inter. Vorrei,
infine, ringraziare il
Manchester United, Nemanja e il
suo entourage per la
disponibilità e professionalità
dimostrata nel corso della
trattativa".
Nato a Titovo Uzice il 21
ottobre 1981, Nemanja Vidic,
roccioso difensore serbo, 189 x
84 le sue misure, ha esordito da
professionista nella stagione
2000/01 con lo Spartak Subotica,
totalizzando 27 presenze e 6
reti (cifra che resta - ancor
oggi - il suo primato stagionale
di gol). Passato alla Stella
Rossa Belgrado, vi resta tre
anni, sommando nel campionato
serbo poi 67 presenze e 12 gol.
Nel 2004 il trasferimento in
Russia, allo Spartak Mosca, dove
resta un anno e mezzo,
totalizzando 39 presenze e 4
gol. Dal 2005/06 è al Manchester
United, dove in Premier somma -
fino alla data odierna - 204
partite e 15 reti, con la
stagione 2010/11 dove ha fatto
il suo record personale di
presenze in singola stagione,
35. Vidic somma anche 52
presenze e 2 gol in Champions
League (inclusi preliminari), 1
presenza ed 1 gol in Supercoppa
europea, 12 partite e 3 reti in
Europa League (ex coppa Uefa) e
2 presenze ed 1 gol nel Mondiale
per Club. In nazionale somma 56
partite e 2 gol tra ex selezione
Serbia-Montenegro e l'attuale
Serbia, tra cui 3 presenze senza
reti al Mondiale 2010.
Nel palmares di Vidic troviamo 1
campionato serbo (2003/04), 2
coppe serbe (2001/02 e 2003/04),
5 Premier (2006/07, 2007/08,
2008/09, 2010/11, 2012/13), 3
coppe di Lega inglesi (2006,
2009 e 2010), 5 supercoppe
inglesi (2007, 2008, 2010, 2011,
2013) e - a livello
internazionale - 1 Champions
League (2007/08) ed 1 Mondiale
per club (2008).
05-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
A
Javier Zanetti il Premio
Speciale Fair Play 2013
Questa mattina,
la Fiorentina e la Giuria del
Cartellino Viola hanno
consegnato al Capitano
nerazzurro il prestigioso
riconoscimento
MILANO
- Nella
cornice dell'Area Pergolesi a
Milano si è svolta stamane la
cerimonia per la consegna del
Cartellino Viola 2013 che ha
premiato Javier Zanetti
con il prestigioso
Premio Speciale Fair Play 2013,
per aver saputo interpretare e
fare propri segni distintivi i
valori di correttezza e di
rispetto delle regole.
La
Fiorentina e la Giuria del
Cartellino Viola (composta oltre
che dal club manager della
Fiorentina, Vincenzo Guerini da
altri dodici giudici tra
direttori, vice direttori,
editorialisti delle più
importanti testate
giornalistiche e televisive
italiane) hanno deciso, infatti,
di attribuire un riconoscimento
alla carriera del Capitano
nerazzurro, il calciatore del
campionato italiano che ha
dimostrato sul campo, partita
dopo partita, di sapere mettere
in pratica quei valori che il
Cartellino Viola si impegna a
promuovere e diffondere sin
dalla sua nascita nel 2011.
All'evento, presenti anche il
Presidente della Lega di Serie A
Maurizio Beretta, il Direttore
Generale della Lega di Serie A
Marco Brunelli e il Direttore
Generale della Lega Pro
Francesco Ghirelli.
"Prima di tutto ringrazio la
Fiorentina e tutti i giurati che
mi hanno dato questo premio - ha
dichiarato visibilmente
emozionato il Capitano dal palco
-. E' un premio importantissimo
per me perchè credo, al di là
delle vittorie, di aver sempre
costruito la mia carriera con
queste basi: con la lealtà e con
il rispetto, valori che mi hanno
dato i miei genitori quando ero
piccolo e che dopo mi hanno
portato nel vostro Paese,
l'Italia, completamente nuovo
per me. A 19 anni ho avuto la
possibilità di venire qui,
un'opportunità da sfruttare -
dico la verità - con tante paure
perchè non sapevo se ero pronto
per un salto così importante.
Passare quasi 20 anni qui in
Italia, in un calcio che ritengo
uno dei più importanti e più
difficili al mondo e difendendo
questa maglia che sento addosso,
quella dell'Inter, per me è
stata una cosa importantissima
che mi renderà fiero per tutta
la vita perchè quello che mi ha
dato l'Inter in questi anni è
tantissimo e il calcio italiano
farà sempre parte di me".
Se
ci sia stato un momento del suo
percorso calcistico in cui
Zanetti si sarebbe voluto
comportare in maniera diversa è
lo stesso Capitano a spiegarlo:
"Credo che in ogni momento
ognuno faccia quello che sente e
a volte sbaglia, la cosa più
importante è che dietro quello
sbaglio ci sia la consapevolezza
di averlo fatto e quindi
chiedere scusa".
Esempio per tutti i giovani, la
costanza e la dedizione di
Javier Zanetti non passa neanche
con l'età. Ecco allora che si
parla del suo futuro e il
Capitano spiega: "Sono sincero,
il mio primo obiettivo
quest'anno era tornare
dall'infortunio e dimostrare che
ancora posso essere utile. La
cosa più importante in questo
momento non è il mio futuro, ma
il futuro di questa squadra.
Dobbiamo pensare a finire al
meglio questo campionato e come
ha detto il presidente Thohir,
raggiungere l'Europa e dopo di
che, ci sarà il tempo per
valutare pensando sempre al bene
dell'Inter. Io sono qui a
disposizione e, ripeto, il
legame mio e dell'Inter sarà per
sempre al di là di qualsiasi
contratto. Credo che, alla fine
di questa stagione, con tanta
tranquillità - perchè ho un
grande rapporto anche con il
nuovo presidente con il quale ci
siamo detti cose molto chiare -,
vedremo che cosa sarà meglio per
l'Inter, la mia disponibilità
c'è e spero di potermi rendere
ancora utile. Mourinho ha detto
che mi vuole con sè? Questa è
una voce che ho subito smentito.
Ho un grande rapporto con Josè,
mi conosce benissimo, sa quanto
tengo a questa Società e credo
che la sua risposta sia stata
molto chiara".
A
parlare della straordinaria
carriera di Zanetti c'era anche
il responsabile dell'Area
Tecnica, Piero Ausilio: "La mia
storia all' Inter è in quanto a
tempo simile a quella di Javier,
la cosa più bella è il fatto che
sia un esempio per tutti e lo
sia per tutti i giorni della
settimana. A quarant'anni arriva
ancora due ore prima al campo,
finito l'allenamento si ferma
ancora un'altra ora. Credo che
sia veramente mostruoso".
Questi i componenti della Giuria dell'Iniziativa
'Cartellino Viola' che hanno assegnato a Javier Zanetti
il
Premio Speciale Fair Play
2013
-Enzo
Bucchioni - direttore "QS'
-Gabriele Canè - direttore "La
Nazione'
-Paolo Casarin - ex arbitro e dirigente
sportivo
-Massimo Corcione - ex direttore 'SkySport'
-Daniele Dallera - responsabile servizi
sportivi 'Corriere della Sera'
-Paolo De Paola - direttore "Corriere
dello Sport - Stadio"
-Eugenio De Paoli - ex direttore 'RAI
Sport'
-Vincenzo Guerini - club manager ACF
Fiorentina
-Andrea Monti - direttore 'La Gazzetta
dello Sport'
-Gianni Mura - editorialista di 'la
Repubblica'
-Vittorio Oreggia - direttore 'Tuttosport'
-Roberto Pietrantonio - direttore
marketing Mazda Motor Italia
-Valerio Berruti - caporedattore 'la
Repubblica', rappresentante della stampa automotive
04-Marzo-2014
Fonte:
inter.it
Il
presidente Thohir "Dobbiamo dare
sempre il meglio"
A Inter Channel:
"Abbiamo fatto un buon mercato a
gennaio, speriamo di fare lo
stesso a giugno per creare una
squadra competitiva per
l'Europa"
MILANO -
Bentornato a Inter
Channel, Signor presidente. E'
deluso dal risultato ottenuto
dalla squadra contro il
Cagliari?
Nel primo tempo non abbiamo
giocato molto bene, ma abbiamo
migliorato molto nel secondo.
Credo sia importante per la
squadra, per l'allenatore e
anche per me, avere il piacere
di vivere situazioni come
questa, allo stesso tempo c'è
bisogno di ottenere risultati,
per il club e per i tifosi. E'
come stare esposto al vento, in
cima a una collina, ma c'è da
aspettarselo. Se sei l'Inter la
pressione è tanta e ci sono
molte aspettative. Credo che
questo succeda proprio perché
siamo l'Inter, ecco perché
dobbiamo essere sicuri di dare
sempre il meglio ogni qualvolta
siamo chiamati a scendere in
campo.
Cosa le è piaciuto di
più della squadra?
Dopo il mercato di gennaio la
squadra è più bilanciata, adesso
abbiamo anche un'opzione per
poter attaccare centralmente non
più solo sulle fasce, e allo
stesso tempo abbiamo aggiunto un
giocatore in grado di può anche
giocare sulle fasce e può
compensare la mancanza degli
esterni se uno di questi sia
infortunato o non possa essere a
disposizione per qualche
partita.
Icardi ha confermato le
sue qualità. E' lecito guardare
al futuro con una certa
sicurezza?
Sono d'accordo sul fatto che
Icardi possa essere una delle
compenenti più importanti, ma
una squadra è fatta di giocatori
e non possiamo pensare di
vincere solo grazie ad un
giocatore. Allo stesso tempo
abbiamo Milito, Palacio, Botta e
appunto Icardi: tutti devono
lavorare insieme per segnare
perché in fondo non possiamo
giocare in modo troppo
difensivo, non ci porterebbe a
segnare.
Sabato c'è Roma-Inter,
che partita sarà?
Abbiamo giocato molto bene a
Firenze quando abbiamo battuto
la Fiorentina, il campionato
italiano è molto appassionante.
Vogliamo fare più punti
possibili partita dopo partita
perché solo punto dopo punto
raggiungeremo il nostro
obiettivo. Mancano tredici
partite, vogliamo fare punti
così da poter raggiungere il
nostro obiettivo, ovvero giocare
in Europa. Non sarebbe una cosa
positiva che l'Inter non
giocasse per due anni di fila in
Europa.
Come sono stati questi
giorni in Italia?
Molto appassionanti e
imprevedibili. Io spero
fortemente che la Serie A lavori
unita, con squadre, arbitri, in
modo da migliorare le partite
perché la Serie A compete nel
mondo con gli altri campionato
come la Bundesliga, la Premier
League. Dobbiamo lavorare
insieme come lega con tutte le
sue componenti, vale a dire
arbitri, squadre...
C'è qualcosa che vuole
dire ai tifosi?
E' un periodo di transizione,
durerà due, tre anni. Abbiamo
ottenuto dei buoni risultati nel
mercato di gennaio, abbiamo
preso buoni giocatori. Speriamo
di poter fare lo stesso a giugno
per creare una squadra
competitiva per l'Europa e ci
auguriamo di poter disputare una
stagione importante l'anno
prossimo, ma allo stesso tempo
vogliamo essere certi che la
squadra sia completa nei
prossimi tre quattro mesi. Credo
sia importante avere un progetto
condiviso con la dirigenza,
l'allenatore e i giocatori.
25-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
Le parole di Erick Thohir
Su
inter.it la versione integrale
delle dichiarazioni rilasciate
dal presidente nerazzurro al
termine del Consiglio
d'Amministrazione della Società
Sul
futuro della Società e sulla
squadra
'Come ho già detto un paio di
volte è importante rivedere il
management in una maniera
corretta e non perchè senti che
uno va bene o meno ma basandoci
sulle performance e sui
risultati. Allo stesso tempo
vengono fatte delle valutazioni,
si analizza una struttura che
sia valida per il futuro
dell'Inter. Ad esempio abbiamo
consolidato la parte sportiva
riunendola sotto un unico tetto,
la prima squadra, le giovanili e
gli osservatori. La prima
squadra non sarà più separata
dal settore giovanile, sarà
tutta un'unica area gestita da
Piero Ausilio. La stessa cosa
con la parte commerciale:
vendita di biglietti, accordi
con gli sponsor, altre fonti di
introito sotto Giorgio Ricci.
Michael Williamson, che è il CFO,
gestisce la parte legale,
finanziaria e delle risorse
umane. Certamente stiamo ancora
cercando persone per aiutare la
società a competere con le altre
squadre, ad esempio un direttore
della comunicazione, poi abbiamo
Marco Fassone come direttore
generale, e poi avremo altre
persone, ma allo stesso tempo
esamineremo la dirigenza:
vogliamo competere con le altre
squadre del mondo. Abbiamo avuto
un Consiglio d'Amministrazione
positivo, non solo dal punto di
vista finanziario ma anche dal
punto di vista sportivo, i
tifosi vogliono vedere i
risultati.
Nel mercato di gennaio abbiamo
preso Danilo D'Ambrosio, uno tra
i più bravi giocatori
disponibili, perchè avevamo
bisogno sulle fasce, Jonathan e
Nagatomo non bastavano. Avete
visto sul campo perchè abbiamo
preso Hernanes, come ho già
detto, l'Inter concentrava i
suoi attacchi sui lati e ora ha
una buona opzione per giocare
nella parte centrale del campo.
Avevamo anche pochi attaccanti,
Icardi e Milito sono appena
rientrati e Botta può essere
un'alternativa valida per la
squadra. Credo che con la rosa
attuale siamo a posto, ma a
giugno dovremo rivedere la
squadra per puntare a posizioni
più importanti. Per giugno
vogliamo aggiungere alcuni
giocatori, valutando però anche
la rosa attuale.
Riguardo il Consiglio
d'Amministrazione, c'è un
cambiamento: Grant Ferguson
prende il posto di Roeslani.
Ferguson, scozzese, ha grande
esperienza ed é stato
amministratore delegato e CFO di
una delle più grandi compagnie
di comunicazione del sud est
asiatico. Con lui all'interno
del Consiglio d'Amministrazione
possiamo imparare in ambito
mediatico. Come voi sapete,
abbiamo un sito internet, Inter
Channel e dobbiamo rivedere le
strategie. Questo è il motivo
per cui è importante il suo
ingresso.
Michael
Williamson si
stabilirà a Milano da marzo, c'è
stato un ritardo, doveva
arrivare a febbraio, ma avevo
bisogno di trovare il suo
sostituto negli Stati Uniti,
perchè noi lo stavamo portando
qui e là stavamo lasciando un
posto vacante. Stiamo facendo
progressi e considerando
opportunità per i prossimi
anni'.
Su capitan Zanetti e
sulle voci di un suo
trasferimento al Chelsea
'L'ho incontrato due mesi fa, la
decisione sta a lui, vogliamo
comprendere cos'abbia in mente,
all'Inter lui è una leggenda e
dobbiamo rispettarlo. Quindi o
vuole continuare a giocare o
ricoprire un ruolo all'Inter.
Questa è la base della
conversazione che avremo nei
prossimi mesi. Penso che la cosa
più importante, come ha detto
anche capitan Zanetti, è che la
squadra dovrà essere solida nei
prossimi mesi, ecco perchè
continuo a dire che dobbiamo
essere una sola squadra nella
buona e nella cattiva sorte. E'
quindi molto importante avere
uno scambio di opinioni con
Zanetti'.
Su Piero Ausilio
Mi aspetto che Ausilio lavori a
stretto contatto con i tre
componenti del management, così
da aiutare la società, visto che
lui è in questo club da tanti
anni. E' un'ottima cosa dargli
una possibilità. Non cercheremo
un sostituto per Marco Branca,
vogliamo fare in modo che Piero
Ausilio lavori a stretto
contatto col Consiglio
d'amministrazione'.
Su Fredy Guarin
'Ho incontrato Guarin al centro
sportivo Angelo Moratti, dopo
aver visto capitan Zanetti.
Abbiamo parlato, perchè a volte
nella vita si verificano dei
momenti in cui non si comunica
abbastanza. Dopo aver parlato,
credo che sia positivo trovarlo
concentrato sulla squadra e noi
rispettiamo tutto ciò. Gli ho
detto che se in futuro dovessero
esserci altre questioni,
parliamone. Perchè alla fine
siamo una famiglia, possiamo
parlare di un sacco di cose.
Penso che con Hernanes e Guarin
che giocano insieme adesso
l'Inter sia avvantaggiata,
perchè Guarin è più libero di
giocare nel suo ruolo'.
Sullo stadio
'Come ho già detto abbiamo tre
obiettivi primari: primo,
rendere il club in salute,
secondo, affrontare al meglio il
periodo di transizione e, terzo,
aprirci ai mercati. Dopo questi
tre, discuteremo dello stadio,
quest'anno, ma non subito. Ciò
non significa che non
considereremo la cosa. Se la
questione stadio dovesse venir
di nuovo fuori, allora ne
parleremo'.
Sulla vigilia di
partita a Milano
'Allenandosi a San Siro diventa
un po' tardi, nel senso che ci
vuole tempo per tornare indietro
al centro sportivo (ad Appiano
Gentile, ndr). Certe volte nella
vita abbiamo bisogno di cambiare
ritmo per divertimento, ecco
perchè ieri ho risposto ai media
che mi chiedevano se stessi
mettendo pressione alla squadra:
finchè arrivano i risultati,
lasciate che si divertano
(sorride, ndr). Credo che
portandoli in albergo possano
essere più concentrati, allo
stesso tempo il management può
giudicare se questa sia o no una
buona mossa, perchè quello che
vogliamo è il risultato della
squadra, questa è la cosa più
importante. Credo che ci possano
essere degli aspetti positivi e
negativi in ogni decisione, ma
l'importante è prendere delle
decisioni, piuttosto che non
farlo. Io sono a favore di
quella che abbiamo preso,
vediamo se potrà far sentire la
squadra più unita e concentrata
per la partita contro il
Cagliari'.
Su Vidic
'Riguardo Vidic, come sapete
abbiamo dei giocatori in
scadenza di contratto, non
abbiamo a disposizione Chivu,
uno dei nostri migliori
elementi, a causa degli
infortuni. Credo fermamente che
per costruire una squadra
abbiamo bisogno di giocatori
giovani e giocatori esperti. Non
c'è garanzia che chi è in
scadenza rinnovi, dipende tutto
dalle trattative.
Con Vidic porteremmo equilibrio
in squadra, è un giocatore di
grande carattere, è il capitano
del Manchester United. Se
l'accordo andasse in porto, e
dobbiamo ancora aspettare
qualche giorno, allora sarebbe
un buon valore aggiunto per la
squadra. Allo stesso tempo,
abbiamo molti giovani emergenti
che si uniranno alla squadra del
futuro, compreso chi rientrerà
dai prestiti. Abbiamo bisogno di
giudicarli in prospettiva, per
poter trovare un giusto
equilibrio tra giovani ed
esperti che giochino insieme.
Quindi, per quanto riguarda
Vidic dobbiamo aspettare a fare
annunci, non vogliamo creare
questioni con altri club.
Dobbiamo rispettare i rapporti
tra le società fino a che la
trattativa non sia conclusa'.
Sui rinnovi contrattuali
'Questa è un'altra cosa di cui
abbiamo parlato nel Consiglio
d'Amministrazione: chi tra i
nostri attuali componenti della
rosa possa far parte di quella
del futuro. Ridiscuteremo dei
contratti di Palacio, Alvarez e
Guarin, vogliamo che continuino
a far parte della squadra, ma
come sapete sono trattative: a
volte le cose si concretizzano,
a volte no'.
Sulle strategie
societarie
'Questo è il modo in cui
ragioniamo: tutte le decisioni
vengono prese collettivamente,
quando costruiamo una squadra
dobbiamo valutare la strategie
dal punto di vista sportivo,
finanziario e commerciale. Se
riusciremo a chiudere l'accordo
con Vidic, potrà essere positivo
per il brand sul mercato
asiatico, lui lì è molto
conosciuto. Continuo a sostenere
che la Serie A debba tornare
alla ribalta, perchè al momento
in Asia la Premier League è la
numero uno. Questo è il motivo
per cui stiamo considerando
l'opportunità, non solo dal
punto di vista sportivo, di
rafforzamento della squadra, ma
anche come valore per il club.
Allo stesso tempo speriamo che
la Serie A possa essere leader,
di modo che anche le altre
squadre sotto la sua egida
possano aprirsi ai mercati,
perchè in fondo si tratta di una
competizione tra le varie leghe,
non solo tra i club'.
21-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
Zanetti "I tifosi
dell'Inter sanno che cosa provo per questa maglia"
A Inter Channel: "Rispetto tantissimo le
scelta del Mister e il lavoro dei miei compagni. Credo
che per far parte di un gruppo di una grande squadra
bisogna saper ragionare in un certo modo"
APPIANO
GENTILE - Vincere contro
il Cagliari nel segno della continuità ed è proprio per
parlare di continuità che Inter Channel
ha intervistato oggi Javier Zanetti.
"Dobbiamo continuare a fare quello che abbiamo fatto
nelle due ultime gare, dove abbiamo vinto meritatamente.
Questa continuità arriva anche da questo, sappiamo che
ci mancano quattordici gare, dobbiamo fare il massimo
per raggiungere più punti possibili".
Si
parla poi di ciò che hanno riportato i quotidiani di
oggi in merito a una presunto contatto con Josè Mourinho
per un'ipotesi professionale che porterebbe il capitano
lontano dall'Inter: "Sinceramente ho un grande rapporto
con Mourinho, ci sentiamo spesso, ma non abbiamo mai
parlato di queste cose. Credo che i tifosi dell'Inter
sappiano che cosa provo per questa maglia, ho sempre
ribadito che per me l'Inter è la mia vita, casa mia e
che e il mio desiderio è rimanere qui. Non aggiungo
altro"
Sarà
anche che questi rumors arrivano in un momento
nel quale il Capitano, per la prima volta nella sua
carriera, non è più un titolare fisso in squadra: "Da
quando faccio il calciatore credo ci siano due
possibilità: o giocare dall'inizio o essere in panchina
e poi poter entrare. Rispetto tantissimo la scelta del
Mister, rispetto tantissimo il lavoro che fanno miei
compagni e credo che per essere in un gruppo di una
grande squadra bisogna ragionare così. Io aspetto il mio
momento, sto bene e la cosa più importante è che quando
mi arriverà l'opportunità, io potrò dare il mio
contributo, però credo che tutto stia andando nel verso
giusto. La cosa che conta di più adesso è che l'Inter in
queste quattordici partite che mancano riesca a dare il
massimo e speriamo di riuscire ad arrivare in Europa,
che è quello che interessa a tutti".
21-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
"Concorrenza in squadra fondamentale"
Hugo Campagnaro in un'intervista esclusiva a Mediaset: "Nessuno di noi sente di avere in tasca il posto fisso e questo è un bene perchè diamo tutti il massimo"APPIANO GENTILE - Della Fiorentina e del Cagliari, ma anche del presidente Thohir, dei suoi compagni e di Nazionale. Di questo, e non solo, parla Hugo Campagnaro in un'intervista esclusiva che il difensore nerazzurro rilasciata a Mediaset e nella quale riparte dall'ultimo successo dei nerazzurri in campionato: "Sicuramente una vittoria era fondamentale per il morale di tutta la squadra. A Firenze si è fatto risultato su un campo difficile. Dare seguito alle nostre due ultime partite sarebbe importante innanzitutto per sommare punti in classifica e anche per continuare a salire con il morale. Si sono viste prestazioni buone e altre non tanto, ma la strada delle ultime giornate è quella giusta". Contro il Cagliari sarà una partita pericolosa perchè con le piccole l'Inter ha avuto difficoltà: "Questa è stata una cosa che ci ha creato problemi, abbiamo fatto un po' di fatica con le squadre che giocano dietro. Abbondanza nei ruoli porta a più concorrenza tra noi giocatori? Nelle ultime settimane soprattutto c'è stata molta concorrenza, questo è fondamentale per il bene della squadra, nessuno sente di avere in tasca il posto fisso e questo fa crescere la squadra". E sull'obiettivo dell'Inter: "Noi, nello spogliatoio, non guardiamo a un obiettivo finale, è troppo lontano. Adesso stiamo pensando al Cagliari".
Con l'Inter domenica al "Meazza" ci sarà il presidente Erick Thohir, una motivazione in più per fare bene: "Sicuramente, - Continua Campagnaro - le motivazioni dobbiamo trovarle dovunque. Passaggio di proprietà ha influito negativamente sulla squadra? Noi pensiamo solo a giocare, queste cose riguardano soprattutto i dirigenti".
Consapevole dell'impegno che dovrà metterci per trovare una convocazione ai prossimi Mondiali ("io devo fare soltanto il massimo, perché si è visto nel calcio nessuno regala niente"), il difensore spiega che per tornare al massimo della forma deve anche "ritrovare la tranquillità che avevo prima e che mi permette di giocare sereno. L'avevo un po' persa".
Su Mauro Icardi e sul video postato sul suo profilo twitter dove si vede un uomo strappare la foto di Milito: "No, non penso proprio ci siano stati problemi all'interno dello spogliatoio, Diego è tranquillo anche perché credo che tutta questa cosa sia stata ingigantita. E' stata una cosa fatta senza malizia. Consigli a Mauro? Non credo si possano dare, ha fatto 21 anni e sa quello che puo' e non puo' fare. Sa come funziona tutto il mondo del calcio".
20-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
Le dichiarazioni di Erick Thohir
"Ci tengo a ringraziare tutti i giocatori e l'allenatore. Ora andiamo avanti così, da squadra, uniti, nei momenti buoni così come in quelli meno buoni"
MILANO - All'indomani della vittoria di Firenze, ecco su inter.it i complimenti del presidente Erick Thohir alla squadra nerazzurra e a Walter Mazzarri: "Ci tengo a ringraziare tutti i giocatori e l'allenatore. Ora andiamo avanti così, da squadra, uniti, nei momenti buoni così come in quelli meno buoni. Grazie ad Hernanes abbiamo più opzioni a livello offensivo, Icardi e Palacio hanno dimostrato quanto possono essere pericolosi, onore a Samuel nostro guerriero. Forza Inter".
15-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
Palacio
"Due
volte
contento"
"Adesso
acquisiamo
un po'
di
fiducia,
dobbiamo
continuare
così.
Abbiamo
vinto su
un campo
difficile
contro
una
squadra
molto
forte.
Ora
pensiamo
al
Cagliari"
FIRENZE
- "La
squadra
ha
meritato
questa
vittoria,
è stata
una
grande
partita
e siamo
tutti
contenti",
Rodrigo
Palacio
esordisce
così nel
rispondere
alle
domande
dei
giornalisti
presenti
al
"Franchi".
"Adesso
acquisiamo
un po'
di
fiducia,
dobbiamo
continuare
così.
Abbiamo
vinto su
un campo
difficile
contro
una
squadra
molto
forte.
Ora
pensiamo
al
Cagliari".
"Io
cerco di
fare al
meglio
quello
che mi
dice
l'allenatore:
devo
muovermi
tanto, a
volte
gestisco
il
pallone,
a volte
no, in
modo da
lasciare
spazio
per gli
altri
attaccanti".
"A me
piace
giocare
con
un'altra
punta,
oggi si
è visto
che in
attacco
abbiamo
avuto
più
peso. A
volte
manca
l'ultimo
passaggio,
ma
giocando
in
questa
maniera
è meglio
per
tutta la
squadra".
"Io al
Mondiale?
Non sarà
facile,
nella
nazionale
argentina
ci sono
molti
attaccanti
di
valore,
io devo
solo
fare del
mio
meglio
qui
all'Inter,
poi si
vedrà".
"Quando
ho preso
il palo
ho
pensato
che la
palla
non
volesse
entrare
più, poi
finalmente
è
arrivato
il gol.
Sono
contento
per me e
per
tutta la
squadra,
abbiamo
fatto
una
grande
partita.
Oggi è
andata
meglio
rispetto
ad altre
partite,
stiamo
lavorando
bene con
il
preparatore
e faremo
sempre
meglio".
"Ero un
po'
preoccupato
di
questo
periodo
nel
quale
non
segnavo
-
prosegue
-, per
un
attaccante
fare gol
è il
massimo.
Avevo
sbagliato
delle
occasioni
ma oggi
questa
rete mi
ha dato
tranquillità,
ora
speriamo
di
segnare
un altro
gol
domenica
per
aiutare
la
squadra
a
vincere.
In campo
ho
parlato
molto
con
Mauro?
Sì, lui
mi
ripeteva
le
indicazioni
del
tecnico
che gli
aveva
dato
prima di
entrare.
Sono
contento
per lui
che ha
ritrovato
il gol e
abbiamo
vinto la
partita".
15-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
Kuzmanovic "Una grande Inter"
"Hernanes? Si vede che è un grande campione, si posiziona bene in campo e aiuta la squadra quando è in difficoltà. Sa tenere la palla e giocarla, con lui siamo cresciuti"
FIRENZE - "Una grande partita per tutti noi. Questa vittoria è molto importante e abbiamo giocato anche bene. Nel primo tempo avremo potuto segnare di più, nella ripresa abbiamo sofferto solo un po' nei primi minuti. E poi sono contento per Mauro che ha fatto gol. Alla fine ero stanco e mi sono venuti un po' i crampi, ma nessun problema", queste le prime parole di Zdravko Kuzmanovic a Inter Channel dopo la vittoria di questa sera contro la Fiorentina.
"Mi trovo bene in questa posizione nella quale devo anche pensare alla fase difensiva - prosegue -, con il mio fisico posso aiutare la squadra e fisicamente sto bene. Vediamo che cosa decide il tecnico gara dopo gara, io mi sento bene. Hernanes? Si vede che è un grande campione, si posiziona bene in campo e aiuta la squadra quando è in difficoltà. Sa tenere la palla e giocarla, con lui siamo cresciuti".
15-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
'Solo Inter', appuntamento con la storia
Lunedì 17, a partire dalle 15.30, Bergomi, Ferri, Beccalossi, Centofanti e Ze Maria vi aspettano allo store nerazzurro in Via Berchet 1 a Milano
MILANO - Vuoi incontrare i campioni di Inter Forever? L'appuntamento è lunedì 17 febbraio al 'Solo Inter' di via Berchet 1 nel centro di Milano.
Beppe Bergomi, Riccardo Ferri, Evaristo Beccalossi, Felice Centofanti e Marcelo Ze Maria, saranno a vostra disposizione per una foto, un autografo, una dedica o semplicemente per scambiare qualche parola tra amici che condividono la medesima passione: l'Inter.
I nerazzurri per sempre vi aspettano a partire dalle 15.30!
14-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
Fiorentina-Inter,
arbitra Damato
Il fischietto della sezione di Barletta avrà come assistenti Giallatini e Dobosz, il quarto uomo sarà Grilli e Orsato e Guida assistenti addizionaliMILANO - Sarà Antonio Damato della sezione arbitrale di Barletta a dirigere Fiorentina-Inter, gara valida per l'anticipo della 24a giornata della Serie A TIM, in programma sabato 15 febbraio allo stadio "Artemio Franchi" di Firenze alle ore 20.45. Damato avrà come assistenti Giallatini e Dobosz, mentre il quarto uomo sarà Grilli. Assistenti addizionali Orsato e Guida.
Milito "Posso
dare ancora
tanto e lo
dimostrerò"
"Parlerà il campo per
me. Sto bene,
sono a
disposizione,
poi sarà il
mister a
decidere. A
Firenze sarà
dura ma ce la
metteremo tutta,
avanti partita
dopo partita"
MILANO -
L'appuntamento da Solo Inter, il
negozio nerazzurro nel cuore di Milano
in via Berchet 1, era fissato per le ore
15 ma già dal primo mattino i tifosi
hanno cominciato ad assieparsi nei
dintorni per non perdere l'occasione di
incontrare il loro Principe,
Diego Milito. Oltre settecento i
fan nerazzurri che hanno quindi atteso
l'attaccante per fotografie e autografi.
A margine dell'evento, Milito si è anche
intrattenuto con i cronisti, toccando
tanti temi, a partire dalla sua
condizione fisica: "Sto bene, sono a
disposizione, poi deciderà il mister il
mio utilizzo. Io, tutte le volte che
verrò chiamato in causa, farò di tutto
per aiutare la squadra e per dare tutto
per questa maglia che amo".
Al Principe viene poi chiesto anche di
alcuni suoi compagni di squadra: "Hernanes?
Mi auguro che possa essere a
disposizione anche lui, è un'arma in più
per noi, lo conosciamo, dà qualità in
mezzo al campo. Palacio? C'è un ottimo
feeling con lui, i gol arriveranno. Se
Icardi in futuro può dare molto
all'Inter? Potrà dare molto all'Inter e
può dare molto già adesso. Botta? È un
giocatore molto importante".
E a
proposito di attaccanti, perché l'Inter
sta faticando a segnare ultimamente?
"Purtroppo è un periodo così, capita,
cercheremo di realizzare di più nelle
prossime gare, mi auguro che già da
sabato le cose vadano meglio. C'è chi
dice che sono un giocatore sul viale del
tramonto? Parlerò sul campo, risponderò
sul campo. Sono convinto di poter dare
ancora tanto. Quali gli obiettivi
dell'Inter? Ragioniamo partita dopo
partita, speriamo di continuare sulla
scia di domenica, sarà dura a Firenze ma
daremo il meglio".
13 Febbraio 2014
- tratto da
INTER.IT
Diego Milito al
"Solo Inter"!
A partire
dalle 15:30 di domani, il Principe vi
aspetta al negozio ufficiale nerazzurro
in Via Brechet 1 a Milano!
MILANO
- Per scattare
una foto o
ricevere un
autografo, per
scambiare una
parola o anche
solo per
incontrare uno
dei tuoi
campioni, non
puoi mancare ad
uno degli
appuntamenti che
l'Inter
organizza per i
propri tifosi.
Domani al 'Solo
Inter', il
negozio
ufficiale di
F.C.
Internazionale
in pieno centro
a Milano, c'è
Diego Milito.
Il Principe vi
aspetta a
partire dalle
15:30!
12-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
Verso la Fiorentina, seduta a gruppi per il 1° allenamento
Cambiasso procede nel suo programma di recupero dall'infortunio. Hanno lavorato a parte Milito ed Hernanes. Kovacic ha concluso la partitella anzitempo per un taglio al ginocchio
11-Febbraio-2014
Fonte:
inter.it
"E' bello essere
in un club che
non è mai stato
coinvolto negli
scandali. Stare
in una società
così rafforza il
mio attaccamento
alla causa"
MILANO
- "E' un momento
meraviglioso,
sono molto
contento,
orgoglioso di
far parte di
questa Società.
Provo grandi
emozioni, vorrei
che alcune delle
persone che mi
hanno sostenuto
per tutti questi
anni fossero
qui, ma sono
sicuro che anche
se sono lontani
saranno
felicissimi per
me", questo
l'esordio di
Hernanes
nella conferenza
stampa di
presentazione
tenutasi
nell'esclusiva
cornice del
Flagship Pirelli
Corso Venezia 1.
Arriva poi una
domanda riguardo
la trattativa
tra Inter e
Lazio che ha
portato il
Profeta a
vestire la
maglia
dell'Inter: "Ho
già detto molto
a riguardo, ma
forse non è mai
abbastanza.
Allora, da
quando ho saputo
che l'Inter mi
cercava e mi
voleva, mi hanno
contattato e io
subito mi sono
sentito propenso
ad accettare
perchè era un
grande passo per
la mia carriera,
per tutto quello
che ho sempre
voluto fare nel
calcio, era
un'opportunità
unica. L'Inter
mi ha fatto
sentire
importante, io
da subito sono
stato contento e
felice di
quest'interesse.
Le parti in
gioco nella
trattativa
dovevano essere
d'accordo, per
poter fare non
solo il mio
bene, ma quello
di tutti, solo
allora avrei
accettato
volentieri.
Essere
desiderato da
una squadra con
una storia e una
tradizione come
quella
dell'Inter, con
una maglia così
pesante per il
calcio italiano
e internazionale
è stato
decisivo".
Il brasiliano
porta con sé
molte
aspettative:
"Sì, ma sono
convinto che
faremo bene,
l'Inter ha una
grande squadra,
ho visto già
delle grandi
qualità nella
squadra, sono
ancora più
orgoglioso e
fiero della mia
scelta, sono
sicuro che
questo sarà un
gruppo
vittorioso.
L'Inter ha un
grande
allenatore,
altra cosa che
ha pesato molto
nella mia
scelta. So che
con Mazzarri
posso ancora
crescere come
calciatore,
arrivare ai
grandi livelli a
cui l'Inter è
abituata. La
responsabilità
c'è, ma sono
pronto e
preparato per
giocare il mio
calcio. Sono in
un momento
splendido della
mia vita e della
mia carriera. Ho
fame, ho voglia
di vincere,
credo che ad
oggi tutto il
club voglia
vincere ancora.
E' il momento
giusto, preciso,
le
responsabilità
sono condivise
con tutti".
A riguardo del
suo ruolo
Hernanes ha
spiegato: "Mi
piace giocare
mezz'ala destra
o sinistra. In
nazionale faccio
il mediano, uno
dei due che
Scolari
utilizza, nella
Lazio giocavo
sulla trequarti.
Quello che
preferisco di
più è la
mezz'ala, per
fare entrambe le
fasi e poi
andare a
finalizzare. A
proposito del
mio ruolo, io e
il mister ci
siamo parlati e
gli ho detto
qual è la mia
posizione
preferita. Ma
pensate che
quando ho
cominciato a
giocare a
calcio, a 14
anni, facevo
addirittura il
terzino
sinistro. Ho
coperto quasi
tutti i ruoli. A
centrocampo mi
trovo bene,
dipende dalle
esigenze e da
ciò di cui
l'allenatore ha
bisogno. In
sostanza, mi sta
bene giocare
ovunque".
Anni fa il
Profeta era già
stato vicino
all'Inter: "Al
tempo ero in
Brasile e avevo
tanti
procuratori.
Alcuni di loro
mi portarono una
proposta
dell'Inter che
io firmai, ma
non so cosa sia
successo dopo.
Comunque sì,
questa storia è
vera. Mi ricordo
ancora: l'Inter
aveva vinto
tutto e io
potevo farne
parte... ora
sono qui".
Un Hernanes
forse più
maturo, tre anni
e mezzo dopo?
"Mi sento a mio
agio, ringrazio
tutto lo staff e
i giocatori che
mi hanno accolto
in una maniera
molto positiva,
mi sento già a
casa, anche alla
Pinentina mi
hanno ricevuto
molto bene, mi
sono trovato da
subito alla
grande. Ora ho
28 anni, nella
mia vita ho
sempre raggiunto
gli obiettivi
che mi ero
prefissato, a
volte c'è voluto
un po' di più,
ma alla fine
riuscivo sempre
a conquistare
ciò che volevo
davvero. Gli
uomini vogliono
tutto e subito,
ma su questo ho
sempre fede, Dio
gestisce tutto
per me, così
posso dare tempo
al tempo. Questo
è il momento
giusto. Ad
esempio, ora
conosco la
lingua,
all'epoca non
sapevo una
parola
d'italiano...
sono tutte
piccole cose,
che però
diventano
fondamentali".
"Alla Lazio mi
sono trovato
molto bene,
anche con i
tifosi, avevamo
un gran
rapporto.
Ringrazio loro e
la società per
tutto quello che
mi hanno dato,
hanno avuto
molta fiducia in
me. La Lazio mi
ha portato in
Italia, gliene
sarò sempre
grato. Un po'
come l'Inter,
che mi ha voluto
fortemente. E'
anche giusto
ringraziare
tutti per la
fiducia che
hanno in me e
nella mia
personalità",
questo il
pensiero su
quanto successo
fuori da
Formello con i
tifosi della
Lazio.
Un commento,
poi, circa la
partita contro
la Juventus: "Ho
visto due cose
positive:
intanto tanta
qualità nel
gruppo, questo
mi è piaciuto
molto. La
seconda è che
pur trattandosi
della Juve,
tutta la squadra
tornava indietro
quando l'Inter
attaccava: lo
vedo come
rispetto e
timore
dell'avversario.
Mi è bastato per
avere le idee
ancora più
chiare e ancora
più entusiasmo.
Io, di mio, ho
tanta voglia di
vincere. Insieme
potremo trovare
i risultati, ciò
che più conta
nel calcio.
Metterò la mia
determinazione
per aiutare i
miei compagni".
Hernanes è
all'Inter per
vincere: gli
viene chiesta
un'opinione su
come l'Inter
possa riuscire a
correre in
prospettiva a
pari della Juve:
"In prospettiva
credo che non ci
manchi nulla:
abbiamo un
grande
allenatore, un
grande gruppo.
Ci serve solo un
po' di tempo,
potremo fare
risultati per
lottare in
Italia e in
Europa".
Poi un commento
sull'emozione
che San Siro gli
diede la prima
volta: "San
Siro? Quando ci
sono entrato la
prima volta mi
stavo ancora
abituando a
vedere gli stadi
qui: il primo
contatto fu
impressionante,
la bellezza mi
colpì, quel
campo è stato
calcato da
alcuni dei
migliori
giocatori del
mondo. Un
giocatore, però,
deve saper
gestire questo
tipo di
situazioni".
Responsabilità,
queste si porta
dietro il
Profeta, unico
grande colpo del
mercato
invernale di
questa stagione:
"Io sono una
persona già
molto
responsabile di
mio, ovviamente
valuto anche
cose di questo
tipo. So che si
è trattato di un
grosso
investimento.
Innanzitutto
ringrazio per la
fiducia, perchè
per spendere
così tanto vuol
dire che quella
c'è. Penserò
solo a fare ciò
che so fare, che
è quello che mi
ha portato qui.
Mi allenerò e
sarò sempre a
disposizione,
per provare
sempre a
migliorarmi e a
imparare. Questa
è la mia
responsabilità".
"Chi mi ha
impressionato di
più tra i
giovani della
squadra? Sono
stato
impressionato
dalle qualità
generali. Già
sapevo bene con
chi avrei avuto
a che fare,
anche solo
vedendo le
partite, poi
quando sei
vicino a
giocatori così
te ne accorgi di
più".
Poi una domanda
per il direttore
sportivo Piero
Ausilio: "Il
fatto che la
storia di
Hernanes e
l'Inter parta da
così lontano è
la prova di
quanto siamo
sempre stati
così interessati
al giocatore.
Era più di
un'idea, era un
sogno. Oggi ci
siamo riusciti.
Non è stata
un'operazione
facile, la Lazio
si stava
privando di un
giocatore
fondamentale
quale Hernanes.
L'Inter è la
squadra che
negli ultimi
dieci anni ha
vinto più di
tutte, non si
può pensare che
ora sia tutto
svanito così. Il
nostro ciclo ha
portato titoli e
top player, ora
stiamo
ripartendo. Da
parte nostra c'è
la voglia di
costruire
un'Inter forte".
Poi di nuovo
parola al
brasiliano: "Le
due cose che
ammiro di più
dell'Inter e
della sua
storia?
Innanzitutto è
stato l'unico
dei club in
Italia che non è
mai andato in B.
Questo afferma e
certifica che si
tratta di una
società seria
che sa cosa fare
per ottenere
risultati. Poi
il fatto che
l'Inter non sia
mai stata in
mezzo agli
scandali che
hanno
interessato il
calcio italiano
qualche anno fa.
Quello mi fa
piacere, io sono
una persona che
ama stare
lontano dalle
polemiche, per
quello faccio
sempre ciò che è
giusto e
corretto. Stare
in una società
così rafforza il
mio attaccamento
alla causa".
"Come ho detto
prima è un
momento
meraviglioso, da
piccolo stavo
sempre con il
pallone vicino,
anche quando
andavo a
prendere
l'autobus per
andare
all'allenamento!
Però mi ricordo
che un giorno
entrai in una
chiesa
evangelica: il
predicatore
disse a tutti di
scrivere su un
figlio il loro
più grande
sogno. Avevo
circa sedici
anni. Da quel
momento fare il
calciatore fu il
mio primo
obiettivo. Oggi
quel sogno
diventa ancora
più reale. Quasi
non trovo le
parole per
descrivere tutto
questo. Ho avuto
una bella
carriera, pur
sempre con tanti
momenti difficil"i.
"Se ho parlato
con Scolari del
mio
trasferimento?
Non ancora.
Credo che
l'Inter mi darà
ancora più
credibilità in
chiave
nazionale. E'
stato un
trasferimento
importante, sono
salito di un
gradino verso
l'alto. Sarà
certamente
importante per
il mondiale".
Tutti dicono
che la prima
cosa che il
Profeta promise
alla
presentazione
con la Lazio fu
una vittoria in
un derby con un
suo gol: "In
realtà quello lo
dissero i
tifosi... Non
voglio fare
promesse, ci
metterò però
tanto impegno,
sudore e lavoro,
come sempre, per
poter ottenere i
risultati.
Lavoriamo e
quelli
arriveranno".
In chiusura,
una domanda su
quali sono stati
i campioni
dell'Inter che
Hernanes ha
apprezzato di
più anni fa:
"Intanto
Ronaldo, fu uno
dei tre più
forti della
storia secondo
me. Mi piaceva
molto anche
Recoba, come
tutti i mancini,
e poi lui aveva
una classe
diversa... mi
impressionò
molto".
06 Febbraio 2014
- tratto da
INTER.IT
L'Inter
presenta Hernanes nel cuore di Milano
Il campione
brasiliano
incontra la
stampa, giovedì
6 febbraio alle
ore 15.30, al
Flagship Pirelli
Corso Venezia 1
MILANO
- Flagship
Pirelli Corso
Venezia 1.
Questa la
location
esclusiva nella
quale l'Inter
presenterà il
campione
brasiliano
Hernanes
nel cuore di
Milano.
Pirelli, sponsor
ufficiale
dell'Inter da
diciotto anni
(dalla stagione
1995-1996), è
orgogliosa di
ospitare la
prima conferenza
di Hernanes in
nerazzurro.
Il
centrocampista
di Recife, che
ha conquistato
da protagonista
la
Confederations
Cup 2013 con la
Selecao,
incontrerà la
stampa nel
pomeriggio di
giovedì 6
febbraio alle
ore
15,30.
L'ingresso ai
giornalisti,
tecnici e
fotografi sarà
consentito dalle
ore
15,00.
La conferenza
sarà trasmessa
in diretta da
Inter
Channel.
04 Febbraio 2014
- tratto da
INTER.IT
Thohir "Le basi
per il nostro futuro"
Abbiamo
uno dei migliori allenatori italiani,
Walter Mazzarri, sul quale basare le
nostre scelte di oggi, e con il quale
pianificare il futuro"
Milano
- Il presidente Erick Thohir a
inter.it:
Alla
chiusura della campagna trasferimenti di
gennaio e dopo la partita di Torino,
ritengo opportuno precisare i punti
chiave della nostra strategia sportiva.
Stiamo vivendo un anno di transizione
nel quale l'obiettivo principale è
quello di gettare le basi per il nostro
futuro: è una stagione difficile, in cui
è evidente la difficoltà a rimettere in
moto i meccanismi vincenti di qualche
anno fa. Per questo bisogna avere
pazienza, idee chiare, e due concetti
base su cui appoggiare il futuro: come
migliorare la nostra performance tecnica
e come costruire la squadra del futuro.
Per centrare il primo obiettivo abbiamo
individuato uno dei migliori allenatori
italiani, Walter Mazzarri, sul quale
basare le nostre scelte di oggi, e con
il quale pianificare il futuro. Gli
acquisti di Hernanes e D'Ambrosio,
voluti da me, dai dirigenti e
dall'allenatore con grande sintonia,
vanno letti esattamente in quest'ottica:
si tratta di due elementi fondamentali
per il nostro rilancio, di due giocatori
il cui contributo sarà importante oggi
ma essenziale soprattutto domani.
Per quanto riguarda invece il futuro è
importante sottolineare che sui
giocatori che attualmente compongono la
nostra rosa non è stata ancora presa
alcuna decisione e sarà determinante il
giudizio dell'allenatore al termine di
questo campionato. Valuterò con lui chi
ha le caratteristiche e le motivazioni
per rimanere con noi e chi invece dovrà
essere sostituito da elementi nuovi.
Ovviamente senza dimenticarci che tutti
vorremmo tornare al più presto a
competere in Europa, e che con l'aiuto
dei nostri tifosi, il loro sostegno e la
loro passione, torneremo a lottare, fin
da domenica, per raggiungere il miglior
risultato possibile in questo
campionato.
Forza Inter
04 Febbraio 2014
- tratto da
INTER.IT
"E' con orgoglio che indosso la maglia nerazzurra e farò di
tutto per onorarla. Le difficoltà possono capitare a tutti, in
queste situazioni vengono fuori gli uomini oltre che i
calciatori: lavoreremo sui nostri errori"
APPIANO GENTILE -
"In avanti, sulla sinistra o sulla destra è lo stesso, non è un
problema: dove il mister avrà bisogno io starò", esordisce così
Ruben Botta, con umiltà ma allo stesso tempo decisione,
nella conferenza stampa di presentazione alla stampa, al centro
sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.
Al suo fianco il direttore sportivo Piero Ausilio, che Botta
ringrazia quando racconta di quello che è stato il suo
infortunio e di quanto l'Inter lo abbia aiutato: "E' stato un
momento molto difficile per me quando mi sono fatto male, ho
temuto che il sogno Inter si infrangesse, ma Piero Ausilio e in
generale tutto il club mi hanno aiutato, aspettato, li
ringrazio. Così come ringrazio il Livorno che mi ha preso in
prestito nella prima parte della stagione e mister Mazzarri che
ora sta credendo in me".
Botta mostra con orgoglio la maglia nerazzurra con il numero 20,
quello che per tutti i tifosi riporta alla memoria Alvaro
Recoba: "Un grande calciatore, mi piaceva moltissimo il suo
gioco, dovrò lavorare molto per provare a fare del mio meglio
con questo numero così importante indosso. Io mi ispiro a
giocatori che come lui sanno fare la differenza. Calciatori che
giocano al massimo, penso anche a Riquelme, Messi, giocatori
argentini che per me significano tanto. Così come per me ha
significato tantissimo anche un altro giocatore, non argentino
però: Ronaldo, che ha fatto la storia dell'Inter, un idolo".
Ruben si sofferma poi sulle sue condizioni e sul momento della
squadra: "Credo di essere migliorato molto nell'ultimo mese,
giorno dopo giorno, e il ginocchio sta bene: cercherò di fare
del mio meglio, in ogni istante. Per quanto riguarda la squadra,
non è un bel momento ma è in queste situazioni che si vedono gli
uomini, oltre che i giocatori. Le sconfitte, le difficoltà,
vanno messe alle spalle e bisogna cercare di imparare dagli
errori".
Poi una riflessione sulla scelta di venire all'Inter, "una
squadra che rappresenta un sogno per un giocatore argentino e
non solo. Il fatto che ci fossero molti argentini, poi, ha
influito sulla mia scelta, anche perché stiamo parlando di
grandi uomini e di grandi calciatori. Cerco di apprendere molto
da loro".
Tra i compagni che Botta ha trovato qui all'Inter, una menzione
poi per Kovacic, che "ha una grande tecnica e un grande futuro,
così come anche Juan Jesus. Giocatori giovani che apprezzo
molto".
04.02.2014
- tratto da
INTER.IT
L'Inter
presenta Hernanes nel cuore di Milano
Il campione
brasiliano
incontra la
stampa, giovedì
6 febbraio alle
ore 15.30, al
Flagship Pirelli
Corso Venezia 1
MILANO
- Flagship
Pirelli Corso
Venezia 1.
Questa la
location
esclusiva nella
quale l'Inter
presenterà il
campione
brasiliano
Hernanes
nel cuore di
Milano.
Pirelli, sponsor
ufficiale
dell'Inter da
diciotto anni
(dalla stagione
1995-1996), è
orgogliosa di
ospitare la
prima conferenza
di Hernanes in
nerazzurro.
Il
centrocampista
di Recife, che
ha conquistato
da protagonista
la
Confederations
Cup 2013 con la
Selecao,
incontrerà la
stampa nel
pomeriggio di
giovedì 6
febbraio alle
ore
15,30.
L'ingresso ai
giornalisti,
tecnici e
fotografi sarà
consentito dalle
ore
15,00.
La conferenza
sarà trasmessa
in diretta da
Inter
Channel.
04 Febbraio 2014
- tratto da
INTER.IT
Thohir "Le basi
per il nostro futuro"
Abbiamo
uno dei migliori allenatori italiani,
Walter Mazzarri, sul quale basare le
nostre scelte di oggi, e con il quale
pianificare il futuro"
Milano
- Il presidente Erick Thohir a
inter.it:
Alla
chiusura della campagna trasferimenti di
gennaio e dopo la partita di Torino,
ritengo opportuno precisare i punti
chiave della nostra strategia sportiva.
Stiamo vivendo un anno di transizione
nel quale l'obiettivo principale è
quello di gettare le basi per il nostro
futuro: è una stagione difficile, in cui
è evidente la difficoltà a rimettere in
moto i meccanismi vincenti di qualche
anno fa. Per questo bisogna avere
pazienza, idee chiare, e due concetti
base su cui appoggiare il futuro: come
migliorare la nostra performance tecnica
e come costruire la squadra del futuro.
Per centrare il primo obiettivo abbiamo
individuato uno dei migliori allenatori
italiani, Walter Mazzarri, sul quale
basare le nostre scelte di oggi, e con
il quale pianificare il futuro. Gli
acquisti di Hernanes e D'Ambrosio,
voluti da me, dai dirigenti e
dall'allenatore con grande sintonia,
vanno letti esattamente in quest'ottica:
si tratta di due elementi fondamentali
per il nostro rilancio, di due giocatori
il cui contributo sarà importante oggi
ma essenziale soprattutto domani.
Per quanto riguarda invece il futuro è
importante sottolineare che sui
giocatori che attualmente compongono la
nostra rosa non è stata ancora presa
alcuna decisione e sarà determinante il
giudizio dell'allenatore al termine di
questo campionato. Valuterò con lui chi
ha le caratteristiche e le motivazioni
per rimanere con noi e chi invece dovrà
essere sostituito da elementi nuovi.
Ovviamente senza dimenticarci che tutti
vorremmo tornare al più presto a
competere in Europa, e che con l'aiuto
dei nostri tifosi, il loro sostegno e la
loro passione, torneremo a lottare, fin
da domenica, per raggiungere il miglior
risultato possibile in questo
campionato.
Forza Inter
04 Febbraio 2014
- tratto da
INTER.IT
"E' con orgoglio che indosso la maglia nerazzurra e farò di
tutto per onorarla. Le difficoltà possono capitare a tutti, in
queste situazioni vengono fuori gli uomini oltre che i
calciatori: lavoreremo sui nostri errori"
APPIANO GENTILE -
"In avanti, sulla sinistra o sulla destra è lo stesso, non è un
problema: dove il mister avrà bisogno io starò", esordisce così
Ruben Botta, con umiltà ma allo stesso tempo decisione,
nella conferenza stampa di presentazione alla stampa, al centro
sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile.
Al suo fianco il direttore sportivo Piero Ausilio, che Botta
ringrazia quando racconta di quello che è stato il suo
infortunio e di quanto l'Inter lo abbia aiutato: "E' stato un
momento molto difficile per me quando mi sono fatto male, ho
temuto che il sogno Inter si infrangesse, ma Piero Ausilio e in
generale tutto il club mi hanno aiutato, aspettato, li
ringrazio. Così come ringrazio il Livorno che mi ha preso in
prestito nella prima parte della stagione e mister Mazzarri che
ora sta credendo in me".
Botta mostra con orgoglio la maglia nerazzurra con il numero 20,
quello che per tutti i tifosi riporta alla memoria Alvaro
Recoba: "Un grande calciatore, mi piaceva moltissimo il suo
gioco, dovrò lavorare molto per provare a fare del mio meglio
con questo numero così importante indosso. Io mi ispiro a
giocatori che come lui sanno fare la differenza. Calciatori che
giocano al massimo, penso anche a Riquelme, Messi, giocatori
argentini che per me significano tanto. Così come per me ha
significato tantissimo anche un altro giocatore, non argentino
però: Ronaldo, che ha fatto la storia dell'Inter, un idolo".
Ruben si sofferma poi sulle sue condizioni e sul momento della
squadra: "Credo di essere migliorato molto nell'ultimo mese,
giorno dopo giorno, e il ginocchio sta bene: cercherò di fare
del mio meglio, in ogni istante. Per quanto riguarda la squadra,
non è un bel momento ma è in queste situazioni che si vedono gli
uomini, oltre che i giocatori. Le sconfitte, le difficoltà,
vanno messe alle spalle e bisogna cercare di imparare dagli
errori".
Poi una riflessione sulla scelta di venire all'Inter, "una
squadra che rappresenta un sogno per un giocatore argentino e
non solo. Il fatto che ci fossero molti argentini, poi, ha
influito sulla mia scelta, anche perché stiamo parlando di
grandi uomini e di grandi calciatori. Cerco di apprendere molto
da loro".
Tra i compagni che Botta ha trovato qui all'Inter, una menzione
poi per Kovacic, che "ha una grande tecnica e un grande futuro,
così come anche Juan Jesus. Giocatori giovani che apprezzo
molto".
04.02.2014
- tratto da
INTER.IT
D'Ambrosio "Gruppo unito, guardiamo
avanti"
Cerco sempre di
mettere grinta e
cattiveria su
ogni pallone,
queste
caratteristiche
mi hanno portato
all'Inter e non
mancheranno mai
quando scenderò
in campo"
TORINO
- "Mi sarebbe
piaciuto
esordire con una
vittoria, ma
sapevamo che
venivamo ad
affrontare una
grande squadra.
Abbiamo messo
sul campo tutto
quello che
potevamo mettere
e siamo stati
anche sfortunati
sui in alcune
occasioni nelle
quali magari
avremmo potuto
fare qualcosina
in più. Pensiamo
subito alla
prossima
partita", così
Danilo
D'Ambrosio a
Inter Channel
dopo la partita
di questa sera
contro la
Juventus.
"Ho trovato un
gruppo unito e
coeso che ha
fame di vincere
- prosegue -,
non demordiamo e
guardiamo
avanti. Cerco
sempre di
mettere grinta e
cattiveria su
ogni pallone,
queste
caratteristiche
mi hanno portato
all'Inter e non
mancheranno mai
quando scenderò
in campo".
02.02.2014
- tratto da
INTER.IT
D'Ambrosio "Credo nel progetto Inter, che orgoglio"
"Sono a
disposizione di Mazzarri, pronto a
giocare ovunque abbia bisogno. So cosa
può dare a un esterno come me. Con il
lavoro ci riprenderemo"
APPIANO GENTILE -
"C'erano diverse squadre che mi
cercavano ma ho scelto l'Inter", lo
confessa Danilo D'Ambrosio,
nel giorno della sua presentazione
ufficiale. Ci tiene a sottolineare
quanto la sua scelta sia stata forte,
decisa, indirizzata, e non sarebbe
potuta essere altrimenti. Perché? E' lui
stesso a spiegarlo: "Perchè l'Inter è
una grande Società e conosco cosa può
dare Walter Mazzarri agli esterni. La
Juventus? Non c'era solo la Juve,
c'erano le migliori squadre del
campionato italiano, ma io ritenevo il
progetto Inter quello in cui più mi
rispecchiavo, quella con il progetto più
importante. Ora sono a completa
disposizione del mister, pronto a
giocare sia a destra che a sinistra".
D'Ambrosio
si sofferma poi sulla situazione
dell'Inter, che "non sta attraversando
un buon periodo, anche per un po' di
sfortuna, ma il gruppo è coeso e ha
voglia di vincere, lo vedo, lo sento. E
io sono orgoglioso di essere qui e
convinto che il lavoro quotidiano alla
fine paga".
In questi
primi giorni in nerazzurro, D'Ambrosio
ha avuto già occasione di conoscere il
presidente Erick Thohir: "Pochi minuti
ma ho avuto una bella impressione, le
sue parole sono importanti per la
squadra, danno conforto".
Infine, un
commento sull'altro nuovo arrivato di
questa campagna trasferimenti invernale,
Hernanes: "Un ragazzo umile che ha una
gran voglia di lavorare, sarà importante
per noi".
02.02.2014
- tratto da
INTER.IT
Taider "Non molliamo, col lavoro torneremo a vincere"
"Dobbiamo restare concentrati. In campo proviamo sempre a dare il massimo, valuteremo con il tecnico martedì cosa fare per dimenticare subito questa sconfitta"
TORINO - "Abbiamo provato a dare il massimo. Poi, soprattutto nel secondo, volevamo partire molto forte per pareggiare e provare a vincere. Invece hanno segnato loro e la gara è diventata difficile. A livello del gioco, abbiamo giocato bene perchè abbiamo avuto la palla e l'abbiamo fatta girare bene. Dovevamo forse essere più concreti per essere pericolosi", queste le prime parole di Saphir Taider a Inter Channel dopo la partita di questa sera contro la Juventus.
"Loro sono molto bravi a chiudere le azioni perchè difendono molto bene e hanno un modo di giocare che rende difficile la manovra - prosegue -, però ci abbiamo provato sino alla fine. Dimentichiamo subito questa gara e pensiamo a vincere contro il Sassuolo. Secondo me si può crescere anche dalla sconfitte, stasera abbiamo perso ma non dobbiamo mollare e lavorare come stiamo facendo perchè siamo solo a metà stagione. Differenza di ritmo tra noi e la Juventus? Secondo me no, abbiamo avuto un ritmo alto. Dobbiamo restare concentrati e dobbiamo lavorare al massimo per vincere domenica contro il Sassuolo. Se manca cattiveria? In campo proviamo sempre a dare il massimo, valuteremo con il tecnico martedì cosa fare per dimenticare subito questa sconfitta".
03 Febbraio
2014 - tratto da
INTER.IT
Juventus-Inter arbitra Rocchi
Rocchi sarà assistito dai guardalinee Ghiandai e Padovan, mentre il quarto uomo sarà Barbirati. Assistenti addizionali Peruzzo e Giacomelli
31.01.2014
- tratto da
INTER.IT
Hernanes,
benvenuto all'Inter!
Depositati i documenti per l'acquisto a
titolo definitivo del centrocampista
brasiliano dalla Lazio
MILANO -
FC Internazionale dà il benvenuto a
Hernanes. Presso gli uffici della Lega
Serie A sono stati depositati i
documenti con i quali la società
nerazzurra ha acquistato dalla Lazio a
titolo definitivo il nazionale
brasiliano.
Hernanes
De Carvalho Viana Lima Anderson, nato a
Recife il 29 maggio 1985, vanta 23
presenze e 2 reti con la maglia della
Selecao, con la quale ha conquistato
anche la Confederations Cup 2013. Nel
suo palmares figurano anche 2 campionati
brasiliani vinti con il San Paolo nel
2007 e nel 2008 e la Coppa Italia
2012-2013 con la Lazio.
Il
giocatore ha firmato con l'Inter fino al
30 giugno 2018.
31.01.2014
-
tratto da
INTER.IT
Danilo D'Ambrosio
è dell’Inter!
Depositati
negli
uffici
della Lega
Serie
A i documenti dell’acquisto del
difensore napoletano dal Torino
MILANO - Danilo D'Ambrosio è dell'Inter.
Sono stati depositati questa mattina
presso gli uffici della Lega Serie A i
documenti con i quali la società
nerazzurra ha acquistato il difensore
dal Torino a titolo definitivo. Il
calciatore napoletano, classe 1988, ha
sottoscritto un contratto fino al 30
giugno 2018.
30.01.2014
- tratto da
INTER.IT
Juan
Jesus
"Dobbiamo
crederci
e andare
avanti
partita
dopo
partita"
In
esclusiva
a Sky
Sport
24: "La
Juventus
è forte
e segna
tanto,
ha
segnato
3 gol a
grandi
squadre
come il
Napoli o
la Roma,
ma credo
che la
partita
sarà
sempre
undici
contro
undici"
APPIANO
GENTILE
-
Domenica
si torna
in campo
contro
la
Juventus
e con
Juan
Jesus,
ai
microfoni
di Sky
Sport
24,
torna a
parlare
di campo
ripartendo
dalla
vittoria
dell'Inter
contro
il Milan
che
aveva
fatto
guardare
all'inizio
del 2014
con
maggiore
fiducia:
"A me
dispiace
molto
per come
è
ricominciato
l'anno,
abbiamo
vinto un
derby
alla
grande,
anche
contro
la Lazio
abbiamo
fatto
bene, ma
abbiamo
sprecato
troppe
occasioni.
Adesso
dobbiamo
crederci,
guardare
partita
dopo
partita
e
guardare
avanti.
I non
risultati
creano
pressione?
Giochiamo
nell'Inter,
la
pressione
c'è
sempre e
se le
vittorie
non
arrivano
è ancora
peggio.
I
ragazzi
stanno
facendo
bene".
Quali
obiettivi
si siano
dati
come
gruppo,
lo
spiega
il
difensore
nerazzurro:
"Il
Mister
ce lo
dice
sempre:
dobbiamo
pensare
partita
dopo
partita
e vedere
dove
siamo
arrivati
alla
fine. La
Juve fa
paura
sempre,
soprattutto
in casa?
Sappiamo
che la
Juventus
è forte
e segna
tanto,
ha
segnato
3 gol a
grandi
squadre
come il
Napoli o
la Roma,
ma credo
che la
partita
sarà
sempre
undici
contro
undici,
dobbiamo
crederci
su ogni
palla.
Quale
l'atteggiamento
giusto?
Dobbiamo
essere
consapevoli
che la
Juve va
a mille
perchè
loro
sono
sempre
cosi,
dobbiamo
giocare
come
abbiamo
fatto a
San
Siro.
Dobbiamo
giocare
a calcio
e
giocare
tranquilli".
A
livello
personale
"devo
ancora
imparare
perchè
sono
giovane,
sono
umile e
ascolto
sempre
il
Mister
che ne
sa molto
di più
di me.
Ancora
non sono
soddisfatto
perchè
devo
fare
ancora
meglio",
spiega
Juan
Jesus
che poi
parla
del suo
nel
rapporto
con
Walter
Mazzarri:
"Lui ha
sempre
creduto
in me e
questo
mi fa
piacere
perchè è
un
allenatore
bravissimo.
Il suo
aiuto mi
serve
perchè
mi
carica
sempre".
A poco
più di
un
giorno
alla
chiusura
del
calciomercato
al
difensore
viene
chiesto
se come
parte
del
gruppo
nerazzurro
avverta
che c'è
bisogno
di
qualcosa:
"Spetta
alla
Società
il
compito
di
decidere
questo,
se
arriva
qualcuno
che può
aiutare
sarà il
benvenuto.
Se
voglio
mandare
un
messaggio
a
Hernanes?
No,
no...lui
è un
bravo
ragazzo,
se mai
dovesse
arrivare
qui sarò
contento.
Farebbe
la
differenza?
Lo
conosco
da
quando
giocava
in
Brasile,
è
fortissimo".
In
chiusura
si parla
di
quanto
Juan
Jesus
abbia
voglia
di
diventare
un punto
fermo
dell'Inter:
"Io sono
qui e ho
rifiutato
tante
offerte
prima di
venire
qui
perchè
volevo
questa
squadra
e ci
resterò
fino a
che
l'Inter
mi
vorrà.
Che
Inter la
gente
vedrà in
campo da
adesso
in poi?
Io posso
dire che
la
squadra
deve
cercare
di fare
sempre
bene
perchè
se
giochi
all'Inter
in un
momento
di
difficoltà
non devi
dare
cento,
ma devi
dare
mille".
30.01.2014
- tratto da
INTER.IT
INTER-CATANIA, arbitra De Marco
Inter-Catania,
in programma domenica 26
gennaio alle ore 15 e
valevole per la 2° giornata
di ritorno della
Serie A Tim,
sarà affidata ad
Andrea De Marco
della sezione di Chiavari.
Il fischietto ligure sarà
assistito dai guardalinee
Posado
e
Marrazzo,
dagli assistenti addizionali
Russo
e
Fabbri
e dal quarto uomo
Cariolato.
24.01.2014
- tratto da
INTER.IT
Genoa-Inter, arbitra Rizzoli
Il fischietto nato a Mirandola dirigerà il match della 1° giornata di ritorno, in programma domenica 19 gennaio allo stadio "Luigi Ferraris" alle ore 15
MILANO - E' Nicola Rizzoli della sezione di Bologna l'arbitro designato per dirigere Genoa-Inter, gara valida per la 1° giornata di ritorno della Serie A Tim 2013/2014, in programma domenica 19 gennaio allo stadio "Luigi Ferraris" di Genova alle ore 15. Rizzoli avrà come assistenti Di Liberatore e Cariolato. Il quarto uomo sarà Manganelli. Gli assistenti addizionali saranno Valeri e Pinzani.
16.01.2014
- tratto da
INTER.IT
Inter-Milan 1-0
Nel primo derby del
presidente Erick Thohir,
splendido colpo di tacco
vincente di Palacio:
Milano è nerazzurra!
MILANO - E' uno
spettacolare colpo di
tacco di Rodrigo Palacio
a confezionare la
vittoria nerazzurra per
1-0 nel primo derby del
presidente dell'Inter Erick Thohir, in tribuna
insieme al
vicepresidente
Angelomario Moratti,
dopo che nel primo tempo
era stato negato un
rigore netto proprio
all'argentino.
Ma cominciamo dall'inizio. Contro il Milan Mazzarri sceglie, davanti ad
Handanovic, la difesa a
tre con Campagnaro,
Rolando e Juan Jesus;
centrocampo con
Jonathan, Taider,
Cambiasso, Zanetti e
Nagatomo; davanti Guarin
a supporto di Palacio.
Reti inviolate nel primo tempo, con una fase iniziale di predominio
nerazzurro cui i
rossoneri rispondono poi
intensificando
aggressività e pressing.
Al 40' non viene
concesso un rigore netto
ai nerazzurri: Palacio
viene atterrato in area,
il contatto con Zapata è
evidente ma l'arbitro
Mazzoleni non dà il
penalty. L'Inter
insorge.
Nella ripresa riparte forte l'Inter, partita grintosa e a tratti nervosa,
non mancano le
iniziative da ambo le
parti ma i rossoneri
appaiono stanchi e al
36' la squadra di
Mazzarri va vicinissima
al vantaggio con
Palacio, cui Abbiati
riesce incredibilmente a
dire di no. A fare la
partita è l'Inter. Al
41' ecco il gol
nerazzurro che fa
esplodere il "Meazza":
cross in mezzo dalla
destra di Guarin,
Palacio con una magia
mette dentro di tacco e
punisce il Milan.
Incontenibile la gioia
nerazzurra.
[22
Dicembre 2013 -
tratto da INTER.IT]
INTER: 1 Handanovic; 14 Campagnaro, 35 Rolando, 5
Juan Jesus; 2 Jonathan, 21 Taider (12' st Kovacic), 19
Cambiasso (37' st Icardi), 4 Zanetti (23' st Kuzmanovic),
55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio
A disposizione: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli,
7 Belfodil, 16 Mudingayi, 18 Wallace, 23 Ranocchia, 25
Samuel, 31 Pereira
Allenatore: Walter Mazzarri
MILAN: 32 Abbiati; 2 De
Sciglio, 4 Muntari, 8 Saponara (30' st Matri), 16 Poli
(43' st Pazzini), 17 Zapata, 21 Constant, 22 Kakà, 25
Bonera, 34 De Jong, 45 Balotelli
A disposizione: 59 Gabriel, 35 Coppola, 5 Mexes, 11
Pazzini, 23 Nocerino, 24 Cristante, 28 Emanuelson, 81
Zaccardo
Allenatore: Massimiliano Allegri
Arbitro: Mazzoleni
Note. Ammoniti: 26' De Sciglio, 14' st Guarin, 17' st De
Jong, 22' st Juan Jesus, 42' st Balotelli.
Espulsi: 48' st
Muntari. Recupero: pt 2, st 4. Spettatori: 79.311
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